Tra Val Loana e Val Grande: Cima della Laurasca (2195m)
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Per questa prima volta in Val Loana, decidiamo di salirne la cima simbolo e puntiamo quindi alla Laurasca!
Partiamo da casa con il cielo grigio. La foschia ci accompagna praticamente fino a Domodossola, ma, iniziando a risalire la Val Vigezzo, il cielo si apre e la giornata diventa buona (non spettacolare, ma nemmeno da buttare).
Quest'oggi il gruppo è un po più numeroso del solito: oltre a me e Dario, infatti, ci sono anche Luca e Matteo.
Come nostro solito, partiamo a camminare che è già tardi: l'orologio segna le 10.30. Dopo tutto dobbiamo mantenere il buon nome di escursionisti di tarda mattinata!
Lasciamo la macchina nell'ampio parcheggio a Fondo li Gabbi (1238m) e partiamo in direzione della testata della valle. La nostra meta è già ben visibile davanti a noi. Il primo tratto (circa 1,5km) procede in leggero falsopiano, lungo i vasti pascoli del fondovalle. Passiamo così la località Le Cascine (1255m) e, dopo circa 30', giungiamo a Le Fornaci (1344m). Da qui il sentiero prende a salire più deciso in mezzo al bosco e, dopo circa 1h30' dalla partenza raggiungiamo l'Alpe Cortenuovo a 1792m. La superiamo, seguendo le indicazioni per l'Alpe Scaredi (1842m), che raggiungiamo in circa 15'. Qui ci concediamo finalmente un attimo di riposo, gustandoci il bellissimo panorama che si apre verso il Monte Rosa.
Ripreso fiato, continuiamo a seguire le indicazioni per la cima della Laurasca. Il sentiero prende a salire rapido, segnalato da omini in pietra e segni di vernice. Giunti sotto il torrione roccioso della Laurasca, raggiungiamo un primo bivio, al quale non è indicata la direzione da seguire per la cima. A sinistra si prosegue verso la Bocchetta di Cortechiuso. Noi, memori della relazione di @rochi, andiamo invece a destra, seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Scaredi e la Bocchetta di Campo. Pochi metri più avanti, a un secondo bivio, saliamo a sinistra in direzione della cima della Laurasca. Qui il sentiero si fa ancora più erto e, in alcuni passaggi su roccia, è necessario usare le mani. In un punto è presente anche un breve passaggio attrezzato, che superiamo agevolmente. Dopo circa 2h45' dalla partenza, arriviamo finalmente sulla vetta della Laurasca (2195m). La giornata non è di sicuro delle migliori, ma il panorama è lo stesso fantastico. A sud la Val Grande e le sue cime sono immersa nella foschia. A ovest bellissima panoramica sul Rosa e sui 4000 del vallese. Ben visibili il Dom e il trittico del sempione. Andando verso nord si vede il Leone, il Diei e il Cistella, le cime del Devero e, più in fondo, l'inconfondibile punta del Finsteraahorn.
CI fermiamo a mangiare quassù e facciamo la conoscenza di Davide, un giovane ragazzo giunto da Malesco facendo trail running. Per la discesa, decide di adeguarsi al nostro passo, così, da quattro, il gruppo si estende a cinque. Scendiamo il ripido sentiero già percorso all'andata e, giunti al primo bivio citato in precedenza, proseguiamo ora in direzione dell'Alpe di Cortechiuso. Percorriamo un lungo traverso in leggera salita che ci porta alla Bocchetta di Cortechiuso (2066m), proprio sotto l'omonimo Cimone. Da qui abbandoniamo la Val Loana, entrando in una piccola valle parallela. Il sentiero perde quota e, in poco tempo, ci conduce all'Alpe Cortechiuso (1883m), dove è stato allestito un comodo bivacco. Da qui risaliamo un sentiero che ci porta in cresta, nuovamente in direzione della val Loana. Scolliniamo e torniamo in vista del largo vallone e di Fondo li Gabbi. Da qui il sentiero prende a scendere con un insidioso traverso sotto le pendici della cima Finero. Il sentiero è stretto e abbastanza esposto, ma ben attrezzato con scalini in legno e catene, che ne rendono agevole la percorrenza. Giungiamo infine a una bocchetta: la Forcola (1690m), dove svoltiamo a sinistra in direzione della Val Loana. Qui il sentiero prende a scendere molto ripido, zigzagando dapprima in un canalone erboso, quindi immerso nel bosco. In questa stagione la discesa è resa più difficoltosa dalla gran quantità di foglie che rendono scivoloso il terreno. Raggiungiamo infine l'Alpe Loana (1327m) e, da qui, il sentiero scende dolcemente fino al Rifugio Laurasca e al parcheggio di Fondo li Gabbi.
Marco e Dario.
NOTE TECNICHE:
- Classificazione del sentiero T3 valida solo per alcuni punti: il tratto finale di salita alla Laurasca e il traverso attrezzato che scende verso la Forcola. Per il resto comodo T2.
- Dislivello complessivo: 1070m
- Tempi di cammino effettivo: circa 4 ore
- Distanza percorsa: 13km
- Possibilità di "allegare" all'escursione altre cime: Cimone di Cortechiuso (partendo dall'omonima bocchetta) e Cima Fornaletti (lungo il traverso per la Forcola).
Partiamo da casa con il cielo grigio. La foschia ci accompagna praticamente fino a Domodossola, ma, iniziando a risalire la Val Vigezzo, il cielo si apre e la giornata diventa buona (non spettacolare, ma nemmeno da buttare).
Quest'oggi il gruppo è un po più numeroso del solito: oltre a me e Dario, infatti, ci sono anche Luca e Matteo.
Come nostro solito, partiamo a camminare che è già tardi: l'orologio segna le 10.30. Dopo tutto dobbiamo mantenere il buon nome di escursionisti di tarda mattinata!
Lasciamo la macchina nell'ampio parcheggio a Fondo li Gabbi (1238m) e partiamo in direzione della testata della valle. La nostra meta è già ben visibile davanti a noi. Il primo tratto (circa 1,5km) procede in leggero falsopiano, lungo i vasti pascoli del fondovalle. Passiamo così la località Le Cascine (1255m) e, dopo circa 30', giungiamo a Le Fornaci (1344m). Da qui il sentiero prende a salire più deciso in mezzo al bosco e, dopo circa 1h30' dalla partenza raggiungiamo l'Alpe Cortenuovo a 1792m. La superiamo, seguendo le indicazioni per l'Alpe Scaredi (1842m), che raggiungiamo in circa 15'. Qui ci concediamo finalmente un attimo di riposo, gustandoci il bellissimo panorama che si apre verso il Monte Rosa.
Ripreso fiato, continuiamo a seguire le indicazioni per la cima della Laurasca. Il sentiero prende a salire rapido, segnalato da omini in pietra e segni di vernice. Giunti sotto il torrione roccioso della Laurasca, raggiungiamo un primo bivio, al quale non è indicata la direzione da seguire per la cima. A sinistra si prosegue verso la Bocchetta di Cortechiuso. Noi, memori della relazione di @rochi, andiamo invece a destra, seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Scaredi e la Bocchetta di Campo. Pochi metri più avanti, a un secondo bivio, saliamo a sinistra in direzione della cima della Laurasca. Qui il sentiero si fa ancora più erto e, in alcuni passaggi su roccia, è necessario usare le mani. In un punto è presente anche un breve passaggio attrezzato, che superiamo agevolmente. Dopo circa 2h45' dalla partenza, arriviamo finalmente sulla vetta della Laurasca (2195m). La giornata non è di sicuro delle migliori, ma il panorama è lo stesso fantastico. A sud la Val Grande e le sue cime sono immersa nella foschia. A ovest bellissima panoramica sul Rosa e sui 4000 del vallese. Ben visibili il Dom e il trittico del sempione. Andando verso nord si vede il Leone, il Diei e il Cistella, le cime del Devero e, più in fondo, l'inconfondibile punta del Finsteraahorn.
CI fermiamo a mangiare quassù e facciamo la conoscenza di Davide, un giovane ragazzo giunto da Malesco facendo trail running. Per la discesa, decide di adeguarsi al nostro passo, così, da quattro, il gruppo si estende a cinque. Scendiamo il ripido sentiero già percorso all'andata e, giunti al primo bivio citato in precedenza, proseguiamo ora in direzione dell'Alpe di Cortechiuso. Percorriamo un lungo traverso in leggera salita che ci porta alla Bocchetta di Cortechiuso (2066m), proprio sotto l'omonimo Cimone. Da qui abbandoniamo la Val Loana, entrando in una piccola valle parallela. Il sentiero perde quota e, in poco tempo, ci conduce all'Alpe Cortechiuso (1883m), dove è stato allestito un comodo bivacco. Da qui risaliamo un sentiero che ci porta in cresta, nuovamente in direzione della val Loana. Scolliniamo e torniamo in vista del largo vallone e di Fondo li Gabbi. Da qui il sentiero prende a scendere con un insidioso traverso sotto le pendici della cima Finero. Il sentiero è stretto e abbastanza esposto, ma ben attrezzato con scalini in legno e catene, che ne rendono agevole la percorrenza. Giungiamo infine a una bocchetta: la Forcola (1690m), dove svoltiamo a sinistra in direzione della Val Loana. Qui il sentiero prende a scendere molto ripido, zigzagando dapprima in un canalone erboso, quindi immerso nel bosco. In questa stagione la discesa è resa più difficoltosa dalla gran quantità di foglie che rendono scivoloso il terreno. Raggiungiamo infine l'Alpe Loana (1327m) e, da qui, il sentiero scende dolcemente fino al Rifugio Laurasca e al parcheggio di Fondo li Gabbi.
Marco e Dario.
NOTE TECNICHE:
- Classificazione del sentiero T3 valida solo per alcuni punti: il tratto finale di salita alla Laurasca e il traverso attrezzato che scende verso la Forcola. Per il resto comodo T2.
- Dislivello complessivo: 1070m
- Tempi di cammino effettivo: circa 4 ore
- Distanza percorsa: 13km
- Possibilità di "allegare" all'escursione altre cime: Cimone di Cortechiuso (partendo dall'omonima bocchetta) e Cima Fornaletti (lungo il traverso per la Forcola).
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