Jazzihorn o Pizzo Cingino nord m. 3227
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Con Ale, Edy & Max, oggi escursione di grande respiro e soddisfazione,
peccato per la meteo che ci ha fregati all' ultimo momento.
Dal parcheggio seguiamo le indicazioni per Antronapass ed arrivati al
bivacco del Cingino, molto bello, ci concediamo la colazione: la meta
è ancora ben visibile 1000 metri sopra di noi.
Proseguiamo alla volta del passo in ambiente solitario, neanche gli stambecchi
si fanno vedere, ma, giunti all' Antronapass il tempo cambia repentinamente,
nebbia e vento freddo: oramai siamo a circa un' ora dalla cima, che fare?
Rapido consulto, siamo venuti per salirci, magari una schiarita la becchiamo,
proseguiamo.
Indicazioni per Jazzi, buon sentiero segnato fino al Jazzipass: solo all' inizio
qualche tratto esposto (basta guardare i piedi) poi, una normale pietraia oggi
resa un po' ostica perché nevischia ed è scivolosa.
Finalmente arriviamo in vetta da dove il panorama è zero, causa nebbia:
ci soffermiamo una mezz' oretta ma poi, intirizziti dal freddo, decidiamo di
scendere con molta cautela.
Arrivati alla diga del Cingino, optiamo per la galleria di servizio per non
bagnarci ulteriormente, poi giù per il ripido sentiero fino all' auto dove
arriviamo stanchi ma appagati. D' altronde, in questa stupida estate???
si sono viste ben poche giornate con meteo amica.
Buone gite a Tucc.
roby
peccato per la meteo che ci ha fregati all' ultimo momento.
Dal parcheggio seguiamo le indicazioni per Antronapass ed arrivati al
bivacco del Cingino, molto bello, ci concediamo la colazione: la meta
è ancora ben visibile 1000 metri sopra di noi.
Proseguiamo alla volta del passo in ambiente solitario, neanche gli stambecchi
si fanno vedere, ma, giunti all' Antronapass il tempo cambia repentinamente,
nebbia e vento freddo: oramai siamo a circa un' ora dalla cima, che fare?
Rapido consulto, siamo venuti per salirci, magari una schiarita la becchiamo,
proseguiamo.
Indicazioni per Jazzi, buon sentiero segnato fino al Jazzipass: solo all' inizio
qualche tratto esposto (basta guardare i piedi) poi, una normale pietraia oggi
resa un po' ostica perché nevischia ed è scivolosa.
Finalmente arriviamo in vetta da dove il panorama è zero, causa nebbia:
ci soffermiamo una mezz' oretta ma poi, intirizziti dal freddo, decidiamo di
scendere con molta cautela.
Arrivati alla diga del Cingino, optiamo per la galleria di servizio per non
bagnarci ulteriormente, poi giù per il ripido sentiero fino all' auto dove
arriviamo stanchi ma appagati. D' altronde, in questa stupida estate???
si sono viste ben poche giornate con meteo amica.
Buone gite a Tucc.
roby
Tourengänger:
tignoelino,
Ale_Sandra


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Kommentare (12)