Pizzo Cingino Nord / Jazzihorn (3227 m)
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Il pizzo Cingino Nord o Jazzihorn è una vetta poco frequentata posta sul crinale tra la valle Antrona e la Saastal.
Io e Carlo decidiamo di spezzettare questa ascensione in due giorni, pernottando nell'accogliente bivacco Cingino. Le previsioni non sono molto buone per il giorno seguente, ma non ci facciamo spaventare. Entrambi i nostri datori di lavoro ci concedono il venerdì pomeriggio libero, per cui dopo pranzo ci troviamo a Besnate e ci indirizziamo verso la valle Antrona, più precisamente ad Antronalago.
L'avvicinamento verso il bivacco Cingino attraversa ambienti molti vari e selvaggi. Si passa dagli specchi d'acqua dei laghi d'Antrona (1073 m) e di Campliccioli (1360 m), poi nel folto del bosco di abeti intervallato da bucoliche radure. Durante il tragitto fiancheggiamo l'Alpe Vassoncino (1417 m), poco sopra le rive del lago di Campliccioli, poi l'Alpe Granarioli (1412 m), ben più in l'Alpe Casa Ravera e ancora oltre l'Alpe Lombraoro di Sotto (1636 m). Qui giriamo a DX e iniziamo nettamente a salire, prima per un rado bosco e poi attraverso vegetazione più bassa. L'ascesa termina quando ormai il sole è già basso. Il bivacco è molto accogliente, troviamo una simpatica coppia di Saas Fee con cui trascorrere una piacevole serata.
La mattina seguente, come previsto dalla meteo, il cielo è completamente coperto e pioviggina, ma ci copriamo adeguatamente e ci incamminiamo verso l'Antronapass. Sotto di noi il Lago di Cingino (2250 m), peraltro decisamente in secca, che ci lasciamo indietro man mano che si sale . La salita è ben tracciata ed agevole fino all'Antronapass (2838 m), sebbene la visibilità sia decisamente scarsa. Dal passo si vira verso SX, risalendo per pietraie, prestando la massima attenzione agli ometti e ai segnali indicativi della traccia. L'attenzione è sempre al massimo per evitare di perdersi, fortunatamente la difficoltà sono contenute e non c'è un'esposizione tale da rendere pericolosa la progressione. Nevica già da prima dell'Antropass, ma c'è solo qualche dito di neve accumulata, continuiamo a salire e senza accorgercene siamo in vetta al Pizzo Cingino Nord (3227 m). Notiamo qualche misera apertura verso ovest, dove si intravede la sagoma dello Stellihorn. Beviamo e, per evitare di raffreddarci troppo, scendiamo fino all'Antronapass e poi giù di nuovo fino al bivacco dove finalmente ci rilassiamo un po'.
Soddisfatti per la vetta conquistata e per il ritorno di un tempo un po' più clemente ritorniamo al lago di Antrona dopo la lunga discesa.
Francesco
Io e Carlo decidiamo di spezzettare questa ascensione in due giorni, pernottando nell'accogliente bivacco Cingino. Le previsioni non sono molto buone per il giorno seguente, ma non ci facciamo spaventare. Entrambi i nostri datori di lavoro ci concedono il venerdì pomeriggio libero, per cui dopo pranzo ci troviamo a Besnate e ci indirizziamo verso la valle Antrona, più precisamente ad Antronalago.
L'avvicinamento verso il bivacco Cingino attraversa ambienti molti vari e selvaggi. Si passa dagli specchi d'acqua dei laghi d'Antrona (1073 m) e di Campliccioli (1360 m), poi nel folto del bosco di abeti intervallato da bucoliche radure. Durante il tragitto fiancheggiamo l'Alpe Vassoncino (1417 m), poco sopra le rive del lago di Campliccioli, poi l'Alpe Granarioli (1412 m), ben più in l'Alpe Casa Ravera e ancora oltre l'Alpe Lombraoro di Sotto (1636 m). Qui giriamo a DX e iniziamo nettamente a salire, prima per un rado bosco e poi attraverso vegetazione più bassa. L'ascesa termina quando ormai il sole è già basso. Il bivacco è molto accogliente, troviamo una simpatica coppia di Saas Fee con cui trascorrere una piacevole serata.
La mattina seguente, come previsto dalla meteo, il cielo è completamente coperto e pioviggina, ma ci copriamo adeguatamente e ci incamminiamo verso l'Antronapass. Sotto di noi il Lago di Cingino (2250 m), peraltro decisamente in secca, che ci lasciamo indietro man mano che si sale . La salita è ben tracciata ed agevole fino all'Antronapass (2838 m), sebbene la visibilità sia decisamente scarsa. Dal passo si vira verso SX, risalendo per pietraie, prestando la massima attenzione agli ometti e ai segnali indicativi della traccia. L'attenzione è sempre al massimo per evitare di perdersi, fortunatamente la difficoltà sono contenute e non c'è un'esposizione tale da rendere pericolosa la progressione. Nevica già da prima dell'Antropass, ma c'è solo qualche dito di neve accumulata, continuiamo a salire e senza accorgercene siamo in vetta al Pizzo Cingino Nord (3227 m). Notiamo qualche misera apertura verso ovest, dove si intravede la sagoma dello Stellihorn. Beviamo e, per evitare di raffreddarci troppo, scendiamo fino all'Antronapass e poi giù di nuovo fino al bivacco dove finalmente ci rilassiamo un po'.
Soddisfatti per la vetta conquistata e per il ritorno di un tempo un po' più clemente ritorniamo al lago di Antrona dopo la lunga discesa.
Francesco
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