Anello in Val Veddasca


Publiziert von Poncione , 21. September 2014 um 23:26. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:20 September 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Monte Gambarogno   Gruppo Tamaro-Lema   I 
Zeitbedarf: 11:00
Aufstieg: 2070 m
Abstieg: 2065 m
Strecke:Come Waypoints
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Tamaro (CH), Capanna Meriggetto (I), Rifugio ai quater brighent (I)

Non saprei più contare le volte in cui son salito da queste parti... ma una cosa è sicura, nulla è mai scontato e ogni salita fa storia a sè.
Dopo aver rinunciato ad un invito di igor per il tempo un po' incerto a nord, decido in comune accordo con Ale (froloccone) di abbassare un po' il tiro per un giro "tranquillo" più vicino a casa, in luoghi che conosco (quasi) come le mie tasche.
 Partiamo un po' più tardi del solito con l'idea di fare un bell'anello sul modello di un ampio giro da me fatto lo scorso anno, e tirando dentro più cime possibili nel progetto, anche se alla fine saranno "solo" cinque (sei contando anche i Sassi Gialli). Lo affrontiamo tuttavia in senso opposto, partendo dal Ponte di Piero, punto più basso e ombroso della Val Veddasca, in direzione di Biegno per un bel sentiero nel bosco: giunti poco sotto il paese notiamo una miriade di inutili cartelli posti a poche decine di metri l'un dall'altro con la scritta "tra monti e lago". Davvero non si capisce perchè in Italia si debba sempre sprecar soldi per cose di poca o nulla utilità... sorvoliamo e proseguiamo verso Cangili, ma ben presto abbandoniamo quest'itinerario con una deviazione che con un lungo saliscendi e dentro e fuori a mezzacosta ci porterà al Colle Sant'Anna. Il sentiero è bello e suggestivo, ma dalla parte italiana è sempre invaso da felci ed erba alta che rendono a volte insidioso (fondo molto umido) e fastidioso il procedere: al contrario sul lato svizzero il sentiero era perfetto.
 A Sant'Anna facciamo una breve pausa, quindi riprendiamo a salire nella faggeta seguendo una flebile traccia (bolli rossi) che ci porta ai piedi della coreografica ganna da costeggiare sulla destra per poi staccarsene in un bel bosco di faggi e betulle con tappeti di rododendro. In breve raggiungiamo la cresta su una sorta di selletta nei pressi della cima denominata "Sassi gialli", che raggiungiamo per studiare un po' qualche eventuale via di salita sul Gambarogno, il quale in questo punto presenta un intersecarsi di vallette, canali e pinnacoli rocciosi molto interessanti, in ambiente selvaggio e dirupato. Purtroppo la nebbia persistente ci nasconde molti begli scorci, dunque proseguiamo verso il Gambarogno per la bellissima cresta sud in un alternarsi di colli e forcelle, sino all'anticima e alla cima. E' ancora presto ma decidiamo di pranzare qui, vicini alla sottostante casermetta per sfuggire ai fastidiosi moscerini che sostano in vetta.
Ma non è ancora finita, e ci portiamo ora a dominare il Passo di Neggia, verso il quale scendiamo per ripidi prati: ora puntiamo verso il Tamaro, e non possiamo fare a meno di notare che lungo il sentiero si stanno svolgendo alcuni lavori (fognature?) fino al colle del Tamaretto. Superata quest'ultima località ci concentriamo per un attimo su altri programmi futuri, osservando il sentiero sottostante che conduce sul rognoso e dirupato Poncione del Macello, cima tutt'altro che semplice e notoriamente poco frequentata. E' poi la volta di tentare un approccio alla cresta ovest del Tamaro, ma da quanto visto andiamo su livelli veramente altissimi, e che di escursionistico hanno ormai ben poco. Più che una cresta è una parete di qualche metro, che verso l'alto si fa anche abbastanza marcia e poco raccomandabile... e la flebile cengia stapiombante che aggira a destra non pare molto più rassicurante. In breve, una bella gatta da pelare ma non certo col fondo umido di oggi.
 Andiamo oltre, e decidiamo di raggiungere la Capanna Tamaro per il comodo e suggestivo sentiero nord, ma non prima d'aver affrontato una vecchia conoscenza, il Motto Rotondo, con la sua bella e divertente cresta rocciosa. Una fetta di torta e le eccezionali bevande al sambuco e alla robinia addolciscono ulteriormente la giornata, poi si riparte... saliamo sulla vetta del Tamaro (nebbia quasi totale) dalla cresta est, quindi ci buttiamo verso la Bassa di Indemini e pian piano risaliamo la Bassa di Montoia, dove ci attende l'ultima salita per il Gradiccioli, più coriaceo da questo versante. Ma noi lo siamo di più, e in pochi minuti saldiamo anche quest'ultimo conto... Scendiamo dalla parte opposta verso il Passo Agario, ma ai Pianoni usciamo dal sentiero di cresta deviando verso il Monte Polà, indi iniziando la lunga discesa che ci fa toccare in successione la Capanna Merigetto (dove un gruppo di ragazzi si appresta a passare la notte), l'Alpe Corte, la sempre suggestiva Monteviasco ed infine Ponte di Piero seguendo la bella mulattiera nella roccia.
L'anello è chiuso: nonostante il tempo è stato un bellissimo giro, in un ambiente che non ci finisce mai di stupire. Grazie ad Ale per averlo condiviso.

froloccone
 Se il tempo non è il massimo, i giri da inventarsi non mancano mai. Montagne ormai già da noi abbastanza frequentate, che non finiscono mai di stupirci, con scorci unici e indimenticabili!!! Le possibilità sono infinite e volendo si può ampliare o restringere l'anello a proprio piacimento. Grazie ad Emiliano per la compagnia e per le solite risate che ci"spariamo" ogni volta!!!

Tourengänger: Poncione, froloccone
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (12)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 22. September 2014 um 10:26
E anche stavolta vi siete fatti un culo abbestia... mizzica rega! Peccato le nuvole...
Siete un duo mostruoso...trio quando c'è Igor!
Ciao
Menek

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. September 2014 um 22:56
Ciao Domenico,
è stato un gran bel giro in luoghi "di casa" che amiamo particolarmente, tanto che quando li si lascia ci si resta quasi male.

grandemago hat gesagt: 2065 m......
Gesendet am 22. September 2014 um 11:10
.....per fortuna avete abbassato il tiro, altrimenti?

Quella dei cartelli inutili ormai è una moda, come per la Via Francigena, dove li mettono ovunque, anche dove non è mai passato un pellegrino, per esempio dal mio paese.

Ciao
Aldo

Poncione hat gesagt: RE:2065 m......
Gesendet am 22. September 2014 um 22:59
Beh... il "tiro" era ovviamente riferito alla quota e alle difficoltà.

Sui cartelli che dire? Ciò che abbiamo visto (e hai visto anche tu in altri luoghi) sfugge a ogni logica e ogni buonsenso.

Ciao

igor hat gesagt: una lunga passeggiata...
Gesendet am 22. September 2014 um 18:50
Bravi,tanto per sgranchirsi le gambette ciao

Poncione hat gesagt: RE:una lunga passeggiata...
Gesendet am 22. September 2014 um 23:00
Ciao Igor,
una bella "sgranchita" ogni tanto ci vuole, la ruggine è sempre dietro l'angolo.

micaela hat gesagt:
Gesendet am 22. September 2014 um 19:00
ciao ragazzi , un giro tranquillo , eh ??? solo 5 cime , eh ???
ma non vi vergognate ?!!!!!!!!!
BRAVI ! Micaela

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. September 2014 um 23:02
Ciao Micaela,
effettivamente ne avevo "preventivate" almeno altre due... ma non mi andava di essere ripetitivo. :)))

cristi4n hat gesagt:
Gesendet am 23. September 2014 um 13:52
Bel passo tutti e due! Giornata sfruttata alla grandissima nonostante il tempo infelice...

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. September 2014 um 21:30
Eppure il tempo infelice ha saputo creare, come spesso capita, atmosfere magiche e sospese.
Forza della montagna e della natura.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 23. September 2014 um 19:59
E' forse proprio sui monti che si conoscono molto bene che si possono inventare nuovi giri o studiarne di nuovi. Per il Poncione del Macello ti raccomando un mio giro che ha seguito proprio la cresta di cui parli (naturalmente potreste estenderlo per non annoiarvi :-):-):-).
www.hikr.org/tour/post35980.html

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. September 2014 um 21:37
Ciao Giulio, hai perfettamente ragione. Quando i luoghi si conoscono a menadito sorge la voglia di sperimentare nuove vie...
L'attacco della cresta Ovest del Tamaro lo vedo veramente arduo, quantomeno in libera, poi dovrebbe facilitarsi un po'. La cresta nord giace nel cassetto, anche se qualche anno fa' ci avevo tentato rinunciando quasi subito, in maniera similare alla tua relazione.


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