Introbio - Biandino
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La Introbio-Biandino è una gara di corsa in montagna a cui tradizionalmente partecipa in massa la mia società sportiva, l’Ortica Team. Come tipologia di corsa, è un po’ un ibrido : con i suoi 960 m di dislivello per 8.3 km di lunghezza, solo salita, non è un vertical – dove questi dislivelli vengono coperti solitamente in poco più di 3 km – ma non è neanche una skyrace di 20 o più km, come al solito. Ne consegue che è adatta anche ad un gruppo di atleti abituati a correre in piano.
Vista la pendenza media, sulla carta è tutta da correre. Qualcosa di simile alla Sky del Canto, dove però salite corribili erano intervallate da altrettante discese. La stagione per me sta entrando nel vivo.. e dopo una serie di gare in montagna fatte per conto mio, finalmente eccone una in cui partecipo insieme ai miei compagni di squadra. Una gara più “nelle mie corde”.. Sono curioso quindi di vedere come mi piazzo !
Alla partenza piove già, ma siamo tutti pronti.. Io, per scelta, sono uno dei pochi a non avere uno strato antipioggia.. soffro troppo il caldo ! E sono anche tra i pochi ad aver scelto le scarpe da trail invece di quelle da running : anche se so che la strada è (quasi tutta) asfaltata, con questa pioggia preferisco avere una scarpa con più grip..
Tante foto di gruppo, qualche riparo di fortuna e poi via !
Cerco di partire forte, ma regolare. Mi guardo attorno per capire dove sono i miei compagni di squadra. Qualcuno mi passa, ma è gente con tempi dell’altro mondo in maratona.. Faccio il primo kilometro in 6’40”.. ottimo ! Col secondo, alzo la media, ma sono ancora sui 7’30”, che è il mio obbiettivo (anche se presumibilmente irraggiungibile !). Una zona di falsopiano mi permette di stare ancora in botta..! e così, fino al 5° km resto in media. Poi, le cose si fanno più difficili.. i tempi si alzano.. alterno la corsa alla camminata.. ma resto comunque in pista.. Ad un certo punto vien giù uno scroscio d’acqua.. gli occhiali sono completamente bagnati, non vedo quasi un tubo, ma tiro dritto.. la maglia è zuppa d’acqua, la sento pesare ! Le posizioni sono abbastanza stabili.. per una volta, non perdo nel finale ! Vedo sfumare l’obbiettivo dell’ora (ma poi scoprirò che quest’anno il tracciato è stato allungato rispetto alle edizioni passate, e quindi i tempi di riferimento non hanno più valore..). Ad un centinaio di metri dall’arrivo vedo un mio compagno di squadra davanti a me.. provo a riprenderlo, sfruttando una discesina provvidenziale, ma è cosa impossibile. Chiudo in 1h05’57”, con 22’43” dal primo. 142° su 344 e 7° su 59 della mia squadra. Il mio miglior risultato in una skyrace, sono superfelice !
Finita la gara, tutti a mangiare al rifugio Tavecchia. Tavolo tutto per noi e, stavolta, niente pasta scotta con ragù, come al solito.. pizzoccheri, arrosto, salamella, selvaggina, formaggio, dolci e vino a volontà.. tanti brindisi, tante chiacchiere e tanta allegria !
Dopo tutta l’acqua che abbiamo preso in salita, riusciamo a fare (quasi tutta) la discesa restando all’asciutto. Una degna conclusione di una gran bella giornata !
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