Masochistica salita al Rif. Grassi e abuffata al Rif. Tavecchia
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La salita al rifugio Grassi è ormai arci nota, anche se quest’anno la quantità di neve ha dell’eccezionale.
Per il terzo anno consecutivo cerchiamo di organizzare un ritrovo con le persone con cui cominciammo il nostro percorso escursionistico. Purtroppo quelle stesse persone che tanto avevano auspicato quest’incontro, quest’anno non ci sono.
Ad ogni modo, l’uscita si è fatta lo stesso con somma soddisfazione di tutti.
Come la volta precedente cerchiamo di formare più gruppi per soddisfare le varie esigenze. Dopo una settimana di fuoco tra e-mail e telefonate per incastrare le varie esigenze riusciamo a formare due gruppi.
I più masochisti partono alle 7,00 da Introbio, a momenti con le frontali, per cercare di raggiungere il rifugio Grassi, cosa che lo scorso anno non ci era riuscita.
Partiamo sotto una leggera pioggerella del tipo che non vedi e non senti ma ti bagna! Sembra proprio non importare a nessuno. Si cammina, si chiacchiera, con alcuni è un po’ che non ci si vede, ci si aspetta e quasi senza rendercene conto siamo al rifugio Tavecchia.
Dei nove che siamo ne abbandoniamo due al rifugio e, come dice qualcuno i 7 nani proseguono…una voce dalle retrovie:
“ci manca Biancaneve!”
“e io chi sono?”
“allora ci manca un nano!”
“facciamo che fai sia il nano sia Biancaneve…”
ma la dolce metà deve metterci il becco….
non abbiamo Biancaneve ma abbiamo la Strega!”
beh me la sono cercata!
La salita alla Grassi è di quelle alla boia chi molla, raggiungiamo l’obiettivo in un’ora, neanche in estate ci riusciamo! Sarà stato il freddo, la traccia in pratica senza un metro di piano, la visibilità zero assoluta. Ci accorgiamo di essere al Camisolo solo per il vento e per il muro di neve che si para di fronte boh…fatto sta che siamo in anticipo sulla tabella di marcia per cui possiamo fare una discreta sosta al rifugio.
La discesa è di quelle a rotta di collo, neve ottima, se non si esce dalla traccia ci sostiene benissimo e in men che non si dica siamo di nuovo al rifugio Tavecchia dove ci aspetta il secondo gruppo partito più tardi.
Il pranzo è come sempre eccezionale e il tempo vola.
La discesa, su un’insolita traccia in modo da evitare i punti più pericolosi della valle va via veloce tra scivolate, cadute e inevitabili battaglie a palle di neve “tutti contro tutti”. Qualcuno ha tentato anche il bagno nel torrente…
Ringraziamo tutti quelli che anche quest’anno in barba alle previsioni hanno voluto essere presenti, soprattutto chi veniva in montagna per la prima volta, un battesimo niente male! Ci spiace per quelli che si sono fatti spaventare da due gocce d’acqua, per chi avendo saputo che la jeep non lo avrebbe depositato davanti al rifugio ha preferito non affrontare il disumano dislivello di 350 metri, e per chi, non ha saputo del ritrovo, perché qualcun altro ha deciso arbitrariamente per conto proprio chi fossero coloro che non avrebbero potuto o non avrebbero voluto venire (!)
Grazie quindi a: Alessandro, Alessandro, Barbara, Chiara, Davide, Fabrizio, Fulvio, Luca, Lucia, Luigi, Manuela, Mara, Marco, Michela, Rita.
Il T3 è solo per il Rif. Grassi.
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