Rifugio Madonna della Neve mt 1595

Dopo 37 anni ritorniamo in Val Biandino! La scelta è dettata per essere sicuri di non avere vento e di appunto rivedere come è la valle.Previsioni ottime e penso di trovare pochissima neve ma un pò di ghiaccio e così sarà.Lasciamo l'auto al parcheggio dopo il ponte all'ingresso di Introbio. Non ho più ricordi validi della zona per cui chiedo informazioni da dove parte il "famoso" (allora) sentiero 40 che interseca la monotona strada di valle a suo tempo oggetto di tante polemiche e sempre allora veramente mal messa. Subito dopo il ponte parte la via per Biandino e quindi non ci sono dubbi.Si sale su un bell'acciottolato asciutto e si arriva sulla strada oggi con il fondo di cemento od asfalto. Al ponte successivo parte il secondo tratto del sentiero molto ben segnalato e dal fondo iniziale molto sassoso. Arriviamo ancora sulla strada poco prima dell'acqua di San Carlo e qui è stato costruito un riparo per la fonte e un tavolo con panche per un'area di ristoro (37 anni fa non c'era alcunchè). Percorriamo un breve tratto di strada per poi prendere l'ultimo tratto segnalato del sentiero. La strada dal fondo ghiacciato risale la valle sul lato sinistro idrografico mentre il sentiero sta sul fianco destro. Finalmente usciamo al sole. La val Biandino non mi è mai piaciuta in modo particolare almeno la prima parte proprio per la mancanza di sole. Ora però con il sole è tutto diverso. Arriviamo all'agriturismo La Baita e qui comincia il ghiaccio sul sentiero per lunghi tratti in specie quando si attraversano pietraie...Pinuccia non mette i ramponcini e risale con fatica e piuttosto pericolosamente mentre io metto subito dopo il primo tratto i miei nuovi "grip" antiscivolamento che tengono meravigliosamente si da permettere una camminata tranquilla e sicura, Billie ovviamente prosegue a suo piacimento senza problemi (trazione integrale con ramponi permanenti). I tratti ghiacciati si alternano a tratti asciutti sino al rifugio Tavecchia. In discesa poi ho notato diverse catene che non abbiamo nemmeno visto in salita: forse sono utili quando c'è molta neve. Giunti sotto il rifugio dobbiamo salire un tornantino per arrivare alla terrazza completamente di ghiaccio vivo. Pinuccia (no ramponi) sale a "gattoni" come si suol dire ( con  me dietro...). Sulla terrazza fantastico sole e si sta benone (aprile). Ci sono anche delle sdraio che ovviamente utilizziamo e quasi fossimo in estate ci godiamo la nostra piacevolissima sosta pranzo!! L'idea era di salire al rifugio Grassi ma proprio non mi viene voglia di camminare completamente all'ombra fin quasi al rifugio. Per cui prolungo la sosta e propongo a Pinuccia di arrivare solo al rifugio Madonna della Neve. Proposta accettata. In breve e stavolta camminando nella neve o sul ghiaccio arriviamo a questo secondo rifugio posto nel mezzo della valle e da cui si ha una bella visione ravvicinata del Pizzo dei Tre Signori (al Tavecchia avevo comunque provveduto a far indossare a Pinuccia i ramponcini che aveva). Prendiamo  un pò di sole che qui è ancora più caldo e poi ripartiamo. Bella discesa fino a poco prima del Tavecchia dove Pinuccia pur coi ramponcini scivolava sul tratto di ghiaccio vivo (come poteva?? aveva i ramponcini.....) Solo qualche contusione ma niente di grave. Ripartiamo seguendo il percorso dell'andata e dopo una sosta all'acqua San Carlo giungiamo al crepuscolo ad Introbio. Non abbiamo incontrato nessuno!!! E questo ci è piaciuto tantissimo. Anche questa è stata una piacevole gita familiare (Billie in piena forma specie sui tratti ghiacciati e tornava sempre indietro per vedere se non fosse successo   niente.....Mi fa molta tenerezza ed anche di sentirmi un pò in colpa verso questa nostra fedele compagna di famiglia!!!)