Solstizio d'estate tra Piz Martum e Molinera
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Uscita al completo per il gruppo “AnDaSer” con un classico: doppia cima di poco sopra i 2 mila.
Parcheggiata l’auto dove termina la strada asfaltata che sale da Lumino/San Vittore, nei pressi del bacino antincendio di Folceta sopra Prepiantò, ci incamminiamo alle 9.
Dopo pochi metri abbandoniamo il proseguimento sterrato della strada per salire a sinistra nel bosco, o meglio in quello che resta di un bosco. E’ in corso una imponente opera di pulizia delle tantissime piante divelte e in alcuni casi, considerata anche la significativa pendenza, si ha quasi l’impressione che si stia creando il tracciato di una pista da sci.
Dopo alcune ripide balze che ci fanno prendere subito quota raggiungiamo alle 9.40 il bivio in località Er del Bastardell, situata a mt. 1.860.
Proseguiamo per qualche minuto in piano, in direzione dell’Alp de Martum, sino alla deviazione per il Piz Molinera (scritta anche su un masso) dove si imbocca un sentiero marchiato con il colore bianco-blu. Nessun timore, il sentiero sale ripidamente nel bosco e tra massi che consentono sempre facili appoggi anche per i meno esperti.
Usciti dal bosco ammiriamo sotto di noi - il dislivello è di quasi 2 mila metri - il versante grigionese della valle Mesolcina con il corso d’acqua della Moesa che confluisce, in corrispondenza dell’ampia piana di Bellinzona, nel Ticino che scende dalla val Leventina.
La giornata è soleggiata ed una piacevole aria rinfresca il nostro senso di calura.
Arriviamo al gendarme di sasso del PizMartum alle 10.20 e qui sostiamo per una decina di minuti lasciando traccia del nostro passaggio sul libro di vetta.
Ripartiamo seguendo la cresta integrale che sale, dapprima leggermente poi nell’ultimo tratto in maniera più decisa su piccole roccette di fianco ad un piccolo nevaio, sino al Piz de Molinera dove arriviamo prima delle 11.30.
Sostiamo in vetta in compagnia di 2 escursionisti che provengono da Olgiate Comasco e scopriamo di avere anche qualche conoscenza in comune…… il mondo è proprio piccolo.
Poco prima di riprendere il cammino la cima e i suoi “conquistatori” sono avvolti da un sottile stato di cumuli. Alle 12 in punto ci incamminiamo percorrendo la cresta che prosegue verso nord, in direzione del Pizzo di Claro, superiamo qualche nevaio e incrociato un sentiero lo imbocchiamo per scendere, compiendo un ampio giro, alla capanna Brogoldone dove arriviamo in poco meno di una ora.
La bella capanna e le sue ampie panchine esterne presentano numerosi divieti per noi “picnisti” e pertanto ci accomodiamo per il pranzo su comodi massi posti proprio di fronte alla parete di roccia attrezzata; il pranzo è “condiviso” anche con un tenerissimo border collie che ci fa compagnia.
La copertura nuvolosa è sempre più diffusa e quindi poco dopo le 13.30 riprendiamo il cammino su sentiero pressoché pianeggiante che passa nel bosco che in alcuni punti è stato letteralmente distrutto da qualche scarico invernale.
Alle 14.10 arriviamo al Rifugio Alp de Martum, sempre aperto in autogestione; approfittiamo di una comoda panchina in legno all’esterno della capanna per sostare al sole che nel frattempo ha ripreso il sopravvento sulla coltre nuvolosa.
Ci incamminiamo per il rientro alle 15 e in pochi minuti incrociamo il bivio per il Piz Molinera; il sentiero è ora quello percorso all’andata e non ci resta che scendere l’ultimo tratto ripido nel bosco per arrivare all’auto alle 15.45.
Dati complessivi:
Km percorsi: 9,4;
Tempo marcia: 3h10m;
Tempo sosta: 3h35m;
Ascesa: mt. 875 circa;
Velocità media in marcia: 3 km/h;
Velocità media totale: 1,4 km/h.
Parcheggiata l’auto dove termina la strada asfaltata che sale da Lumino/San Vittore, nei pressi del bacino antincendio di Folceta sopra Prepiantò, ci incamminiamo alle 9.
Dopo pochi metri abbandoniamo il proseguimento sterrato della strada per salire a sinistra nel bosco, o meglio in quello che resta di un bosco. E’ in corso una imponente opera di pulizia delle tantissime piante divelte e in alcuni casi, considerata anche la significativa pendenza, si ha quasi l’impressione che si stia creando il tracciato di una pista da sci.
Dopo alcune ripide balze che ci fanno prendere subito quota raggiungiamo alle 9.40 il bivio in località Er del Bastardell, situata a mt. 1.860.
Proseguiamo per qualche minuto in piano, in direzione dell’Alp de Martum, sino alla deviazione per il Piz Molinera (scritta anche su un masso) dove si imbocca un sentiero marchiato con il colore bianco-blu. Nessun timore, il sentiero sale ripidamente nel bosco e tra massi che consentono sempre facili appoggi anche per i meno esperti.
Usciti dal bosco ammiriamo sotto di noi - il dislivello è di quasi 2 mila metri - il versante grigionese della valle Mesolcina con il corso d’acqua della Moesa che confluisce, in corrispondenza dell’ampia piana di Bellinzona, nel Ticino che scende dalla val Leventina.
La giornata è soleggiata ed una piacevole aria rinfresca il nostro senso di calura.
Arriviamo al gendarme di sasso del PizMartum alle 10.20 e qui sostiamo per una decina di minuti lasciando traccia del nostro passaggio sul libro di vetta.
Ripartiamo seguendo la cresta integrale che sale, dapprima leggermente poi nell’ultimo tratto in maniera più decisa su piccole roccette di fianco ad un piccolo nevaio, sino al Piz de Molinera dove arriviamo prima delle 11.30.
Sostiamo in vetta in compagnia di 2 escursionisti che provengono da Olgiate Comasco e scopriamo di avere anche qualche conoscenza in comune…… il mondo è proprio piccolo.
Poco prima di riprendere il cammino la cima e i suoi “conquistatori” sono avvolti da un sottile stato di cumuli. Alle 12 in punto ci incamminiamo percorrendo la cresta che prosegue verso nord, in direzione del Pizzo di Claro, superiamo qualche nevaio e incrociato un sentiero lo imbocchiamo per scendere, compiendo un ampio giro, alla capanna Brogoldone dove arriviamo in poco meno di una ora.
La bella capanna e le sue ampie panchine esterne presentano numerosi divieti per noi “picnisti” e pertanto ci accomodiamo per il pranzo su comodi massi posti proprio di fronte alla parete di roccia attrezzata; il pranzo è “condiviso” anche con un tenerissimo border collie che ci fa compagnia.
La copertura nuvolosa è sempre più diffusa e quindi poco dopo le 13.30 riprendiamo il cammino su sentiero pressoché pianeggiante che passa nel bosco che in alcuni punti è stato letteralmente distrutto da qualche scarico invernale.
Alle 14.10 arriviamo al Rifugio Alp de Martum, sempre aperto in autogestione; approfittiamo di una comoda panchina in legno all’esterno della capanna per sostare al sole che nel frattempo ha ripreso il sopravvento sulla coltre nuvolosa.
Ci incamminiamo per il rientro alle 15 e in pochi minuti incrociamo il bivio per il Piz Molinera; il sentiero è ora quello percorso all’andata e non ci resta che scendere l’ultimo tratto ripido nel bosco per arrivare all’auto alle 15.45.
Dati complessivi:
Km percorsi: 9,4;
Tempo marcia: 3h10m;
Tempo sosta: 3h35m;
Ascesa: mt. 875 circa;
Velocità media in marcia: 3 km/h;
Velocità media totale: 1,4 km/h.
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