Val Bavona | Zota (2115 m) per l'antica via d'alpe


Publiziert von GM , 22. Juni 2014 um 22:15.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:22 Juni 2014
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Basodino   Gruppo Pizzo Castello 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1230 m
Strecke:10,4 km

Delle due antiche vie d'alpe ho percorso quella della "cengetta esposta", ovvero la via diretta da Campo.

Raggiunta Campo (1390 m) percorrendo anche il dismesso sentiero che parte dal ponte della Presa (comunque sempre evidente e ben percorribile) e superato il Ri della Zota si prende l'evidente (anche da lontano) traccia nell'erba situata una ventina di metri sopra il sentiero tradizionale; questa traccia è sempre evidente fino al termine delle "difficoltà" e risale il ripido versante erboso fin sotto la bastionata rocciosa ove, dopo un'ultima rampetta, piega decisamente in orizzontale verso sinistra dove inizia la "cengetta esposta" che si percorre senza particolari patemi (è sufficientemente larga); dopo una decina di metri oltre la cengia il sentiero piega decisamente a destra per risalire il ripido pendio (la parte delicata è piuttosto questa, una scivolata sarebbe rovinosa). Si giunge quindi a un piccolo pianoro erboso alla base di un dosso che la traccia contorna verso sinistra; a quota 1700 si incrocia un evidente sentiero che arriva da sinistra (la via del canalone della Vanzela); si prosegue su questo sentiero verso destra che scompare pero' dopo alcuni metri; su terreno libero si giunge in breve ai ruderi di Piazza (1740 m; 750m e 2h00' dal parcheggio della Presa).
Dal corte il "sentierino che si alza verso sinistra" citato dal Brenna non si vede proprio (aggiornamento 2017 : c'è ...), e proseguo quindi su terreno libero prendendo quota con percorso ascendente su terreno un poco ripido. A quota 1870 si giunge a destra di un evidente risalto con placche rocciose dove finalmente si apre la vista sul vallone del Ri della Zota con la meta da raggiungere; questo deve essere una specie di passaggio obbligato, perchè davanti a me si dispiega ora una buona traccia, abbastanza continua, che conduce fino a Zota.
A quota 1920 m, quando la traccia termina un tratto in falsopiano e inizia a salire decisamente, compare su un sasso un segnavia bianco-blu; se ne vedranno diversi, ma non per tutto il percorso, termineranno prima del guado del rio. A quota 2020 m si guada infatti il piccolo rio, si sale nel suo canale, sulla sinistra orografica, per circa 20/30 m fino a quando si riesce agevolmente a scavalcare il costone che ne delimita il bordo verso sud; si ritrova la traccia che in pochi minuti porta infine ai ruderi del Corte Zota (2115 m; 1120 m e 3h05').
In discesa seguo il percorso segnalato che porta alla Capanna Basodino (tratto molto esposto e delicato, causa piccolo franamento, all'altezza delle catene subito prima del bivio per Lielp) e di qui, per il sentiero tradizionale, si ritorna a San Carlo.

Escursione non banale ma relativamente semplice, che merita di essere percorsa per l'impagabile panorama, ma che contiene in piccolo tanti aspetti che cerchiamo in Bavona: un antico sentiero, passaggi obbligati, un ambiente selvatico, escursionismo esplorativo ...

Tourengänger: GM


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