Valle Bavona: la via per Cadinc
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Quel Signore di Lecco che in Valle Bavona riporta a nuova vita le tacche nascoste dal tempo…
Parlando dell’itinerario relativo alla Costa di Chint dell’Alpe della Bèdu sopra Fontana in Valle Bavona – vedi: http://www.hikr.org/tour/post57412.html– avevo tessuto l’elogio di quell’alpinista di Lecco innamorato della Val Bavona. Un’anziana signora della valle ci ha raccontato che egli è recentemente salito anche per la via che porta a Cadinc. Per rendere omaggio alle persone che a Cadinc salivano per fare fieno di bosco, l’alpinista lecchese ha ripulito con la piccozza quelle stupende tacche che il tempo aveva ricoperto di terra e così, ora, tali tacche risplendono insieme a tutte le altre: che bell’esempio di amore per la montagna e per la sua gente!

Valle Bavona: Fontanelada (755 m) – Cadinc (1158 m) – Corte Nuovo dell’Alpe di Solögna (1517 m)
Mentre si percorre la via per Cadinc sopra Fontanelada in Valle Bavona si resta senza fiato allorquando, entrando in una parete apparentemente inaccessibile, ci si trova davanti a tacche grandi, regolari e perfette che permettono di superare tale parete. Altra conferma della fuoriclasse dei bavonesi!
La via per Cadinc è descritta:
Sito della Fondazione Valle Bavona: http://www.bavona.ch/?page=interne&id=44
La cappellina di Corte Nuovo col dipinto di Romano Dadò
In una cappellina a Corte Nuovo dell’Alpe di Solögna si trova un bel dipinto di Romano Dadò che rappresenta la Sacra Famiglia dell’Alpe.
Anche in una cappellina a San Carlo, ultimo villaggio della Val Bavona, c’è un dipinto dedicato alle famiglie bavonesi che salivano all’alpe. A pagina 289 del citato libro di Brenna-Martini si trova una fotografia di tale dipinto con la seguente didascalia:
“Sacra famiglia dell’Alpe
insegnaci la semplicità del vivere e guidaci nella Transumanza del Cielo”
(dalla preghiera a commento dell’affresco di Romano Dadò che si legge nella cappellina di San Carlo, costruita dall’Associazione Amici di San Carlo all’inizio del sentiero per l’Alpe Antabia).
Anche quasi tutti i non credenti hanno rispetto per queste opere popolari benvolute dalla maggioranza delle persone di un certo luogo del mondo, perché frutto di cultura popolare, religiosità, etica, speranza, ricerca di un senso del vivere e di qualcuno che non sia soltanto il proprio ego a cui dire grazie (lo hanno sempre fatto anche i Grandi). Così fu il caso, cento e più anni fa, della posa della croce di ferro del Sassariente e, a metà ‘900, di quella del Gridone, portate a spalla, in processione, dal piano fin sulla cima.

Un bruco di Geometride (ordine dei Lepidotteri), sulle magnifiche piodate in ortogneiss che, sopra il vallone di Croazzöö, si attraversano per raggiungere Corte Nuovo dell’Alpe di Solögna da Cadinc.
Parlando dell’itinerario relativo alla Costa di Chint dell’Alpe della Bèdu sopra Fontana in Valle Bavona – vedi: http://www.hikr.org/tour/post57412.html– avevo tessuto l’elogio di quell’alpinista di Lecco innamorato della Val Bavona. Un’anziana signora della valle ci ha raccontato che egli è recentemente salito anche per la via che porta a Cadinc. Per rendere omaggio alle persone che a Cadinc salivano per fare fieno di bosco, l’alpinista lecchese ha ripulito con la piccozza quelle stupende tacche che il tempo aveva ricoperto di terra e così, ora, tali tacche risplendono insieme a tutte le altre: che bell’esempio di amore per la montagna e per la sua gente!

Valle Bavona: Fontanelada (755 m) – Cadinc (1158 m) – Corte Nuovo dell’Alpe di Solögna (1517 m)
Mentre si percorre la via per Cadinc sopra Fontanelada in Valle Bavona si resta senza fiato allorquando, entrando in una parete apparentemente inaccessibile, ci si trova davanti a tacche grandi, regolari e perfette che permettono di superare tale parete. Altra conferma della fuoriclasse dei bavonesi!
La via per Cadinc è descritta:
- nella “Guida delle Alpi ticinesi 1” di Giuseppe Brenna (edizione del CAS, 1989, pagina 378; la cordina di ferro nel passaggio verticale ora non c’è più);
- nel libro di Aldo e Nora Cattaneo “Storie e sentieri di Val Bavona” (edizione 1998, pagina 194, libro esaurito; si trova nelle biblioteche pubbliche);
- al numero d’itinerario 12.7 dell’opera “Alpi di Val Bavona” di Giuseppe Brenna e Luigi Martini (edizione 2011, pagina 260);
- da Frank Seeger nel suo sito www.alpi-ticinesi.ch;
- da Philipp nel sito https://picasaweb.google.com/ashvamitra/2009Cadinc#;
- in hikr da Andreas Seeger (andreasseeger) (http://www.hikr.org/tour/post13711.html)
- in hikr da Manuel (zaza) (http://www.hikr.org/tour/post17600.html).
Sito della Fondazione Valle Bavona: http://www.bavona.ch/?page=interne&id=44
La cappellina di Corte Nuovo col dipinto di Romano Dadò
In una cappellina a Corte Nuovo dell’Alpe di Solögna si trova un bel dipinto di Romano Dadò che rappresenta la Sacra Famiglia dell’Alpe.
Anche in una cappellina a San Carlo, ultimo villaggio della Val Bavona, c’è un dipinto dedicato alle famiglie bavonesi che salivano all’alpe. A pagina 289 del citato libro di Brenna-Martini si trova una fotografia di tale dipinto con la seguente didascalia:
“Sacra famiglia dell’Alpe
insegnaci la semplicità del vivere e guidaci nella Transumanza del Cielo”
(dalla preghiera a commento dell’affresco di Romano Dadò che si legge nella cappellina di San Carlo, costruita dall’Associazione Amici di San Carlo all’inizio del sentiero per l’Alpe Antabia).
Anche quasi tutti i non credenti hanno rispetto per queste opere popolari benvolute dalla maggioranza delle persone di un certo luogo del mondo, perché frutto di cultura popolare, religiosità, etica, speranza, ricerca di un senso del vivere e di qualcuno che non sia soltanto il proprio ego a cui dire grazie (lo hanno sempre fatto anche i Grandi). Così fu il caso, cento e più anni fa, della posa della croce di ferro del Sassariente e, a metà ‘900, di quella del Gridone, portate a spalla, in processione, dal piano fin sulla cima.

Un bruco di Geometride (ordine dei Lepidotteri), sulle magnifiche piodate in ortogneiss che, sopra il vallone di Croazzöö, si attraversano per raggiungere Corte Nuovo dell’Alpe di Solögna da Cadinc.
Tourengänger:
barbara2

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