Slow-Up Ticino

Oggi le previsioni meteo dicono che sarà bello e soprattutto caldo.
Grigliata? Noooo dai facciamo i bravi!
Di andare in montagna a pestar neve marcia non ne abbiamo proprio voglia, di starcene a casa men che meno, nel Sottoceneri ci sarà sicuro un casino di foschia…non val la pena, quindi perché non partecipare alla manifestazione sulla mobilità lenta Slow-Up Ticino?
Slow-Up mette a disposizione 50km di percorso libero dal traffico motorizzato tra Locarno e Bellinzona, non c’è bisogno d’iscriversi, la partecipazione è gratuita e si può entrare ed uscire dal percorso in qualsiasi punto e percorrere la tratta che più si preferisce, tutto ciò lo si può fare a piedi, in bici, in roller, trotinette…insomma con qualunque mezzo che non faccia uso di motore. Decidiamo così di partecipare, ci serviremo delle nostre gambette per svolgere il percorso da Locarno a casa. A Locarno però bisogna arrivarci in qualche modo, quindi sempre a piedi andiamo a prendere il treno in stazione a S. Antonino, maciniamo quindi i primi due chilometri in mezz’oretta circa.
Alle 10:30 siamo a Locarno, prima tappa Piazza Grande, fulcro della manifestazione. Gironzoliamo un attimo, quattro chiacchiere con degli amici incontrati per caso e alle 11:00 partiamo. Ci rendiamo conto subito che oggi dovremo stare attenti a non farci spianare dalle numerose biciclette in circolazione, il 90% dei partecipanti a Slow-Up infatti si sposta utilizzando le due ruote.
Il primo tratto che da Muralto conduce a Tenero lungo la Via Rivapiana (la famosa stradina rossa) costeggiando il Lago Maggiore è il più bello e panoramico dell’intero percorso secondo me. In un’oretta di marcia arriviamo a Tenero, i calcoli son presto fatti…la nostra andatura si aggira attorno ai 5 km/h. Al campo di calcio di Tenero fermiamo il cronometro e ci concediamo una prima pausa, l’idea era di mangiare ma non abbiamo fame e quindi dopo aver bevuto qualcosa ripartiamo.
Si prosegue lungo strade di campagna sempre facendo attenzione alle numerose biciclette, ogni tanto veniamo superati da qualcuno in roller ma sono una minima parte. A Riazzino ci offrono la Rivella, lì si forma un bell’ingorgo perché tutti si fermano a bere. Si continua sempre lungo le strade del Piano di Magadino, arriviamo a Gerra Piano, poi passiamo Cugnasco e proseguiamo con l’intenzione di fermarci al campo sportivo di Gudo per mangiare. Attraversato lo stradonino però ci rendiamo conto che forse non è il caso di fermarsi, i muscoli delle gambe iniziano a farsi sentire ed è meglio tenerli in movimento!
Poco dopo aver superato il campo sportivo di Gudo svoltiamo a destra in zona La Campagnola, abbandonando così il percorso ufficiale di Slow-Up che altrimenti ci porterebbe fuori rotta, dovendo tornare a S. Antonino dobbiamo per forza attraversare il Piano di Magadino. Gli ultimi chilometri si fanno sentire nelle gambe ma sono i più rilassanti visto che non dobbiamo più preoccuparci dei ciclisti, dopo quattro ore siamo di ritorno a casa, stanchi, soddisfatti e felici di aver partecipato a Slow-Up e soprattutto di essere sopravvissuti all’invasione di biciclette!
È stata un’esperienza positiva, l’unica critica riguarda il fatto di dover condividere lo stesso percorso con le bici, un po’rischioso soprattutto se si calcola che girano bambini che a malapena sanno stare in equilibrio, Mauro infatti è stato cozzato da uno dei tanti.
La prossima volta ci muniremo anche noi di MTB.

Tragitto ca. 2 km: 
S. Antonino - S. Antonino stazione FFS --> 30 minuti

Tragitto ca. 20 km:
Locarno - Muralto - Minusio - Tenero - Riazzino - Gerra Piano - Cugnasco - Progero - Gudo - S. Antonino --> 4 ore