Anello Lago Delio-Forcora e Monte Cadrigna
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Altra bella e piacevole, benchè lunghissima, uscita con Danilo. Stavolta punto, dopo la bella salita in Martica del giorno prima, a qualcosa di più tranquillo... ma la "tranquillità" è più una situazione dell'anima che un fatto reale... Un giro del genere, senza neve, non offrirebbe alcun tipo di problema... ma trovando neve praticamente dall'inizio alla fine dell'itinerario non si tratta di uno scherzetto, e i tempi aumentano considerevolmente. Così, il dislivello effettuato, davvero minimo ma con molti saliscendi, si va a ripagare con un chilometraggio assai ampio.
Già l'ampio semicerchio della Val Molinera per raggiungere i Monti di Pino è assai lungo ed elaborato... vicino all'ampio alpeggio i sentieri sono disastrati dai cinghiali (uno lo cogliamo in flagrante, mentre è intento a grufolare, incurante della nostra presenza!) e in una fanga terribile fatichiamo a raggiungerlo anche per i molti alberi caduti... Proseguiamo ora lungamente in salita, raggiungendo su buona neve l'Alpe Nove Fontane, dove troviamo un angolo per lo spuntino. Mentre stiamo per ripartire veniamo raggiunti da una bella comitiva che scende dal Covreto, dove c'è ancora oltre un metro di neve. Ripartiamo in direzione del Passo Forcora, che raggiungiamo in una quarantina di minuti, da dove infine puntiamo all'ampio mottone del Cadrigna, la cui cima è affollata di brutture d'ogni tipo (tralicci, oltre alle costruzioni legate all'impianto di risalita), esclusa la recente croce con vista magnifica sul Verbano. Ma basta chiudere un occhio, e oltre ad esse si possono ammirare vedute magnifiche e particolari.
Un caffè volante in Forcora, e giù ancora verso il Lago Delio e i Monti di Bassano, raggiunti con l'ultima luce dopo un altro ampio giro su una neve ancora molto cospicua.
Luoghi magnifici e giornata stupenda, vissuta in totale relax.
Già l'ampio semicerchio della Val Molinera per raggiungere i Monti di Pino è assai lungo ed elaborato... vicino all'ampio alpeggio i sentieri sono disastrati dai cinghiali (uno lo cogliamo in flagrante, mentre è intento a grufolare, incurante della nostra presenza!) e in una fanga terribile fatichiamo a raggiungerlo anche per i molti alberi caduti... Proseguiamo ora lungamente in salita, raggiungendo su buona neve l'Alpe Nove Fontane, dove troviamo un angolo per lo spuntino. Mentre stiamo per ripartire veniamo raggiunti da una bella comitiva che scende dal Covreto, dove c'è ancora oltre un metro di neve. Ripartiamo in direzione del Passo Forcora, che raggiungiamo in una quarantina di minuti, da dove infine puntiamo all'ampio mottone del Cadrigna, la cui cima è affollata di brutture d'ogni tipo (tralicci, oltre alle costruzioni legate all'impianto di risalita), esclusa la recente croce con vista magnifica sul Verbano. Ma basta chiudere un occhio, e oltre ad esse si possono ammirare vedute magnifiche e particolari.
Un caffè volante in Forcora, e giù ancora verso il Lago Delio e i Monti di Bassano, raggiunti con l'ultima luce dopo un altro ampio giro su una neve ancora molto cospicua.
Luoghi magnifici e giornata stupenda, vissuta in totale relax.
Tourengänger:
Poncione

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