Covreto & C. Strane atmosfere lungo il confine.
Giornata così e così, ma anche oggi io e Ale (
froloccone) decidiamo di sfidare un tempo un po' inclemente, che farebbe rigirare nel letto chiunque dopo un'occhiata svogliata.
Invece...
Invece capita solo che decidiamo di cambiare meta e fare qualcosa di già visto (almeno per me, in quanto per Ale qualche elemento nuovo c'è stato): per stare nelle nubi meglio non sprecare troppe cartucce, ma alla fine il "ripiego" lo è stato per modo di dire. Dovevamo oltrepassare il Verbano per fare la salita "direttissima" sul Morissolo da Cannero, con aggiunta dei suoi "gemelli" Morissolino e Spalavera, e perchè no un qualche anello che ci riportasse alla base dal Monte Carza. Ma nubi basse impediscono quasi di vedere persino Cannero da Luino portandoci a più miti consigli: partiamo tardi (prima corsa alle 8:45!) perchè avevo deciso di "bissare" la mia salita dello scorso anno sfruttando i battelli del Lago Maggiore, anche perchè la strada da Cannobio è ancora chiusa per frane, e l'accesso dalla Svizzera dunque impossibile, se non con ampi e improbabili giri dal lato opposto.
Rinviamo dunque, salendo al Lago Delio da Maccagno per fare un giro verso la Forcora e il Covreto, bello e poco impegnativo nonostante i molti saliscendi.
Come "antipasto" per scaldarci saliamo subito sull'isolato e panoramico Monte Borgna, raggiunto in meno di 20 minuti dai Monti di Bassano tramite belle faggete e una vista mozzafiato sull'Alto Verbano e Cannobio: le cime di fronte son tutte tra le nubi e ci si concede giusto il Monte Giove, anche se s'intravede qualche timida schiarita verso sud.
In discesa andiamo un po' a caso nel bosco, ma senza problemi torniamo dove avevamo lasciato l'auto, puntando al vicino Lago Delio lato nord, e imbucando il sentiero per il Passo Forcora, pure avvolto in gran parte da ampie faggete. Alla Forcora (un'oretta per via dello sviluppo e della pendenza poco marcata) ci concediamo un breve caffè coi gentili gestori del ristorante, quindi puntiamo dritti alla dorsale del Monte Sirti, che si dilunga alla Forcoletta, alla Costa del Faietto (la cui quota non è ancora molto chiara) per spegnersi al Passo di Fontanarossa, nei pressi del bel nucleo di Monterecchio. Da qui gli ampi prati invasi dalle betulle lasciano spazio ad un ambiente un pochino più roccioso ed alpino, con la paglia a farla da padrone. Ci attende un breve ma panoramico trittico: prima il Sasso Corbaro, con sentiero ristrutturato e segnalato (anche troppo) dall'ANA di Luino, dove il panorama improvvisamente si schiude regalandoci stupende atmosfere d'alta quota. Gambarogno, Tamaro e Gradiccioli diventano principali protagonisti delle nostre attenzioni e quasi quasi, ci diciamo, potevamo provare a far quelle con la neve. Ma va bene così, lo spettacolo offerto dall'autunno inoltrato ci è molto gradito.
Proseguiamo verso il Paglione seguendo la bella costa del Corbaro, che discende e poi risale un valloncello in un ambiente con scorci davvero stupendi e con formazioni rocciose mica male e da non sottovalutare, nonostante siano i prati a farla da padrone. Da qui il Paglione sembra una "vera" cima e si ha più soddisfazione a raggiungerlo... fatte un bel po' di foto pochi minuti - in cui il cielo si vela e riapre nel giro di un soffio - ci separano dalla vetta più alta della giornata, il Covreto, in territorio interamente ticinese.
Scendiamo verso il Pian della Rogna ma poi deviamo a sinistra per un suggestivo sentiero a mezzacosta che ci riporta al Passo di Fontanarossa, ed in breve a Monterecchio. Ora seguiamo l'ampio e lungo sterrato in falsopiano che ci riporta in Forcora, dove ci concediamo un tè caldo e una gustosa crostata, lasciando perdere la salita al Monte Cadrigna, avvolto tra le nubi. Scelta saggia perchè ricomincia a piovere e dunque non ci resta che scendere per il percorso fatto all'andata al Lago Delio e ai Monti di Bassano.
Giro "iperclassico", gustoso, piacevolissimo, da ritagliarsi su misura in ogni stagione a seconda delle condizioni, che oggi ci hanno concesso un'ennesima splendida giornata di montagna.
Grazie sempre ad Ale per la compagnia.
froloccone
Zone che non deludono mai!!!!!!Bel giretto,in parte ad anello,con atmosfere strane e particolari.Grazie a Emiliano per la solita splendida giornata in montagna.

Invece...
Invece capita solo che decidiamo di cambiare meta e fare qualcosa di già visto (almeno per me, in quanto per Ale qualche elemento nuovo c'è stato): per stare nelle nubi meglio non sprecare troppe cartucce, ma alla fine il "ripiego" lo è stato per modo di dire. Dovevamo oltrepassare il Verbano per fare la salita "direttissima" sul Morissolo da Cannero, con aggiunta dei suoi "gemelli" Morissolino e Spalavera, e perchè no un qualche anello che ci riportasse alla base dal Monte Carza. Ma nubi basse impediscono quasi di vedere persino Cannero da Luino portandoci a più miti consigli: partiamo tardi (prima corsa alle 8:45!) perchè avevo deciso di "bissare" la mia salita dello scorso anno sfruttando i battelli del Lago Maggiore, anche perchè la strada da Cannobio è ancora chiusa per frane, e l'accesso dalla Svizzera dunque impossibile, se non con ampi e improbabili giri dal lato opposto.
Rinviamo dunque, salendo al Lago Delio da Maccagno per fare un giro verso la Forcora e il Covreto, bello e poco impegnativo nonostante i molti saliscendi.
Come "antipasto" per scaldarci saliamo subito sull'isolato e panoramico Monte Borgna, raggiunto in meno di 20 minuti dai Monti di Bassano tramite belle faggete e una vista mozzafiato sull'Alto Verbano e Cannobio: le cime di fronte son tutte tra le nubi e ci si concede giusto il Monte Giove, anche se s'intravede qualche timida schiarita verso sud.
In discesa andiamo un po' a caso nel bosco, ma senza problemi torniamo dove avevamo lasciato l'auto, puntando al vicino Lago Delio lato nord, e imbucando il sentiero per il Passo Forcora, pure avvolto in gran parte da ampie faggete. Alla Forcora (un'oretta per via dello sviluppo e della pendenza poco marcata) ci concediamo un breve caffè coi gentili gestori del ristorante, quindi puntiamo dritti alla dorsale del Monte Sirti, che si dilunga alla Forcoletta, alla Costa del Faietto (la cui quota non è ancora molto chiara) per spegnersi al Passo di Fontanarossa, nei pressi del bel nucleo di Monterecchio. Da qui gli ampi prati invasi dalle betulle lasciano spazio ad un ambiente un pochino più roccioso ed alpino, con la paglia a farla da padrone. Ci attende un breve ma panoramico trittico: prima il Sasso Corbaro, con sentiero ristrutturato e segnalato (anche troppo) dall'ANA di Luino, dove il panorama improvvisamente si schiude regalandoci stupende atmosfere d'alta quota. Gambarogno, Tamaro e Gradiccioli diventano principali protagonisti delle nostre attenzioni e quasi quasi, ci diciamo, potevamo provare a far quelle con la neve. Ma va bene così, lo spettacolo offerto dall'autunno inoltrato ci è molto gradito.
Proseguiamo verso il Paglione seguendo la bella costa del Corbaro, che discende e poi risale un valloncello in un ambiente con scorci davvero stupendi e con formazioni rocciose mica male e da non sottovalutare, nonostante siano i prati a farla da padrone. Da qui il Paglione sembra una "vera" cima e si ha più soddisfazione a raggiungerlo... fatte un bel po' di foto pochi minuti - in cui il cielo si vela e riapre nel giro di un soffio - ci separano dalla vetta più alta della giornata, il Covreto, in territorio interamente ticinese.
Scendiamo verso il Pian della Rogna ma poi deviamo a sinistra per un suggestivo sentiero a mezzacosta che ci riporta al Passo di Fontanarossa, ed in breve a Monterecchio. Ora seguiamo l'ampio e lungo sterrato in falsopiano che ci riporta in Forcora, dove ci concediamo un tè caldo e una gustosa crostata, lasciando perdere la salita al Monte Cadrigna, avvolto tra le nubi. Scelta saggia perchè ricomincia a piovere e dunque non ci resta che scendere per il percorso fatto all'andata al Lago Delio e ai Monti di Bassano.
Giro "iperclassico", gustoso, piacevolissimo, da ritagliarsi su misura in ogni stagione a seconda delle condizioni, che oggi ci hanno concesso un'ennesima splendida giornata di montagna.
Grazie sempre ad Ale per la compagnia.

Zone che non deludono mai!!!!!!Bel giretto,in parte ad anello,con atmosfere strane e particolari.Grazie a Emiliano per la solita splendida giornata in montagna.
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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