Croce di Rovareccio 1767 m
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Sulle tracce di Laura & C., ma la traccia dov’è? Svanita…
Lasciamo l’auto all’inizio della strada per l’Alpe Pescia, il cartello con il divieto e le minacce di tener sempre chiusa la sbarra (aperta sia la mattina sia la sera) ci fanno desistere dal proseguire.
Tagliamo i primi tornanti traversando il paesino mentre un cane cui bisognerebbe insegnare l’obbedienza non fa che abbaiarci contro nonostante le urla della padrona, al ritorno eviteremo proprio per questo motivo di ripassare di qui proseguendo quindi lungo la strada.
Troviamo neve alla Cappella Sant’Antonio e poco dopo calziamo le ciaspole.
La traccia è ben battuta fino all’Alpe Pescia che sembra un paesino di marzapane da qui più nulla, mi viene il dubbio di aver letto male la data!
Raggiungiamo la Cima Sella e vediamo l’intero percorso, muble muble muble…mi sa che non ce la si fa!
Però sto panettoncino ci sta un po’ stretto, quasi quasi almeno fino alla Croce di Rovareccio proviamo ad arrivarci, in fondo cosa saranno, poco più di una cinquantina di metri, ma sì dai che si va!
Breve discesa e lunghissima risalita, alla faccia dei pochi metri, praticamente quasi 40 minuti, una faticaccia incredibile. Cercare i punti dove la neve ci reggesse, evitare le grandi onde create dal vento insieme ai rami degli alberi. Arrivati in cima, la croce sbuca appena appena dalla neve confrontiamo la traccia di Laura&… con la nostra, la sua bella diritta, lineare, la nostra sembra una cerniera lampo, ziggo di qui, ziggo di là. Qualche foto e ritorno velocissimo all’Alpe Pescia dove facciamo sosta sotto la tettoia della chiesetta, unico punto senza neve.
Ritorno al posteggio tagliando la strada dove possibile. Siamo alla macchina alle 17,00 circa…è stata lunga e molto bella!
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