Cima La Sella
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Uno spiraglio di inatteso azzurro mi saluta all'ingresso in Ossola, le cime della Val Bognanco sono praticamente al sole, il Moncucco sopra Domodossola risplende come un faro in mezzo alle nuvole ... ma le previsioni non dicevano proprio questo (infatti nel giro di un'oretta si coprirà tutto) ... poi io devo andare sul versante opposto, ancora coperto dalle nubi ... e non posso fare cambi programma, devo partire basso non avendo con me gli sci.
E' quindi con un filo di speranza in più che mi avvio da Masera per salire verso l'Alpe Pescia ... primo obiettivo della giornata ... e poi eventualmente sulla Cima La Sella, secondo obiettivo, dove mi ritroverò ... inaspettatamente ... a fare una gran bella ravanata che mi ricorderò per molto tempo.
La speranza, come anticipato, dura poco e mi trovo a percorrere boschi parzialmente innevati con il cielo coperto dalle nubi, ma tutto sommato c'è la visibilità che serve, gli alberi del bosco sarebbero comunque il mio orizzonte di oggi. Arrivo all'Alpeggio Fornale, che intravedo in un breve momento d nebbia fitta e dove la neve incomincia ad essere consistente. Dopo un breve tratto sulla strada seguendo una traccia di motoslitta, riprendo il sentiero per l'Alpe Pescia, iniziando a tracciare su bella neve che si mantiene ancora a livelli accettabili.
Intanto ha iniziato a nevicare e il paesaggio si trasforma rapidamente e sembra di essere tornati in pieno inverno ... vero
Menek? Continuo a camminare ... e poi ... e poi arriva quel momento ... quasi sempre all'improvviso ... quel momento in cui ti rendi conto che ne è valsa la pena ... che nonostante il meteo avverso è valsa la pena uscire di casa e farsi comunque un giretto. Davanti ai miei occhi si apre la piana dell'Alpe Pescia at Ghign sommersa dalla neve e circondata da alberi carichi di neve ... bellissimo.
Ora lo spessore della neve si fa importante ma il buon fondo permette di tracciare senza eccessiva fatica, comincio a pensare che oggi la mia gita si fermerà all'Alpe Pescia ... se la raggiungerò ... nel frattempo mi godo appieno lo splendore di questa suggestiva atmosfera. Cammina, cammina ... battendo traccia, raggiungo l'Alpe e lo scenario è da favola. Fuori dalla copertura degli alberi mi trovo con la neve fin ben oltre al ginocchio e passata Pescia cambia anche il fondo sottostante, diventando meno portante.
Valuto il da farsi, andare avanti sarebbe un mega ravanata, se tornassi indietro mi sarei comunque fatto una bella gitarella ... ma ... ma ... la mia scimmia dice ... "dai, ancora un pochino e poi torniamo" ... in fin dei conti non ci sono pericoli oggettivi, sono ben coperto e non sento freddo ... beh solo un pochino ai piedi ... "dai, ancora un pochino e poi torniamo". Inizia così la mia personale ravanata per raggiungere la vetta, tracciando e spesso arrancando nella neve che mi arriva alla vita ... ma ... ma ... lo ammetto ... mi sto divertendo un sacco anche se gli ultimi 250 metri mi richiederanno parecchie energie.
Giungo in cima a questo dosso (tra l'altro già raggiunto dal versante opposto lo scorso autunno) e mi sembra di aver scalato chissà quale vetta, oggi è proprio una giornata speciale!
E' quindi con un filo di speranza in più che mi avvio da Masera per salire verso l'Alpe Pescia ... primo obiettivo della giornata ... e poi eventualmente sulla Cima La Sella, secondo obiettivo, dove mi ritroverò ... inaspettatamente ... a fare una gran bella ravanata che mi ricorderò per molto tempo.
La speranza, come anticipato, dura poco e mi trovo a percorrere boschi parzialmente innevati con il cielo coperto dalle nubi, ma tutto sommato c'è la visibilità che serve, gli alberi del bosco sarebbero comunque il mio orizzonte di oggi. Arrivo all'Alpeggio Fornale, che intravedo in un breve momento d nebbia fitta e dove la neve incomincia ad essere consistente. Dopo un breve tratto sulla strada seguendo una traccia di motoslitta, riprendo il sentiero per l'Alpe Pescia, iniziando a tracciare su bella neve che si mantiene ancora a livelli accettabili.
Intanto ha iniziato a nevicare e il paesaggio si trasforma rapidamente e sembra di essere tornati in pieno inverno ... vero

Ora lo spessore della neve si fa importante ma il buon fondo permette di tracciare senza eccessiva fatica, comincio a pensare che oggi la mia gita si fermerà all'Alpe Pescia ... se la raggiungerò ... nel frattempo mi godo appieno lo splendore di questa suggestiva atmosfera. Cammina, cammina ... battendo traccia, raggiungo l'Alpe e lo scenario è da favola. Fuori dalla copertura degli alberi mi trovo con la neve fin ben oltre al ginocchio e passata Pescia cambia anche il fondo sottostante, diventando meno portante.
Valuto il da farsi, andare avanti sarebbe un mega ravanata, se tornassi indietro mi sarei comunque fatto una bella gitarella ... ma ... ma ... la mia scimmia dice ... "dai, ancora un pochino e poi torniamo" ... in fin dei conti non ci sono pericoli oggettivi, sono ben coperto e non sento freddo ... beh solo un pochino ai piedi ... "dai, ancora un pochino e poi torniamo". Inizia così la mia personale ravanata per raggiungere la vetta, tracciando e spesso arrancando nella neve che mi arriva alla vita ... ma ... ma ... lo ammetto ... mi sto divertendo un sacco anche se gli ultimi 250 metri mi richiederanno parecchie energie.
Giungo in cima a questo dosso (tra l'altro già raggiunto dal versante opposto lo scorso autunno) e mi sembra di aver scalato chissà quale vetta, oggi è proprio una giornata speciale!
Tourengänger:
Andrea!

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