Monte Alom m. 2011

Io, la vedetta, l' illuminato, guardiano eterno di non so cosa
cerco, innocente o perchè ho peccato, la luna ombrosa
e aspetto immobile che si spanda l' onda di tuono che seguirà
al lampo secco di una domanda, la voce d' uomo che chiederà:
Shomèr ma mi-llailah

laura : La salita è di quelle tecnicamente facili, la strada che sale all'alpe Pescia è battuta dalle motoslitte e i pendii per la cima poco sostenuti, in compenso l'ambiente è bellissimo e l'eccezionale innevamento rende magico ogni angolo.
Una montagna davanti a noi attira la mia attenzione...mi ricorda una sentinella...Roby mi informa che è il Monte Alom, la nostra meta.
Quando la traccia finisce e la neve si fa intonsa, rallentiamo un pò il passo, gustandoci la bella sensazione di essere in un posto lontano dal mondo. Arrivati in vetta, la bella cresta sembra chiamarci e noi ci facciamo tentare.
Quando scendiamo scivoliamo silenziosi sulla cresta,  disegniamo  allegre serpentine sul pendio sommitale, facciamo lo slaloom tra gli alberi del bosco ed infine lasciamo scorrere gli sci, come in pista, sui 5 km di strada che ci riportano all'auto e ad una meritata birra.


 tignoelino: Finalmente, oggi, la gita perfetta: ambiente, meteo, neve, compagnia e
quella bella fatica che ti fa apprezzare la giornata. Tante sane risate che ti fanno volare
via la giornata. Grande Laura che si è sobbarcata gran parte della traccia, visto che è la
più giovane: la croce di vetta era totalmente sommersa dalla neve, per cui, siamo andati
oltre, boia chi molla!!