Cima di Screvia e Monte Bar da Nord - SKT
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tapio: Dopo più di un anno e varie esperienze scialpinistiche con altri gruppi, io e
pm1996 riusciamo ad organizzare una nuova uscita comune. Con noi anche Silvia e Stefano. Meta: Cima di Screvia e Monte Bar da Nord (per meglio dire, partenza da Isone). Meteo prevista in peggioramento da metà giornata: e, nonostante questo, ZYC 1 (la gita si fa).
I dettagli del percorso sono reperibili alla voce sintetica “Percorso” nonché ricavabili dalla traccia gps. Sinteticamente i punti salienti:
- Partenza sci ai piedi dal cancello che delimita la zona militare di Isone, situato a pochi metri dal ponte sul fiume Vedeggio. Anche se questo è un inverno ricco di neve, indossare gli sci a 728 m di quota è sempre una cosa degna di nota.
- Il bosco dopo Muricce è sempre abbastanza godibile (e questo vale anche per la discesa): né troppo rado né troppo spesso. All’uscita (Sasso Pernice, ca. 1350 m) il sole splende.
- Dalla dorsale raggiungiamo il coletto a N della Cima di Screvia, che è leggermente fuori percorso. La vetta vera e propria la raggiungeremo poi in discesa durante il percorso di ritorno. Tira vento.
- La vera cima di giornata, ben definita e ricca di cornici sulla cresta NW, è quella senza nome quotata 1585. Fin qui la meteo tiene, anche se il vento “picchia”.
- Il tratto compreso tra la cima 1585 ed il punto in cui la cresta NW e N del Monte Bar si fondono (attorno ai 1700 m) ci annuncia l’arrivo della nebbia e del previsto peggioramento meteo. Vento, freddo e nebbia, ma noi continuiamo fiduciosi.
- Da 1700 a 1785 proseguiamo alla cieca, con solo qualche betulla e qualche affioramento roccioso come riferimenti. Visibilità ridotta alla punta degli sci.
- A quota 1785 m, anche se mancano solo 30 metri alla vetta del Monte Bar, un veloce briefing - e la visibilità zero - ci fanno optare per invertire il senso di marcia. La prima parte della discesa è critica. Il nulla totale ci fa scendere per un po’ sulla cresta N dopo i 1700 m: un breve traverso ci riporta poi sulla cresta giusta (la NW). Si prosegue a vista (distanziati l’un l’altro di pochi metri…) e solo in prossimità della cima 1585 le cose cominciano a migliorare un pochino.
- Visto il miglioramento decidiamo di salire sulla Cima di Screvia, che prima avevamo solo sfiorato.
- Passato il bosco (personalmente di mio gusto: neve non bella come in alto ma nemmeno cattiva) optiamo per una fermata “al grottino” di Muricce (un tavolo in pietra dotato di tettoia). Salta fuori una birretta (Weißbier) e altri generi di conforto. Quattro chiacchiere in compagnia allietano il desco.
- Sotto una leggera pioggerella raggiungiamo le auto sulla stradina, togliendo gli sci solo pochi metri prima dell’arrivo.
Considerazioni finali: gita ampiamente positiva, in ottima compagnia, e nonostante il viraggio al brutto della meteo, condotta in porto senza rischi. Ora aspettiamo solo una giornata cristallina. Grazie Paolo, Silvia e Stefano.
pm1996: Esplorare, … il bosco, il sole, la dorsale, Il Camoghè, le cornici, il vento , la nebbia … al limite …
Provare a “ritornare”, … nel nulla più nulla, le tracce che si cancellano, e di nuovo la dorsale e la discesa nel morbido che ti rende ancor più felice …
Una gran bella uscita.
Grazie, Fabio, Silvia, Stefano.
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