Da Rossa (GR) verso il Pass Giümela
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L’idea di salire più in alto, quella di rivedere una valle che amo molto e la nostalgia per una salita estiva fatta in compagnia di Igor mi ha spinto verso il Pass Giümela che mette in comunicazione la Val Calanca con la Val Pontirone. Anzi, per la verità il programma era più ambizioso: avevo pensato di raggiungere il Piz Giümela ma nel corso della gita ho dovuto modificare pesantemente le mie aspettative. La presenza della neve gioca un ruolo importante; mi sento di confermare quanto da tempo sentivo: la salita su neve, a parità di percorso, dilata i tempi di almeno un 30%. Certamente non è una verità assoluta essendo dipendente dal tipo di neve che si trova, dal fatto che sia o no già battuta, ecc. ma può essere un buona regoletta aurea.
A parte queste considerazioni, parto a piedi da Rossa con 45’ di ritardo causa traffico natalizio; non mi fidavo di proseguire in auto fino a Valbella e poi a ca. 1600m come facemmo con Igor. Imbocco quindi il bel sentiero a fianco ad una teleferica per materiali che sale fino alla località Pro de Leura, quattro case, alcune cadenti altre ben tenute; qui si interseca la strada proveniente da Valbella e proprio qui inizia a ricoprirsi di neve per cui mi rallegro per la scelta fatta. Si recupera il sentiero, si curva a gomito e si procede verso Sud attraverso il Bosch de la Sciman dove la neve comincia dare fastidio ed il percorso è piuttosto vago. Dopo un traversone di circa 1 km si risale improvvisamente verso l’Alp de Carscinarsa e si imbocca una carrabile, non davvero asfaltata ma che senza neve consentirebbe di salire fino a q.1800m ca. Qui, anziché proseguire per l’Alp de Naucal (più comodo ma più lungo) inizio a salire verso il Pian de Sespet; ho già rinunciato mentalmente al Pizzo e mi accontento di pensare al solo Pass Giümela. La salita è durissima su neve che gioca contro. Non è affatto battuta, la pendenza è dell’ordine del 40% e a fronte di tratti ghiacciati dove respiro perché, pur duri, le ciaspole salgono con buon grip improvvisamente, in special modo avvicinandosi a rododendri o roccette, ho degli antipatici sprofondamenti dai quali fatico a riemergere. Al Pian del Sespet tiro il fiato; è un terrazzo quasi pianeggiante ma subito dopo vedo il Passo 150m più in alto. Ricomincio a salire con pendenza minore ma gli sfondamenti sono sempre in agguato. Arrivo a 90m dal Passo e noto una curiosa croce con tavoletta che recita “Große Gletsch” che interpreto come Grande Ghiacciaio o Ghiaccio……mah! Forse qui qualcuno ha avuto un incidente o forse hanno voluto richiamare chissà perché Gletsch sul ghiacciaio del Rodano…..boh! Ebbene qui consulto l’orario, sono ormai le 13 e al Passo, di questo “passo”, mancherà ancora mezz’ora. Oggi la mia “vetta” è questa piccola croce; decido di tornare. In quella un forte rumore mi allarma: un bel macigno ruzzola giù dalla rupe che difende a N il Passo ma fortunatamente arresta la sua corsa molto in alto. La mia discesa è rocambolesca ma allo stesso tempo divertente; malgrado i quadricipiti mordano riesco a scendere rapidamente e quasi sciando. Il ritorno avviene poi per lo stesso percorso dell’andata e liberato dalla fatica riesco ancor di più ad apprezzare le cime che mi sovrastano e quelle a fronte, dal lato Est della Val Calanca facendo tanti nuovi progetti che realizzerò (pochi) e che falliranno (tanti) ma che importa? E’ bello farne, no?
I tempi:
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Rossa (Parking) |
0 |
0 |
Pro de Leura |
0:56 |
0:56 |
Alp de Cascinarsa |
1:27 |
2:22 |
Attacco 1810m |
0:33 |
2:56 |
Große Gletsch q.2017m |
1:03 |
3:59 |
Alp de Cascinarsa |
1:12 |
5:11 |
Pro de Leura |
0:47 |
5:58 |
Rossa (Parking) |
0:46 |
6:44 |
Pillole….del giretto:
Dislivello 968 m
Lunghezza totale 10,7 km
Tempo totale lordo 6h44’
Soste totali 15’
Tempo totale netto 6h29’

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