Alpe Gariss 1422 m...dice il Saggio!
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Dove si va in questa ennesima domenica di tempaccio? Dice il Saggio (ricordate?!?!) che se il tempo è brutto è meglio andare dove c’è un riparo, così questa volta, anche che se molto saggi non siamo, gli diamo retta!
Su hikr la scelta delle capanne è infinita, ne scegliamo una dove ad un buon dislivello offre anche la possibilità di un piccolo anello.
Saliamo da Preonzo essendo la salita leggermente più lunga, e assecondando le previsioni che danno deboli piogge nel pomeriggio.
La salita tutta nel bosco fino a Cher è sicuramente più comoda rispetto a quella da Moleno, ben più ripida. Qualche scorcio panoramico, ma la meraviglia arriva una volta giunti a questo bellissimo alpeggio. Accolti da un cagnone rimango sul chi va là, la fiducia in questi quadrupedi lasciati liberi non è più quella di una volta! Un timido cenno di abbaio poi se ne torna a casa.
Proseguiamo ora con un lungo traverso a sali scendi che passa sotto delle inquietanti pareti a strapiombo. Inquietanti per il loro colore scuro, perché in molti punti mandano giù acqua e le pietre alla base non sono un buon segno. Cerchiamo di passare il più velocemente possibile stando attenti a non scivolare, pietre saponetta!
Dopo numerosi su e giù e lunghi tratti in piano arriviamo al caratteristico ponte in pietra di Ripiano dove facciamo una breve sosta.
Proseguiamo ora per l’Alpe Lai (bivacco) e finalmente superiamo i 1000 m di quota! A Cher eravamo a 931 m e al ponte di Ripiano a 949 m non male 20 m in 1 h circa! Per questo motivo giunti all’Alpe Lai esultiamo!
Riprendiamo ora a salire con tratti un poco più ripidi fino al pianoro dell’Alpe Gariss che raggiungiamo mentre comincia a scendere una finissima pioggerella.
In capanna troviamo una coppia che ha pernottato, quindi capanna calda, anzi caldissima. Poco dopo il nostro arrivo loro se ne vanno, mangiamo e aspettiamo che la stufa si spenga, aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo, niente da fare qui facciamo notte. Con pazienza cominciamo a togliere le braci e a portarle all’esterno dove c’è un braciere. Chiudiamo le finestre, spegniamo tutto e cominciamo a scendere. Continua questa debole pioggerella ma una volta all’Alpe Lai togliamo le giacche, fa troppo caldo e quello che sta scendendo non bagna nemmeno.
Al Ponte di Ripiano deviamo verso Moleno, comoda discesa fino al bivio per Vaccarescia, quando comincia a scendere più ripidamente. Mi sembra eterno questo tratto.
Magra raccolta di castagne, giusto per la sera. Anche quest’anno le castagne si fanno desiderare e la maggior parte hanno la dimensione di un cecio!
E grazie al Saggio la giornata è andata più che benone!
Dislivello 1428 m – 17,60 km.
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