Capanna Gariss - Anello Valle di Moleno


Publiziert von Amedeo , 29. April 2011 um 12:56. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:25 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI   Gruppo Poncione Rosso 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1152 m
Abstieg: 1152 m
Strecke:Moleno m 270-ponte Alpe Ripiano m 950-Alpe Gariss m 1422-ponte Alpe Ripiano m 950-Cher m 930-Cassinetta m 717-Pian la Rossa m 411- Moleno m 270
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per San Gottardo\Airolo, uscire a Bellinzona Nord, proseguire lungo la Cantonale direzione Gottardo,Claro, Preonzo, Moleno.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Gariss dal 1 maggio al 31 ottobre. Dal 1 ottobre al 31 maggio chiusa a chiave.
Kartennummer:1.25.000 Osogna

Amedeo
Partenza con Ewuska da Moleno (280 m s.l.m), in sponda sinistra idrografica del torrente che solca la Valle di Moleno ai margini occidentali dell'abitato. Salita ripida con sentiero a zig-zag fino a Roura (809 m s.l.m.) e poi si passa dal bivio (900 m s.l.m.) che porta anche a  Monte Gaggio. Da qui il sentiero si snoda con leggeri saliscendi passando a monte dei  Monti della Valle (910 m s.l.m.) sino al ponte di Alpe Ripiano (950 m s.l.m.), dove si attraversa il torrente e ci si porta in sponda destra idrografica  con percorso più o meno pianeggiante si arriva ad un bivio (1073 m s.l.m.), segnalato con cartello di indicazione "Alpe Gariss" (prima dell'Alpe di Lai, 1138 m s.l.m., anche se le cartine riportano il possbile passaggio per questo punto). Il sentiero riprende di nuovo a salire ripido prima con una serie di zig-zag poi con un traverso sino all'Alpe Gariss (1422 m s.l.m.). Abbiamo pranzato sullo splendido ripiano con rocce montonate dell'Alpe Gariss e siamo ridiscesi sino al ponte di Alpe Ripiano (950 m s.l.m.) ma non lo attraversiamo rimanendo in sponda destra idrografica e raggiungiamo brevemente  una cengia con pareti verticali a monte e valle, con qualche blocco e masso caduto sul sentiero che si snoda con decisi saliscendi (consiglio di evitare questo percorso in caso di condizioni meteorologiche avverse vista la possibile caduta massi e il probabile ingente trasporto solido dei torrenti da attraversare)  per poi affacciarsi a picco sullo splendido paessaggio della Riviera e raggiugere Cher, alpeggio molto bello. Sosta di dieci minuti prima di riprendere la ripida discesa a tornanti passando per Cassinetta  (744 m s.l.m.) e per Pian la Rossa (411 m s.l.m.) raggiungendo la strada sterrata, che costeggia il limite occidentale di Preonzo alla base del versante poi, con una breve salita su strada asfaltata si raggiunge un serbatoio dell'acquedotto dove si trova il ponte che attraversa il torrente di Valle Moleno e in tal modo si chiude l'anello.
  • Note della giornata: Sono tornato dopo quasi cinque anni a fare questa bella escursione (in autunno riserva dei colori della vegetazione a dir poco splendidi come si può vedere dalla foto di confronto di ottobre 2006), durante la salita abbiamo incontrato un runner con il cane che aveva trascorso la Pasqua all'Alpe di Visghed (1721 m s.l.m.) e poi, al ponte di Alpe Ripiano, una famiglia con una bella bimba portata sulle spalle!! Ma l'incontro più interessante è stato con un simpatico ticinese residente a Dino accompagnato da .......uno splendido esemplare di lupo cecoslovacco, impressionante quando l'abbiamo visto sul sentiero, ma decisamente ben ammaestrato e mansueto!!!  Da Cher e dalla discesa verso Preonzo si segnala la possibilità di vedere (sul tratto di versante immediatamente a Sud) gli  "effetti"  della frana, monitorata, del Valegion che incombe sui capannoni industriali di Preonzo; immediatamente a monte si può osservare la piazza di deposito realizzata per contenere una parte del possibile franamento (il volume dela frana è stimato tra 700.000 e 1.000.000 metri cubi!!) . 


Testo e foto tratti da  "Wikipedia" alla voce "Preonzo"
Sopra la zona industriale di Preonzo, a 1517 metri di altitudine vi è una frana detta nel dialetto locale "Valegion".

 
La frana del Valegion nel maggio 2010.
Autore foto:

Gattoarturo

Il toponimo stesso, che significa frana, depositi di detriti, cumulo di sassi denota l'area come soggetta a precedenti eventi di questo tipo. Nella ricerca storica sui comuni di Preonzo e Lodrino, basata su documenti catalogati negli archivi parrocchiali e comunali, emerge in modo inequivocabile che tra la fine del 1600 e la prima metà del 1700 nella zona Sgrüssa (Sgrussòra), Mondiràl, Métt si verificarono diversi eventi naturali parossistici. In data non precisata, ma prima del mese di maggio 1697, in un documento conservato nell'Archivio comunale è nominata la fuoriuscita di un riale (flusso di detrito) in zona Sgussòra che provocò molti danni, con allagamento di "casamenti", di buona parte di fondi e vigna e un pericolo per l'Oratorio della Madonna della Cintura, (edificio religioso che ora non è più presente) ubicato dove ora sorge la cappella di Mondiràl. Nel mese di febbraio 1702, dopo diversi giorni di eventi di crolli di roccia, il 22 febbraio si ebbe il collasso di un'importante massa rocciosa, che seppellì vigne, castagneti e il citato Oratorio dedicato alla Madonna della Cintura. Essendoci stata, nei giorni precedenti il crollo di massa, un'intensa attività di caduta di massi, non vi furono vittime e verosimilmente la maggior parte dell'accumulo si ebbe nella zona dell'apice del conoide di deiezione, mentre solo una parte dei detriti (di maggiori dimensioni) raggiunse il fondovalle, distruggendo appunto l'oratorio. Il 22 agosto del 1725 un flusso di detrito scese nuovamente dal Valegion, che a seguito del crollo del 1702 aveva subito un'importante cambiamento della morfologia dell'ambiente. Questo evento causò la morte di 17 persone e la distruzione di numerose case. Infine durante l'alluvione del 1747, si verificò verosimilmente un ulteriore distacco di un ammasso di roccia sotto l'Alpe di Roscero che, sottoforma di flusso di detrito, transitò all'altezza del Monte Teid per riversarsi forse lungo l'asta del riale Pian Perdasc. Sulla base dei toponimi Sgrüssa e Mett, di una plausibile direzione di espandimento della frana da crollo dalla zona dell'Alpe di Roscero (el Purscì), dell' ubicazione dei sondaggi hanno rilevato la presenza di depositi di frana di circa 5 metri di spessore (da Wikipedia alla voce "Preonzo").. 



Tourengänger: Ewuska, Amedeo


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