Pizzo Porcellizzo 3075 m - Traversata Rif.Gianetti-Rif- Omio
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In questa bella giornata d’inizio autunno dove potremo disporre dell’intero dì ci dirigiamo in quel della Val Masino.
Come per le zone dell’alto lago di Como ogni volta che ci andiamo ci ripromettiamo di tornarci più spesso, cosa che poi non facciamo perché ci sembrano sempre troppo lontane ma soprattutto con strade troppo trafficate, a torto, perché per lo meno di sabato si viaggio ancora decentemente!
Arriviamo a San Martino che ancora non abbiamo trovato un panificio aperto, e già temo le ire di Marco (speriamo finisca presto con il dentista!), per fortuna qui il negozietto di alimentari è aperto e ha pure il pane. Dopo la sosta rifornimenti e colazione ci avviamo a Bagni di Masino.
Con noi parte qualche altro gruppetto, teniamo tutti più o meno lo stesso passo ed è subito chiaro che dovevo andare in bagno al bar! Li stacchiamo di qualche minuto, mi defilo dal sentiero, dopo di che mi tocca rincorrerli con vari permesso, scusate, grazie e via dicendo!
Intorno alle 10,00 siamo alla Gianetti o Giannetti ognuno la chiama a modo suo, sono in via di smantellamento, la stagione è finita. Facciamo uno spuntino e chiediamo qualche info per la nostra cima. Il gestore gentilmente esce e ci chiede: “Con l’orientamento ci siamo?” Beh allora, a dx ci sono Badile e Cengalo e non sono le nostre mete, la nostra dovrebbe essere a sx, l’unica che sul pannello non appare!
Ci dà le dovute info, ci conferma che possiamo evitare di tornare lì se vogliamo andare alla Omio per cui ora non ci resta che ripartire. Pronti via…
Saliamo subito in diagonale puntando l’evidente intaglio nella bastionata a sx del rifugio, si passa attraverso lo stretto pertugio e ci si affaccia sul vallone opposto, qui una labile traccia scende leggermente, entra nella pietraia e risale fino al P.so Porcellizzo sud. Ora qualche ometto fa da guida fino in cima, dove ci accoglie un vento tagliente. Foto di rito, qualche veloce sguardo attorno e poi al riparo, si fa per dire, sotto l’ometto di vetta. La sosta non dura a lungo, troppo freddo, per cui scendiamo al P.so. Una volta raggiuntolo continuiamo la discesa spostandoci sempre più verso dx, cercando i punti più comodi dove passare e incredibilmente manco a farlo apposta, raggiungiamo il Sentiero Roma al trivio, Gianetti-Omio-Brasca.
Puntiamo al Rif. Omio, dopo un lungo traverso, risaliamo, con l’aiuto di qualche catena al P.so Barbacan. Da qui sono ben visibili entrambi i rifugi ma per raggiungere la Omio ci vorrà ancora un’oretta circa, sembrerà non arrivare mai! Ripida discesa dal P.so e poi ancora un lungo tratto fino al rifugio. Qui hanno già smantellato invece, bagno chiuso per cui niente acqua e gestori in pratica irreperibili ma acchiappati per miracolo dopo averli cercati a lungo, va bene che la stagione è terminata ma poiché il rifugio è ancora aperto forse forse…
Da qui vediamo dove dobbiamo arrivare, cosa pagheremmo per un parapendio ora! Non è lunga la discesa, 1,30 h circa ma in pratica precipita a valle!
Bellissima giornata, bellissima escursione e ottima compagnia.
Dislivello 2173 m - Km 17,80
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