Pizzo Porcellizzo - 3076 m
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Guardo fuori dalla finestra e la pioggia continua a scendere sempre più copiosa. Anche il termometro segna temperature decisamente fredde per essere appena terminata l'estate. E' venerdì, e il weekend è alle porte, così come l'inizio della nostra avventura nella bellissima Val Masino.
Visto il meteo pazzerello, decidiamo di aggiungere allo zaino anche ramponi e picca (evvai, altro peso) : carichi come muletti lasciamo il tepore della Panda e ci avviamo lungo il sempre interminabile sentiero che sale in Gianetti.
Mano a mano che ci addentriamo nella Val Porcellizzo, vertiginose pareti completamente incrostate di neve e ghiaccio ci si parano davanti agli occhi: che spettacolo!
Accompagnati da un'arietta frizzante, finalmente approdiamo alla Gianetti e proseguiamo verso il Pizzo Porcellizzo, che raggiungiamo sotto ad una fitta nevicata e in un'atmosfera molto natalizia.
Accompagnati da un'arietta frizzante, finalmente approdiamo alla Gianetti e proseguiamo verso il Pizzo Porcellizzo, che raggiungiamo sotto ad una fitta nevicata e in un'atmosfera molto natalizia.
Gustosa cenetta a base di risotto alla parmigiana, gentilmente preparato dallo chef stellato Matteo, e poi dritti filati a nanna nei nostri sacchi a pelo.
Fuori ha smesso di nevicare, il cielo è terso. Badile e Cengalo sono meravigliosamente incrostati di bianco e il vento inizia a ululare, rimbalzando tra le pareti granitiche di queste meravigliose montagne...
Dai Bagni di Masino (q. 1178 m), inoltrarsi nel fondovalle fino ad un cartello dei sentieri: ignorare sulla sinistra il bivio per il Rifugio Omio, quindi svoltare a destra in direzione del Rifugio Gianetti. Attraversato un praticello, inizia subito una ripida mulattiera che, con lunghi tornanti, conduce all'Alpe Corte Vecchia (q. 1405 m).
A questo punto il sentiero passa sotto a due caratteristici ed enormi massi, conosciuti come le Termopili (q. 1450 m), per poi compiere un lungo traverso ascendente verso destra.
Su terreno piuttosto pianeggiante si giunge al guado del torrente che scende dalla selvaggia Val Sione (q. 1700 m circa), quindi con una serie di tronantelli su terreno un po' disconnesso si guadagna l'ampio Piano del Porcellizzo (q. 1899 m). Attraversare la piana, quindi oltrepassare il bel ponticello in legno posto appena dopo l'indicazione rossa su un masso per il Rifugio Gianetti.
A questo punto il sentiero torna nuovamente a salire tra pascoli prima e bellissime placche di granito poi sormontando un grande dosso. Per vallette e dossi più piccoli si giunge finalmente al panoramicissimo Rifugio Gianetti (q. 2534 m), posto alle pendici del Pizzo Badile e della bellissima guglia della Punta S. Anna.
Dal Rifugio, imboccare il Sentiero Roma in direzione del Rifugio Omio (SW), per poi abbandonarlo quasi subito puntando all'evidente intaglio posto alla base della cresta SE del Pizzo Porcellizzo. Senza seguire un percorso obbligato, attraversare la conca detritica in direzione dell'intaglio, oltrepassato il quale si prosegue per sfasciumi (qualche ometto) in direzione della bella piramide del Pizzo Sceroia.
Alla q. 2700 m circa, svoltare decisamente a destra e risalire il ripido pendio di sfasciumi che deposita al Passo Porcellizzo Sud (q. 2886 m), posto tra un avancorpo del Pizzo Sceroia a sinistra e il Pizzo Porcellizzo a destra.
Seguendo i numerosi ometti, non resta che seguire la facile cresta che conduce all'ometto di vetta del Pizzo Porcellizzo (q. 3076 m).
Discesa come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
BAGNI DI MASINO - ALPE CORTE VECCHIA: 25 minuti
ALPE CORTE VECCHIA - PIANO DEL PORCELLIZZO: 1,00 ora
PIANO DEL PORCELLIZZO - RIFUGIO GIANETTI: 1,15 ora
RIFUGIO GIANETTI - PIZZO PORCELLIZZO: 2,00 ore
con Matteo
Tourengänger:
irgi99

Communities: Hikr in italiano
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