Spigolo Marimonti alla Punta Sertori - 3195 m + Cresta Est al Badile - 3308 m


Publiziert von irgi99 , 25. Juli 2023 um 10:54.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:11 Juli 2023
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: S-
Klettern Schwierigkeit: IV (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   I 
Zeitbedarf: 15:00
Aufstieg: 2300 m
Abstieg: 2300 m
Strecke:23.00 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Morbegno, oltrepassare Talamona e, poco prima di raggiungere Ardenno, svoltare a sinistra in direzione della Val Masino. Lasciata sulla destra la deviazione per la Valle di Predarossa, continuare fino al paese di S. Martino. Portarsi alle spalle del paese e svoltare a sinistra in direzione dei Bagni di Masino. Proseguire fino al termine della strada. Possibilità di posteggio prima del ristorante.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Gianetti (q. 2534 m), Bivacco Redaelli (q. 3288 m)
Kartennummer:KOMPASS N. 92 - Chiavenna, Val Bregaglia 1:50000

15h non stop from Bagni to Bagni con la mia best partner in crime :)

Dai Bagni di Masino (q. 1178 m), inoltrarsi nel fondovalle fino ad un cartello dei sentieriignorare sulla sinistra il bivio per il Rifugio Omio, quindi svoltare a destra in direzione del Rifugio Gianetti. Attraversato un praticello, inizia subito una ripida mulattiera che, con lunghi tornanti, conduce all'Alpe Corte Vecchia (q. 1405 m). 
A questo punto il sentiero passa sotto a due caratteristici ed enormi massi, conosciuti come le Termopili (q. 1450 m), per poi compiere un lungo traverso ascendente verso destra.
Su terreno piuttosto pianeggiante si giunge al guado del torrente che scende dalla selvaggia Val Sione (q. 1700 m circa), quindi con una serie di tornantelli su terreno un po' disconnesso si guadagna l'ampia Piana del Porcellizzo (q. 1899 m)Attraversare la piana, quindi oltrepassare il bel ponticello in legno posto appena dopo l'indicazione rossa su un masso per il Rifugio Gianetti.
A questo punto il sentiero torna nuovamente a salire tra pascoli prima e bellissime placche di granito poi, sormontando un grande dosso. Per vallette dossi più piccoli si giunge finalmente al panoramicissimo Rifugio Gianetti (q. 2534 m), posto alle pendici del Pizzo Badile e della bellissima e aguzza guglia della Punta S. Anna.
Dal Rifugio seguire brevemente il Sentiero Roma, in direzione del Rifugio Allievi fino ad intercettare sulla sinistra (q. 2620 m circa) una labile traccia con ometti che risale la morena. Traversare alla base della Punta Enrichetta da sinistra verso destra e risalire il ripido e faticoso pendio sfasciumoso puntando alla base dello Spigolo Marimonti (ometti).
L'attacco è posto in corrispondenza del caminetto più a destra (ometto alla base - q. 2900 m circa).

L1: salire dritti nel camino, via via più stretto, fino ad un sasso incastrato, che costringe ad un passo fisico e leggermente aggettante. Proseguire poi per terreno più semplice fino alla selletta dove si sosta su comodo terrazzino. A metà lunghezza, sulla sinistra, è presente anche una sosta intermedia: sconsiglio di fermarsi qui e/o di rinviarla, perchè molto scomoda e perchè le corde non lavorerebbero nella maniera corretta    -    III, IV, III    60m
L2:
risalire il camino appoggiato a sinistra del filo (attenzione alla roccia poco stabile), quindi uscire a destra. Traversare per facile ma delicata cengia verso destra fino a raggiungere un ampio ripiano erboso alla base del successivo risalto. Sosta su spuntoni.    -    II, III, I    50m
L3:
dalla sosta, spostarsi verso sinistra e risalire la paretina gradonata. Spostarsi gradualmente verso sinistra e sostare alla base di un diedro a lame (chiodi di sosta da unire)    -    III, II    60m
L4:
con divertente arrampicata, superare il diedro a lame (chiodo), quindi per terreno più semplice e generosamente fessurato raggiungere il filo dello spigolo, dover si sosta su uno spit alla base della prima cuspide    -    III    60m
L5:
salire dritti sopra la sosta sfruttando una serie di fessure e lame, quindi traversare alla base della cuspide per placca appoggiata verso sinistra, fino a raggiungere una paretina con fessura. Salire verticalmente a sinistra della fessura (esposto), quindi rientrare a destra per buone prese. Sosta in cima alla prime cuspide su spuntoni    -    III+, II, IV+, III    40m
L6:
superare i massi incastrati e imboccare una comoda cengia erbosa che traversa lungamente verso destra (faccia a monte). Dopo una ventina di metri circa, si incontra, sulla sinistra, uno spit alla base di un camino. Rinviarlo (allungare bene con cordino!) e risalire il camino con divertente arrampicata fino ad una selletta alla base della Cuspide Ferrario (spit)    -    I, II, III+    50m
L7:
con passo delicato a causa della roccia lichenosa, rimontare lo spigolo stando leggermente a destra del filo (chiodo) e raggiungere l'aerea ed affilata cresta della Cuspide Ferrario. Sfruttando il filo come solida lama per le mani (chiodo), raggiungere la sommità della cuspide (spit) e scendere lungo l'affilatissima cresta (facile, ma esposizione massima!) fino al comodo terrazzino dove si sosta    -    IV, III+, IV-,  III    45m
L8:
dalla sosta, spostarsi un paio di metri a destra e risalire verticalmente la divertente placchetta ricca di fessure fino ad uno spit dove si sosta    -    III, III-    40m
L9:
salire la rampa obliqua a destra della sosta (un solo passo un po' delicato in corrispondenza di un chiodo) fino ad uno spit    -    III-, IV-, III-    50m
L10:
proseguire a destra della sosta per belle e solide fessure (2 chiodi), fino a quando la parete non si fa verticale. Qui, in corrispondenza del secondo chiodo, occorre uscire a sinistra e, per terreno più semplice, guadagnare la sosta alla base della cuspide finale    -    III, IV, III    50m
L11:
vincere la fessura fisica a sinistra della sosta (chiodo), quindi proseguire per belle placche fessurate fino alla vetta    -    IV+, IV    45m

Dalla vetta della Punta Sertori (q. 3195 m), effettuare una calata di circa 40m lungo la placca vetticale sulla destra della cima (faccia a valle). Lungo la calata si supera una cengia con sosta intermedia e si raggiunge la successiva (10m più sotto la cengetta) sosta su spit, chiodo e cordini.
Dalla sosta, prendere una rampetta sulla sinistra (faccia a monte) e risalire (II) per circa 10 metri fino a raggiungere una più ampia cengia sul versante sud del Badile (appena sotto al filo di cresta).
Dalla cengia, proseguire in leggera discesa verso la maestosa parete sud del Badile, tenendosi o sul filo, o appena sotto sul versante italiano (I/II -), fino a raggiungere dei blocchi più verticali. Qui occorre reperire una vecchia corda fissa sfilacciata sulla sinistra ben sotto il filo di cresta: sconsiglio vivamente di tirarla, ma almeno fa capire di essere sulla strada giusta. Sempre in leggera discesa, seguire la corda fissa, attraversare una zona molto sdrucciolevole e raggiungere un comodo terrazzino (sulla sinistra si trova anche una sosta probabilmente di qualche via). Qui ci troviamo proprio sotto la ripida parete sud del Badile: occorre salire verso destra per balze rocciose (II+/III -) fino a riguadagnare la cresta. Spostarsi ora sul versante svizzero e seguire una facile (I), ma esposta cengia che conduce ai piedi di uno strapiombante gendarme rosso (vedi foto). Da questo punto consiglio di procedere con due lunghezze di corda, sostando sugli spuntoni ai piedi del gendarme:

L12: dalla sosta, traversare sotto al gendarme e con passo molto fisico rimontare i massi incastrati alla sua destra. Tendendo verso sinistra, risalire il caminetto fino a tornare sull'aereo filo di cresta. Con stupenda arrampicata su fessure e lame, proseguire verticalmente fino ad intercettare, sulla sinistra, una cengetta che torna verso la parete sud. Seguirla in leggera discesa e sostare al suo termine su chiodi e cordini    -    IV/IV+   60m
L13:
salire dritti sopra la sosta per vago diedrino, quindi spostarsi verso sinistra fino a raggiungere una zona di grossi massi e sfasciumi. Sosta su uno dei tanti spuntoni presenti    -    IV    50m

A questo punto, non resta che seguire l'ampia cengia di sfasciumi verso sinistra. Guadagnare il filo di cresta (II) e seguirlo (talvolta poggiando sul lato svizzero, talvolta su quello italiano) fino alla vetta del Pizzo Badile (q. 3308 m).

Dalla vetta del Pizzo Badile, scendere lungo la via normale della montagna disarrampicando (III) o sfruttando gli ancoraggi per effettuare qualche doppia (anelloni, qualche bollo rosso).

TEMPI DI PERCORRENZA:

BAGNI DI MASINO - RIFUGIO GIANETTI: 2,15 ore

RIFUGIO GIANETTI - ATTACCO SPIGOLO MARIMONTI: 45 minuti
ATTACCO SPIGOLO MARIMONTI - PUNTA SERTORI: 4,00 ore
PUNTA SERTORI - PIZZO BADILE: 1,30 ora
PIZZO BADILE - BAGNI DI MASINO: 5,00 ore

con Chiara


Tourengänger: irgi99
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 25. Juli 2023 um 15:22
Complimenti Ragazze!
....e non mi sovvengono altre parole... :-D
Grande Impresa in un Grande Ambiente!
Entrambe sulle orme di Anna Torretta?
ciao

irgi99 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Juli 2023 um 17:32
Grazie Emanuela!
Nono non esageriamo!!! Semplicemente ci godiamo le nostre avventure in montagna tra risate e pacche sulle spalle :))
Irene

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 25. Juli 2023 um 20:55
Bravissime, no limits.
Ciao, Ivan

irgi99 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. August 2023 um 09:01
Grazie.... una cavalcata che sognavamo da tanto tempo :)
Irene

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2023 um 09:56
Molto brave, come sempre!
Ciao.
Andrea.

irgi99 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. August 2023 um 09:02
Grazie, davvero.... :)
Irene

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2023 um 20:56
Quando ho letto il titolo ho subito pensato a Voi....Terribili

irgi99 hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. August 2023 um 09:02
ahahahah un sogno nel cassetto :)
Irene


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