Pizzo Cengalo (3369 m)
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12:30 am Martina spegne la sveglia
1:00 am Martina non sente la sveglia
3:00 am Martina vuole ancora dormire
4:00 am parvenza di un primo risveglio
Questo quanto accaduto durante la notte, rendendo così impossibile l’ascesa in giornata al Pizzo Andolla. Ancora a letto con le luci spente pensiamo a qualche alternativa. Raffaele ha un’ottima: il Cengalo.
Risistemati gli zaini partiamo e raggiungiamo i Bagni di Masino e alle ore 7:10 siamo pronti a partire. Lasciamo l’auto nei parcheggi liberi prima di giungere ai Bagni. Saliamo lungo il sentiero nella Valle Porcellizzo che ci permette di guadagnare quota velocemente. Giunti alla Casera Zoccone si apre lo spettacolo delle cime in testa alla valle, con il Pizzo Badile che domina la scena. In 2 ore precise raggiungiamo il Rifugio Gianetti dove facciamo una piccola pausa. Ripartiamo seguendo le indicazioni per il Rifugio Allievi fino ad incontrare poco dopo le indicazioni su un masso per il Pizzo Cengalo. Si seguono gli ometti risalendo il vallone tra la punta Sertori e il Cengalo. Mentre saliamo delle voci provenienti dallo spigolo Vinci attirano la nostra attenzione. Manteniamo la sinistra fino a raggiungere delle corde fisse che permettono di risalire una placca. Prestiamo particolare attenzione al termine delle corde perché inizia un canale di sfasciumi. Prendiamo ancora un po’ di quota fino a raggiungere la bocchetta a 3046 m. Da qui alla cima un forte e fastidioso vento ci terrà compagnia. Dal Colle del Cengalo si percorrono dei tratti su terreno ghiaioso e si superano brevi tratti di roccia solida, a volta sulla sinistra e a volte sulla destra della cresta. Prestare attenzione ad un breve tratto attrezzato con catena (10 m) sul lato sinistro salendo. Tutto il percorso è ben segnato da ometti. Alle ore 11 raggiungiamo la croce di vetta in piena solitudine. Delle nubi coprono il panorama verso la Svizzera, mentre il pizzo Badile mostra la sua maestosità. Riprendiamo la via di discesa lungo lo stesso itinerario fino al Rifugio Gianetti. Da quest’ultimo optiamo per raggiungere il Rifugio Omio passando per il passaggio del Barbacan che si supera con l’aiuto di qualche facile catena in salita. Già da distante abbiamo potuto notare la quantità di persone sedute nel prato intente ad ascoltare della musica sinfonica. Tempo di bere qualcosa ed il concerto live termina, pertanto ci affrettiamo a scendere dal sentiero diretto ai Bagni di Masino fino all'auto.
Bellissima escursione e immensa parete nord del Badile da brividi!
Consiglio di indossare il caschetto.
Risistemati gli zaini partiamo e raggiungiamo i Bagni di Masino e alle ore 7:10 siamo pronti a partire. Lasciamo l’auto nei parcheggi liberi prima di giungere ai Bagni. Saliamo lungo il sentiero nella Valle Porcellizzo che ci permette di guadagnare quota velocemente. Giunti alla Casera Zoccone si apre lo spettacolo delle cime in testa alla valle, con il Pizzo Badile che domina la scena. In 2 ore precise raggiungiamo il Rifugio Gianetti dove facciamo una piccola pausa. Ripartiamo seguendo le indicazioni per il Rifugio Allievi fino ad incontrare poco dopo le indicazioni su un masso per il Pizzo Cengalo. Si seguono gli ometti risalendo il vallone tra la punta Sertori e il Cengalo. Mentre saliamo delle voci provenienti dallo spigolo Vinci attirano la nostra attenzione. Manteniamo la sinistra fino a raggiungere delle corde fisse che permettono di risalire una placca. Prestiamo particolare attenzione al termine delle corde perché inizia un canale di sfasciumi. Prendiamo ancora un po’ di quota fino a raggiungere la bocchetta a 3046 m. Da qui alla cima un forte e fastidioso vento ci terrà compagnia. Dal Colle del Cengalo si percorrono dei tratti su terreno ghiaioso e si superano brevi tratti di roccia solida, a volta sulla sinistra e a volte sulla destra della cresta. Prestare attenzione ad un breve tratto attrezzato con catena (10 m) sul lato sinistro salendo. Tutto il percorso è ben segnato da ometti. Alle ore 11 raggiungiamo la croce di vetta in piena solitudine. Delle nubi coprono il panorama verso la Svizzera, mentre il pizzo Badile mostra la sua maestosità. Riprendiamo la via di discesa lungo lo stesso itinerario fino al Rifugio Gianetti. Da quest’ultimo optiamo per raggiungere il Rifugio Omio passando per il passaggio del Barbacan che si supera con l’aiuto di qualche facile catena in salita. Già da distante abbiamo potuto notare la quantità di persone sedute nel prato intente ad ascoltare della musica sinfonica. Tempo di bere qualcosa ed il concerto live termina, pertanto ci affrettiamo a scendere dal sentiero diretto ai Bagni di Masino fino all'auto.
Bellissima escursione e immensa parete nord del Badile da brividi!
Consiglio di indossare il caschetto.
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