Pizzo di Claro/Visagno (2.727) "repetita iuvant"
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…e tanto il buon
gbal ha detto, tanto ha fatto, tanto ha scritto che il Pizzo di Claro mi è entrato strenuamente in testa…
Prendo così i Suoi ultimi dettagliati rapporti di viaggio e li caccio dentro il mixer…il frappè è pronto !!!!
gbal non ha sbagliato una virgola e sabato mattina intorno alle 07.00, mi incammino, in perfetta solitudine, dal comodo parcheggio sopra Prepiantò.
Realizzo, così, la mia intenzione iniziale di raggiungere, il prima possibile, la bella spina dorsale che dal Piz Martum sale al Piz de Molinera, ridiscende al Passo di Mem/Gagèrn e “risvetta” al Pizzo di Claro/Visagno (q. 2.727) con l’impennata finale attraverso la Via Lumino.
Per il rientro, diversamente, a ritroso financora al Mem e, dopo imprevista e malaugurata pascolata fra rododendri pruriginosi e sfasciumi ballerini (ho mancato clamorosamente “l’uscita” corretta), a intercettare il sentiero boschivo che dall’Alp de Mem conduce all’Alp de Carnac, all’Alp de Palazi ed, infine, all’auto.
La descrizione dell’itinerario è ben raccontata dal mio, già citato, illustre predecessore ed a me non resta altro che rimarcare, molto modestamente, la delicatezza della non semplicissima Via Lumino (da q. 2.508 alla cima Pizzo).
Il secondo grado della scala UIAA ci sta proprio tutto, non è brevissima ed è molto esposta su salti ragguardevoli.
!!! VIETATO SBAGLIARE !!!
Avventurarsi con la giusta consapevolezza e scrupolosa attenzione.
Il mio premio finale non è stato molto gratificante - il cielo si è guastato proprio sul più bello - ciò malgrado, ho goduto della carica adrenalinica e della splendida atmosfera emotiva venutasi a creare.
Non c’è nulla da fare…un agonista rimane sempre tale anche quando (e forse maggiormente) deve sconfiggere i limiti delle proprie inibizioni…
Ciao Giulio…
Ciao a tutti…
Luca
zar

Prendo così i Suoi ultimi dettagliati rapporti di viaggio e li caccio dentro il mixer…il frappè è pronto !!!!

Realizzo, così, la mia intenzione iniziale di raggiungere, il prima possibile, la bella spina dorsale che dal Piz Martum sale al Piz de Molinera, ridiscende al Passo di Mem/Gagèrn e “risvetta” al Pizzo di Claro/Visagno (q. 2.727) con l’impennata finale attraverso la Via Lumino.
Per il rientro, diversamente, a ritroso financora al Mem e, dopo imprevista e malaugurata pascolata fra rododendri pruriginosi e sfasciumi ballerini (ho mancato clamorosamente “l’uscita” corretta), a intercettare il sentiero boschivo che dall’Alp de Mem conduce all’Alp de Carnac, all’Alp de Palazi ed, infine, all’auto.
La descrizione dell’itinerario è ben raccontata dal mio, già citato, illustre predecessore ed a me non resta altro che rimarcare, molto modestamente, la delicatezza della non semplicissima Via Lumino (da q. 2.508 alla cima Pizzo).
Il secondo grado della scala UIAA ci sta proprio tutto, non è brevissima ed è molto esposta su salti ragguardevoli.
!!! VIETATO SBAGLIARE !!!
Avventurarsi con la giusta consapevolezza e scrupolosa attenzione.
Il mio premio finale non è stato molto gratificante - il cielo si è guastato proprio sul più bello - ciò malgrado, ho goduto della carica adrenalinica e della splendida atmosfera emotiva venutasi a creare.
Non c’è nulla da fare…un agonista rimane sempre tale anche quando (e forse maggiormente) deve sconfiggere i limiti delle proprie inibizioni…
Ciao Giulio…
Ciao a tutti…
Luca

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zar

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