Hochstubai Hütte (3174 m)
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Escursione ad anello nelle Alpi dello Stubai fino alla terza capanna austriaca per altezza. Grandiosi paesaggi con ancora molta neve e scialpinisti lungo il percorso.
Inizio dell’escursione: ore 9:20
Fine dell’escursione: ore 16:10
Temperatura alla Hochstubai Hütte, ore 12:40: 12°C
Alle 8:15 mi trovo già pronto di fronte alla fermata del bus “Freizeitarena” di Sölden. Con un nutrito gruppo di alpinisti aspetto il piccolo bus che ci porterà nella suggestiva Windachtal. È un pullmino con trenta posti a sedere denominato “Almbus”. Ebbene, alle 8:35 partiamo con trentadue persone a bordo, stipati come sardine in scatola, tenendo lo zaino sulle ginocchia e cercando di schivare colpi di piccozza e di bastoncini. Alle 9:05, dopo vari sballottamenti e sussulti, raggiungiamo con un po’ di ritardo il Windach Alm. Sono il più veloce a partire: scatto come una molla e mi allontano dalla calca, seguendo la sterrata fino alla Fiegl’s Hütte (1956 m). Proprio di fronte alla capanna inizio la salita in direzione Nord, seguendo la segnaletica per la Hochstubai Hütte.
Stranamente sono l’unico ad aver scelto questo itinerario. La maggior parte degli escursionisti prosegue verso il fondo della valle, dove ci sono due capanne e alcune vie. Il fiore dominante ai bordi del sentiero è la Pinguicula vulgaris (Erba-unta comune), pianta carnivora amante dei luoghi umidi.
La prima parte della salita è priva di difficoltà: fino al Seekarsee (2655 m) possono arrivarci tutti. Il laghetto è ancora quasi completamente gelato e circondato da nevai. Splendido lo sguardo sul versante opposto, dove spicca la Brunnenkogelhaus (2738 m), che raggiunsi 360 giorni fa. Noto subito che da qui via la salita si farà più aspra. La neve nasconde alcuni segnavia a vernice, per cui devo prestare molta attenzione per non perdere il percorso giusto.
A 2874 m di quota raggiungo un rifugio d’emergenza in muratura (Notunterstand), provvidenziale in caso di maltempo. La copertura nevosa è ora continua e la pendenza aumenta drasticamente. Oggi, disgraziatamente, non ho portato né piccozza né ramponi. Intravedo una lieve traccia che seguo per superare una traversa molto ripida all’apice di un canalone. Superata l’insidia affronto l’ultimo tratto della corona su un terreno misto di roccia, ghiaccio e neve. In breve arrivo alla cosiddetta Himmelsleiter, “la scala per il cielo”, una ripidissima scala di pietre quasi completamente sommersa dalla neve, affiancata da una fune metallica. Visto che tale corrimano è in buona parte sommerso dalla neve, qualcuno ha fissato una corda alpinistica per dare un minimo di sicurezza nel tratto più esposto. Raggiunta la cresta appare immediatamente la capanna: è a circa 200 m di distanza, posta su uno sperone di roccia emergente dal Wutenkarferner. Alla sinistra, lungo la cresta, a circa un quarto d’ora di cammino, appare la croce di vetta dell’Hoher Nebelkogel (3213 m).

Hochstubai Hütte sulla Wildkarspitze (3174 m)
Attraverso il breve tratto di ghiacciaio (abbagliato dalla luce diffusa) e raggiungo dopo 3:20 h di cammino l’Hochstubai Hütte (3174 m), appartenente al DAV, sezione di Dresda. Thomas, il guardiano, mi viene incontro e mi accoglie molto gentilmente. Bello l’interno, con una “Stube” rivestita di legno e con l’immancabile pigna.
Ordino una zuppa ai “Frankfurter”: con la fame che ho mi sembra squisita…
Nel frattempo arrivano due scialpinisti, saliti dalla Wütenkarsattel, nel comparto sciistico Stubaier Gletscher.
Dopo una veloce consultazione con il guardiano decido di scendere a valle dal Laubkarsee, una zona molto innevata, ma con delle tracce evidenti. In effetti la neve copre buona parte del percorso; tuttavia, non sempre è d’aiuto. Spesso si sprofonda all’improvviso rischiando danni ai muscoli, ai tendini o ai legamenti. Su questo versante incrocio numerosi escursionisti; passeranno la notte nel rifugio.
Dopo due ore e mezza di discesa raggiungo il Klebealm (1983 m), dove mi posso riposare e ristorare per più di un’ora, in attesa del furgoncino che mi riporta a Sölden, non prima di aver fatto ancora una capatina al Windach Alm.
Bellissima escursione ad anello nel Parco Naturale della Ötztal, sulle montagne delle Alpi dello Stubai. Grazie all’elevata quota e alla presenza di nevai e ghiacciai, la gita è raccomandabilissima per tutti gli amanti degli ambienti estremi, a condizione che siano ben equipaggiati e che abbiano una buona esperienza.
A stagione inoltrata, la camminata si presta anche a tutti gli escursionisti che hanno un discreto allenamento.
Tempo totale: 6:50 h
Tempo di salita: 3:20 h
Dislivello in salita: 1222 m
Sviluppo: 11,1 km
Difficoltà: T3+
Copertura della rete cellulare: buona
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