A 300 metri dalla Cima di Aquila..
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Vista da Sky
Dopo mesi di assenza, eccomi ritornare alle mie amate montagne. Scopro all’ultimo di avere la domenica libera e così, subito, scrivo al mio socio lupo7 per fare qualcosa assieme.
Essendo tanto tempo che non vado in montagna, non conosco le condizioni della neve. Da quello che leggo e mi raccontano, la neve c’è ancora, sopra i 2000-2200, ma è una neve brutta, scivolosa.. Ci scambiamo qualche proposta, ma a me viene in mente che l’unica valle che conosco che potrebbe andar bene in questo momento è la Val Scaradra che, con il suo orientamento a Nord, potrebbe avere una neve migliore rispetto alle altre valli orientate diversamente. E le cime della valle sono di assoluto rispetto !! Cassinello, Cassimoi e la nuova Cima di Aquila, tutte potenzialmente alla nostra portata..
Ritrovo alle 5 al Breggia, oggi portiamo tutto : ciaspole, piccozza, ramponi, casco e una mezza corda da 30 m io e l’imbrago lui, più 3 GPS !
Oggi, dico a lupo7, o arriviamo in vetta tutti e due, o non ci arriva nessuno.
Giungiamo alla partenza del sentiero, ma dopo poco ci accorgiamo di averlo perso (al ritorno realizziamo che abbiamo sbagliato dopo una decina di metri !!) e così pascoliamo per mezz’ora tra arbusti su pendii esposti, per poi tornare sul sentiero ufficiale.. poche decine di metri più avanti di dove l'avevamo perso..
La val Scaradra, lo so bene per esserci stato già due volte, una prima con Luca_P e l’altra in solitaria, alla mattina è buia e tetra. Solo un paio di lingue di nevai di una decina di metri da attraversare, il guado del torrente che l’altra volta mi aveva dato filo da torcere, oggi assolutamente tranquillo, poi il solito sentiero che sale lungo il ripido pendio che porta al pianoro dell’Alpe Scaradra di Sopra. Di lì, verso quota 2200, incominciamo a trovare la neve. Tutto il vallone è ancora ricoperto di neve.. Dura, portante.. Il sole incomincia a sorgere solo ora.. Si sprofonda solo di tanto in tanto.. Scegliamo di fare la Cima di Aquila, anche per la “novità” della sua nomina (fino all’autunno scorso si chiamava cima NW del Pizzo Cassimoi).
Da lontano vediamo una persona salire.. Individuiamo una lingua scoperta dalla neve e, su idea di lupo7, la seguiamo interamente, fino a quota 2680, dove ci ramponiamo. Il ragazzo che avevamo visto prima scende e ci saluta. Aveva provato a fare il Cassinello, ma c’erano delle nubi che ricoprivano la cima ed aveva desistito. Noi invece vogliamo andare sulla cresta N della Cima di Aquila, risalendo il suo versante W. Lui ci guarda un po’ strano e ci dice che dall’altra parte ci dovrebbe essere un’altra via di salita..
Casco, ramponi, picca nella destra e partiamo. Io davanti e il mio socio poco dietro. Scalino bene, anche nell’ottica del ritorno.. A poco a poco però mi rendo conto che la cresta non è vicina come pensavo, e non si vede la fine della salita.. La neve tiene, ma la tensione e l’adrenalina aumentano.. Difficile far riposare i muscoli.. Rampone, rampone, piccozza. Ogni tanto, sento il rampone scivolare un attimo.. In un tratto, si sente il ghiaccio vivo.. 38°.. Allora, rampone, piccozza, rampone, piccozza.. Da dietro vedo il mio compagno di avventura seguirmi bene.. Ad un certo punto lo vedo scegliere di fermarsi e sedersi su una cengetta di rocce.. Finalmente, sento diminuire la pendenza.. È fatta !! Raggiungo delle roccette, tiro fuori la mezza corda da 30 m, non è molto ma può servire al mio amico.. la fisso ad una roccetta e la butto giù, ma, ovviamente, rimane tutta arrotolata..! ed inoltre la traccia di salita è più spostata a sinistra (alla fine mi ero portato a destra per raggiungere le roccette..), per cui mi rendo conto che lupo7 non la vede nemmeno.. La uso allora come passa-mano per calarmi un attimo e andare da lui, che nel frattempo è arrivato a sua volta al sicuro. La vetta è a meno di 300 metri, noi siamo a quota 2940, ma tutti e due diciamo la stessa cosa : ci fermiamo qui !
Foto di vetta, e discesa. La pendenza qui è quasi nulla.. in una neve primaverile che, sorprendentemente, si rivela divertente ! Giunti sulla morena, ci togliamo i ramponi. Il resto, è routine.
È stata una giornata intensa, oggi, con l'adrenalina di una salita fatta appigliati ai denti di due ramponi e una (sola) piccozza.. Una seconda, concludiamo entrambi, sarebbe stata preziosa..
Una giornata di amicizia, di tante chiacchiere..
Una neve che non ti aspetti, a fine giugno e con tutte le premesse..
Per la prima volta, sono stato contento di essermi fermato a due passi dalla cima, e sono stato contento che abbiamo pensato tutti e due, contemporaneamente, la stessa cosa.
Oggi, la montagna meritava rispetto..
Speriamo che il weekend prossimo, insieme a lupo7 sul Combin, ci lasci le stesse sensazioni !
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