Tuoni, fulmini, adrenalina e Sasso Grande.


Publiziert von Poncione , 24. Juni 2013 um 23:53.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:23 Juni 2013
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo San Lucio-Monte Boglia 
Aufstieg: 411 m
Abstieg: 411 m
Strecke:Cimadera-Capanna Pairolo-Denti della Vecchia-Sasso Grande
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Pairolo.

Finalmente una domenica di sole... Oddio, danno temporali a partire dal pomeriggio, ma perchè non provarci? Propongo all'amico Danilo il Camoghè, ma l'idea non gli piace troppo... Chiedo a lui di scegliere... e gli esce il più comodo Monte Bar... sto per cedere, quando mi viene "l'illuminazione" della traversata ai Denti della Vecchia, che accetta con piacere anche perchè quella zona gli piace. Dunque ci siamo.
Partiamo dalla Valganna in direzione Val Colla.
Ero già stato in perlustrazione nel 2009 ai Denti della Vecchia, limitandomi a salire sul Sasso Palazzo, ma la traversata fino al Passo Streccione non l'avevo mai compiuta. In più, mi dico, potrei provare il famigerato Sasso Grande, cima più alta del dolomitico gruppo, che so essere piuttosto impegnativo: un chiodo fisso, ma al contempo una prova con (o contro) me stesso, desideroso di rivincita.
  Raggiungiamo Cimadera, anche se siamo costretti a posteggiare fuori dal paese perchè ai parcheggi c'è il "tutto esaurito". Non facciamo in tempo ad iniziare la salita che il bel sole inizia a velarsi, e le cime visibili intorno ai duemila, dal Gradiccioli al Tamaro, dal Camoghè al Gazzirola, cominciano ad essere semicoperte da ampi nuvoloni, fortunatamente ancora color panna. Non ci diamo troppo peso, poichè la nostra altezza odierna sarà abbondantemente sotto quelle quote... Giungiamo senza troppi problemi al Pairolo, sapendo che il dislivello - bene o male - ce lo siamo già bevuto quasi tutto per oggi. Resta tuttavia il divertente saliscendi della traversata, che è veramente tale... inizialmente seguiamo il versante italiano, poi lo abbandoniamo scegliendo quello svizzero, passando sotto gli spettacolari Sassi Palazzi, dove si trova oggi un gran numero di alpinisti alle prese con le varie vie di roccia. Dopo un pò di saliscendi, finalmente, siamo al Passo: chiedo a Danilo se vuole provarci anche lui, ma la risposta è negativa. Mi aspetta qui, mentre salgo con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere. Affronto il canale, inizialmente privo di difficoltà, poi il discorso comincia a farsi un po' più impegnativo e, soprattutto, stretto, molto stretto. Benchè abbia in spalla solo uno zainetto e a tracolla la macchina fotografica in alcuni punti faccio veramente fatica a salire, nonostante il mio fisico da ragnetto, e quasi m'incastro tra le rocce. Ma oggettivamente è difficile il canale-caminetto in sè, che francamente reputo essere nei punti più ostici un bel III grado, da affrontare con forza durante la progressione. Ormai sono qui... tornare indietro sarebbe anche peggio, dunque - pur con qualche esiitazione - insisto e la vinco. Sono in cima, e la prima cosa che faccio è avvisare Danilo che ce l'ho fatta. Ormai tutto intorno è nero, e sembra che da un momento all'altro debba scatenarsi il diluvio universale. Ma mi sembra tutto magnifico e non andrei più via, benchè capisca che purtroppo non posso stare più di tanto. Faccio appena in tempo a firmare il libro di vetta che inzia a gocciolare. Inizio dunque la discesa per il vecchio "sentiero" marcato con ben visibili bolli blu, molto più accessibile seppur esposto. Fortunatamente smette subito di piovere. Un saltino aereo per evitare una dolina è il primo passo delicato, poi perlopiù si superano passaggi gradinati, con infine un non banale caminetto, che preferisco aggirare con un agile traversino ben appigliato. Superata l'ultima difficoltà mi ricongiungo col canale d'andata, mentre gli alpinisti che avevo incontrato in salita sono nel frattempo già scappati. Danilo però è lì che mi attende, e dunque via verso la strada del ritorno... Ricomincia a piovere, ma siamo ben riparati nel bosco, e i tuoni arrivano dal versante svizzero, dunque stiamo su quello italiano, meno suggestivo ma più coperto. A un certo punto ci permettiamo pure di sbagliare sentiero sia per disattenzione che per la poca chiarezza della segnaletica italiana - un vero "carnevale" di colori (biancorossi, giallorossi, azzurri, rossobiancorossi) peraltro. Ma rimediamo tornando sulla retta via. Giunti a un passo e un po' stufo del saliscendi nel bosco decido di tornare sul lato svizzero poichè i tuoni si sono nel frattempo diradati e allontanati, anche se ormai inizia a piovere con maggior frequenza. Dopo un po' riconosco il sentiero percorso già nel 2009 e capisco che la Capanna Pairolo è ormai vicina... così è. Ci ripariamo sotto il portico, dove consumo voracemente il mio pasto - continuamente rinviato per la pioggia - per poi concederci una bella e meritata fetta di torta. Ormai piove incessantemente e dobbiamo rientrare, ma giunti alla cappelletta inizia a diminuire, via via fino a smettere del tutto al nostro arrivo alla macchina.
Si torna in Valganna... dove ad attenderci cosa troviamo? Pioggia, tuoni e fulmini, il nostro Leitmotive di oggi.

  Ps. La difficoltà dell'escursione da me indicata è, ovviamente, riferita all'ascesa e discesa del Sasso Grande. Per il resto direi un comune T2-T3. A chi volesse una relazione più tecnica rimando alla relazione di gbal.

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (8)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 09:36
Grandi complimenti a te e anche a Danilo che per questa volta è rimasto in panchina ma magari la prossima....
Tu sei stato molto bravo a fartelo in solitaria e a superare l'incognita del ritorno (da non sottovalutare).
Grazie anche per la citazione.
Ciao

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 22:00
Ciao Giulio,
grazie mille. La citazione della tua relazione era d'obbligo perchè mi è stata assai utile, aldilà del tuo giusto discorso sull'incognita della discesa... Anche per questo ti ho informato quasi "in diretta". ;)
Avevo già "realizzato" che doveva esserci, oltre al canale, un'altra via d'accesso, e la cosa mi è stata confermata di persona da un signore molto gentile, incrociato quasi all'attacco del Sasso Grande, il quale mi ha descritto un sentiero segnato interamente con bolli blu da fare in discesa. Quest'ultimo sentiero, tra l'altro, su alcune relazioni cartacee di ormai qualche anno fa' viene descritto come "via normale" da percorrere sia in salita che in discesa, poichè tutte sottolinenano la "spaccata aerea" da compiersi appena prima di giungere in cima.
Comunque è stata per me una gran soddisfazione, oltrechè un'esperienza entusiasmante, seppur molto sofferta e faticata... per ciò vale doppio.
Un salutone.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 22:12
Sì, credo sia quello che mi ripromettevo di fare d'estate sul lato Sud di cui avevo letto anche io come più facile. Però anche quello che abbiamo fatto noi due credo si faccia più agevolmente salendo alla sx del canalino aggrappandosi agli ontanelli/pini mughi che ne rivestono il pendio (da provare!)
Cmq, credo che la tua autostima alpinistica ci abbia guadagnato un bel po' di punti....o sbaglio?
Bravo ancora

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 22:43
Sicuramente questa salita mi ha molto risollevato dopo la "delusione" della ferrata, conscio peraltro che si tratta di due cose ben diverse. Quanto all'autostima... sto coi piedi per terra, "oggi leone, domani c......." come suol dirsi. :) Ogni cima, ogni luogo, fa storia a sè. Con la determinazione che avevo domenica ha vinto il leone, ma il c....... è sempre dietro l'angolo. L'importante è capire sempre a quale dei due dare retta.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 23:00
Sempre più leone, ne sono sicuro. Vedrai!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 23:26
Lo spero anch'io.
Grazie Giulio.

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 10:27
Bel "ripiego".....complimenti!!
Ciao
Amedeo

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Juni 2013 um 22:04
Eh sì...
Giusta e arguta considerazione la tua. Penso sia stato un ottimo modo per riempire una giornata inizialmente programmata con altri propositi.
Grazie, un saluto.


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