Fuga dalla tempesta: Gradiccioli e Tamaro da Arosio
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Percorrendo la A2 e osservando l’atmosfera verso Nord avevo già capito che l’ottimistica previsione di Mountain Forecast era destinata ad essere smentita. Arrivato a Bellinzona il primo scroscio d’acqua mi convince che anche se il fenomeno poteva risultare effimero non era il caso di andare dove avevo in mente io.
Cosa fare allora oltre al deprimente ritorno a casa? Mentre ripercorro l’A2 in senso inverso vedo che la realtà verso Sud è ben diversa e potrei contare su qualche ora prima dell’arrivo dei temporali. Allora penso di fermarmi ad Arosio e salire alla Bassa omonima e forse poi raggiungere il Gradiccioli. Lascio in auto corda e ramponi (meno male) e parto. Tutto sommato è stato una buona idea; i cieli erano ancora abbastanza sereni e qualche nube scura in arrivo da Nord mi pungolava. Raggiungevo così la vetta del Gradiccioli in tempi per me stretti. Ora si capiva che di tempo non ne restava più tanto prima dell’apocalisse ma il Tamaro era lì davanti; un segnavia recitava “1 ora”. Quasi quasi ci provo…..e ci ho provato arrivando trafelato in vetta nel momento in cui veniva abbracciata da neri nuvoloni che promettevano solo acqua e fulmini. Però l’acqua non mi impressiona più di tanto dopo un epico bagno ricevuto per un paio d’ore proprio scendendo dal Gradiccioli lo scorso anno. I fulmini….e perché? Direi che tra lunghe malattie, accidenti coronarici o cerebrali e incidenti automobilistici il fulmine è indolore, istantaneo e in men che non si dica ti trovi 50.000m più su, nelle praterie celesti senza neanche sapere come.
A parte questa scherzosa riflessione, in realtà ho iniziato subito la discesa mentre i tuoni imperversavano. Alle prime gocce mi coprivo con l’odiosa mantella ma chissà perché avevo la sensazione che sarebbe stato molto rumore e nulla di fatto. Non che mi sia fermato per vedere se era davvero così ma dopo poco la pioggia cessava mentre il brontolìo del tuono si spostava verso Est. Tutto è bene quel che finisce bene: non mi restava che chiudere l’anello di 21 km e tornare alla macchina mentre già si preparava un secondo round temporalesco nel quale però non sono stato coinvolto.
Non resta molto altro da dire; il percorso l’ho fatto e descritto io diverse volte e molte di più gli amici di Hikr. Posso solo dire che queste cime offrono sempre molto a chi si accontenta senza essere certamente blasonate ma chi le apprezza le frequenta con assiduità e inventa percorsi nuovi e di grande soddisfazione (naturalmente…..come ho già detto: “per chi si accontenta”).
I tempi:
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Parcheggio |
0 |
0 |
La Bassa |
1:18 |
1:18 |
Vetta Gradiccioli |
1:21 |
2:39 |
Vetta Tamaro |
0:58 |
3:37 |
Parcheggio |
2:38 |
6:15 |
Pillole….del giretto:
Dislivello 1465 m
Lunghezza totale 21,1 km
Tempo totale lordo 6h40’
Soste totali 25’
Tempo totale netto 6h15’

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