Due cime per una grande gioia
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Sono passate quattro settimane, cosa hai saputo fare da allora?
Ti sei tenuto per te ciò che hai vissuto, egoista ed asociale, non vuoi condividere.
Camminare con più persone ti costa fatica...parlare di altri poi...
Si tratta di tuo nipote, niente eccezioni neanche per lui?
Ho aspettato paziente che tu ti facessi vivo su questo foglio rimasto bianco, invece niente.
Toccherà a me (Gabrio) rompere il silenzio?
Come farò a comunicare con il mondo esterno ancora non so.
Piccoli esseri che volano porteranno le mie parole oltre le mura in cui mi hai confinato?
....vedremo....
Io scrivo, lasceremo ad altri questa incombenza.
Non dirò a nessuno da dove sei partito.
Non svelerò i tuoi segreti ammesso siano tali!
Mi annoia a morte descrivere percorsi e difficoltà, non fa per me.
Io catturo emozioni, le elaboro. Le faccio mie filtrandole con Fantasia con cui sono in rotta, un po' mi manca...
Se speri quindi che io scriva di quanto sei stato bravo a fare 1810 m. di dislivello e 22,730 km di sviluppo, rimarrai deluso.
Tienile per te, io passo ad altro.
Ti ricordi sotto la Bassa di Indemini?
Hai fatto il "duro" fin lì. Hai tenuto un ritmo che credevi sostenuto ma sei invecchiato, tuo nipote no!
Ti ha salutato accellerando il passo, la sua personale gara è cominciata in quel posto.
Sai che non puoi più competere ma non hai ceduto comunque.
Sei arrivato in vetta due minuti dopo...ma non è questo ciò che mi premeva scrivere.
Descrivo ora le tue gesta al presente, chissà poi perchè...:
Siete in vetta al Tamaro. La giornata è opaca come il mio umore.
Ti riposi e mangi qualcosa mentre guardi a Sud.
Osservi l'altra mèta, quella cima ormai avvolta nelle nuvole.
Stregata per tuo nipote, si potrebbe dire, anche se non lo è.
Non è la perseveranza la dote migliore di Ale.
In due occasioni, in inverno e con la neve, non è riuscito a raggiungerla.
Adesso è lì avvolta in un misterioso sudario bianco che la rende non visibile ai suoi occhi.
Egli teme di mancarla ancora e tornare sconfitto per la terza volta.
Si! Devo dartene atto, non ti scoraggi facilmente, non sei un grande alpinista ma non c'è proprio bisogno di esserlo per raggiungerla comunque.
Basta essere decisi. Tu vecchietto sdentato, puoi ancora dire la tua su queste cime "banali".
Ale non ha esperienza ed è molto lontano dai suoi limiti, peccato che la sua testa sia convinta del contrario.
Fosse stato solo, ritornato alla Bassa, con la coda fra le gambe, serebbe ridisceso all'auto.
Ma ci sei tu, così duro e puro....percepisci la mia ironia?
Assorbila e fanne tesoro per il futuro, forse ti servirà!
Ma torniamo al presente, un presente "passato" per volere tuo.
State camminando sulla dorsale di collegamento Tamaro-Gradiccioli,
siete oltre la Bassa di Indemini, quella di Montoia è poco distante.
Avete già schiacciato più volte la neve, ma non è un problema.
Quando arrivate sotto l'edificio sommitale "un muro di neve invalicabile",
quello che tuo nipote erroneamente percepisce, vi separa dalla cima.
Conoscendo le sue "doti alpinistiche"
gli imponi di calzare i ramponcini che non voleva neanche portare ma che tu gli hai imposto.
Non vuoi problemi, per quanto sia facile, scivolare lì potrebbe causare danni gravi, meglio evitare.
Ale è cupo e un po' teso. Teme ciò che vede.
Una parete nord di ghiaccio invalicabile?
Sali per primo per vedere come butta.
Ti rendi conto che è facile così lo prendi bonariamente in giro.
Salite...
A poca distanza dalla vetta scatti come un vecchio centometrista obeso.
E' sufficiente per arrivare in cima per primo. Alzi le braccia al cielo...
Vincitore per l'ultima volta....che dire?
Quando si diventa vecchi si ritorna bambini, me lo hai appena dimostrato.
Ciò che non ti aspetti accade poco dopo.
Quando lui arriva, tocca la croce, l'agognata croce di cima del Gradiccioli
ed "esplode" di gioia, la temperatura si rialza...
Non te l'aspettavi...
Sapevi che ci teneva a salirla ma non fino a quel punto.
La nebbia si è diradata un attimo, un premio per la vostra perseveranza?
Arriva gente, forse attirata dalle urla felici...
Ale è al settimo cielo ma il pensiero della discesa lo frena un po'!
Vi avviate, il tempo deve cambiare in peggio e voi siete lontani dall'auto.
Arrivate al "temibile" muro innevato.
A tuo nipote dai qualche dritta su come procedere, tentennando raggiunge la parte piana della cresta.
La fine dei problemi coincide con un nuovo "sfogo" emotivo!
Dalla sua bocca escono parole forti, si sprecano gli aggettivi.
La felicità, incontrollata, lo pervade per molti minuti.
Non vuole neppure togliersi i ramponi pur camminando in piano...
Forse si sente un grande alpinista, lascio fare...i sogni non costano nulla!
Sei spiazzato per tanto entusiasmo?
Non è la prima volta che porti i tuoi nipoti per vette che da soli non sono riusciti a salire.
Ma qui è diverso, la sua gioia incontenibile ti contagia!
Ti senti appagato come non mai.
E' bello, vero, godere della felicità altrui, se è grazie a te che essi l'hanno raggiunta?
Ti senti fiero di aver trasmesso anche a lui il sapore mistico che pervade i tuoi sensi quando arrivi alla fine della salita, lasciando tutto sotto di te...?
Ti piace vederlo dentro la sua personale sfera di cristallo
mentre sta salendo al settimo cielo?
Hai reso unica una camminata che non lo era...
...e neanche lo immaginavi...
Ti era successo qualcosa di simile con tuo figlio, anni fa, sulla cresta sud del Barro.
Ti ricordi di quella domenica?
Voi due in quella bellissima giornata assolata e tersa.
Mentre si aggrappava alle rocce, con le sue manine di bimbo, più felice che mai si era fermato.
Ti aveva guardato e senza dire parola ti aveva abbracciato.
i vostri sguardi si erano incrociati intensi...
Rammenti ancora le sue parole?
No! Non le hai dimenticate, non accadrà mai campassi cent'anni!
"E' fantastico avere un papi alpinista che mi porta in posti così belli!"
Se ti fossi trovato in vetta al K2, dopo aver salito l'inviolato sperone ovest (o nord ovest?) non ti saresti sentito felice uguale.
E quella frase di tuo figlio, quel momento magico ed irripetibile, non lo cambieresti con niente!!
Ti sei aggiunto una soddisfazione oggi, magari non così intensa, ma ugualmente appagante.
Le cime che avete fatto si sono riavvolte, freddolose, nel loro mantello.
Ne avete conosciuta l'intima essenza, va bene così!
Ora si tratta di scendere a valle.
Tutto il resto torna privato nascosto nella tua testa.
Ho confiscato in segreto alcune tue gioie intime ed intense. Le ho esposte al pubblico sapere.
Le ho rese note per far conoscere agli altri un po' del tuo "io".
Forse non lo meriti o non lo vuoi...ti arrabbierai per questo?
Scusami ma non sono come te.
Io sono emozione allo stato puro, mi nutro di "me" espandendomi ovunque.....
ti senti "derubato" per qualcosa che doveva essere solo tuo?
Beh, pazienza, è andata così....!
...torna pure a fare l'orso, nessuno ti chiederà di più................
Ti sei tenuto per te ciò che hai vissuto, egoista ed asociale, non vuoi condividere.
Camminare con più persone ti costa fatica...parlare di altri poi...
Si tratta di tuo nipote, niente eccezioni neanche per lui?
Ho aspettato paziente che tu ti facessi vivo su questo foglio rimasto bianco, invece niente.
Toccherà a me (Gabrio) rompere il silenzio?
Come farò a comunicare con il mondo esterno ancora non so.
Piccoli esseri che volano porteranno le mie parole oltre le mura in cui mi hai confinato?
....vedremo....
Io scrivo, lasceremo ad altri questa incombenza.
Non dirò a nessuno da dove sei partito.
Non svelerò i tuoi segreti ammesso siano tali!
Mi annoia a morte descrivere percorsi e difficoltà, non fa per me.
Io catturo emozioni, le elaboro. Le faccio mie filtrandole con Fantasia con cui sono in rotta, un po' mi manca...
Se speri quindi che io scriva di quanto sei stato bravo a fare 1810 m. di dislivello e 22,730 km di sviluppo, rimarrai deluso.
Tienile per te, io passo ad altro.
Ti ricordi sotto la Bassa di Indemini?
Hai fatto il "duro" fin lì. Hai tenuto un ritmo che credevi sostenuto ma sei invecchiato, tuo nipote no!
Ti ha salutato accellerando il passo, la sua personale gara è cominciata in quel posto.
Sai che non puoi più competere ma non hai ceduto comunque.
Sei arrivato in vetta due minuti dopo...ma non è questo ciò che mi premeva scrivere.
Descrivo ora le tue gesta al presente, chissà poi perchè...:
Siete in vetta al Tamaro. La giornata è opaca come il mio umore.
Ti riposi e mangi qualcosa mentre guardi a Sud.
Osservi l'altra mèta, quella cima ormai avvolta nelle nuvole.
Stregata per tuo nipote, si potrebbe dire, anche se non lo è.
Non è la perseveranza la dote migliore di Ale.
In due occasioni, in inverno e con la neve, non è riuscito a raggiungerla.
Adesso è lì avvolta in un misterioso sudario bianco che la rende non visibile ai suoi occhi.
Egli teme di mancarla ancora e tornare sconfitto per la terza volta.
Si! Devo dartene atto, non ti scoraggi facilmente, non sei un grande alpinista ma non c'è proprio bisogno di esserlo per raggiungerla comunque.
Basta essere decisi. Tu vecchietto sdentato, puoi ancora dire la tua su queste cime "banali".
Ale non ha esperienza ed è molto lontano dai suoi limiti, peccato che la sua testa sia convinta del contrario.
Fosse stato solo, ritornato alla Bassa, con la coda fra le gambe, serebbe ridisceso all'auto.
Ma ci sei tu, così duro e puro....percepisci la mia ironia?
Assorbila e fanne tesoro per il futuro, forse ti servirà!
Ma torniamo al presente, un presente "passato" per volere tuo.
State camminando sulla dorsale di collegamento Tamaro-Gradiccioli,
siete oltre la Bassa di Indemini, quella di Montoia è poco distante.
Avete già schiacciato più volte la neve, ma non è un problema.
Quando arrivate sotto l'edificio sommitale "un muro di neve invalicabile",
quello che tuo nipote erroneamente percepisce, vi separa dalla cima.
Conoscendo le sue "doti alpinistiche"
gli imponi di calzare i ramponcini che non voleva neanche portare ma che tu gli hai imposto.
Non vuoi problemi, per quanto sia facile, scivolare lì potrebbe causare danni gravi, meglio evitare.
Ale è cupo e un po' teso. Teme ciò che vede.
Una parete nord di ghiaccio invalicabile?
Sali per primo per vedere come butta.
Ti rendi conto che è facile così lo prendi bonariamente in giro.
Salite...
A poca distanza dalla vetta scatti come un vecchio centometrista obeso.
E' sufficiente per arrivare in cima per primo. Alzi le braccia al cielo...
Vincitore per l'ultima volta....che dire?
Quando si diventa vecchi si ritorna bambini, me lo hai appena dimostrato.
Ciò che non ti aspetti accade poco dopo.
Quando lui arriva, tocca la croce, l'agognata croce di cima del Gradiccioli
ed "esplode" di gioia, la temperatura si rialza...
Non te l'aspettavi...
Sapevi che ci teneva a salirla ma non fino a quel punto.
La nebbia si è diradata un attimo, un premio per la vostra perseveranza?
Arriva gente, forse attirata dalle urla felici...
Ale è al settimo cielo ma il pensiero della discesa lo frena un po'!
Vi avviate, il tempo deve cambiare in peggio e voi siete lontani dall'auto.
Arrivate al "temibile" muro innevato.
A tuo nipote dai qualche dritta su come procedere, tentennando raggiunge la parte piana della cresta.
La fine dei problemi coincide con un nuovo "sfogo" emotivo!
Dalla sua bocca escono parole forti, si sprecano gli aggettivi.
La felicità, incontrollata, lo pervade per molti minuti.
Non vuole neppure togliersi i ramponi pur camminando in piano...
Forse si sente un grande alpinista, lascio fare...i sogni non costano nulla!
Sei spiazzato per tanto entusiasmo?
Non è la prima volta che porti i tuoi nipoti per vette che da soli non sono riusciti a salire.
Ma qui è diverso, la sua gioia incontenibile ti contagia!
Ti senti appagato come non mai.
E' bello, vero, godere della felicità altrui, se è grazie a te che essi l'hanno raggiunta?
Ti senti fiero di aver trasmesso anche a lui il sapore mistico che pervade i tuoi sensi quando arrivi alla fine della salita, lasciando tutto sotto di te...?
Ti piace vederlo dentro la sua personale sfera di cristallo
mentre sta salendo al settimo cielo?
Hai reso unica una camminata che non lo era...
...e neanche lo immaginavi...
Ti era successo qualcosa di simile con tuo figlio, anni fa, sulla cresta sud del Barro.
Ti ricordi di quella domenica?
Voi due in quella bellissima giornata assolata e tersa.
Mentre si aggrappava alle rocce, con le sue manine di bimbo, più felice che mai si era fermato.
Ti aveva guardato e senza dire parola ti aveva abbracciato.
i vostri sguardi si erano incrociati intensi...
Rammenti ancora le sue parole?
No! Non le hai dimenticate, non accadrà mai campassi cent'anni!
"E' fantastico avere un papi alpinista che mi porta in posti così belli!"
Se ti fossi trovato in vetta al K2, dopo aver salito l'inviolato sperone ovest (o nord ovest?) non ti saresti sentito felice uguale.
E quella frase di tuo figlio, quel momento magico ed irripetibile, non lo cambieresti con niente!!
Ti sei aggiunto una soddisfazione oggi, magari non così intensa, ma ugualmente appagante.
Le cime che avete fatto si sono riavvolte, freddolose, nel loro mantello.
Ne avete conosciuta l'intima essenza, va bene così!
Ora si tratta di scendere a valle.
Tutto il resto torna privato nascosto nella tua testa.
Ho confiscato in segreto alcune tue gioie intime ed intense. Le ho esposte al pubblico sapere.
Le ho rese note per far conoscere agli altri un po' del tuo "io".
Forse non lo meriti o non lo vuoi...ti arrabbierai per questo?
Scusami ma non sono come te.
Io sono emozione allo stato puro, mi nutro di "me" espandendomi ovunque.....
ti senti "derubato" per qualcosa che doveva essere solo tuo?
Beh, pazienza, è andata così....!
...torna pure a fare l'orso, nessuno ti chiederà di più................
Tourengänger:
Gabrio

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