Cima Mutta (2135 m) - Valsesia
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Viste le super previsioni (finalmente!) oggi doveva essere la giornata del Gradiccioli o del Massone, ma, mentre pensavo a quale delle due fare, arriva la proposta di un collega di andare in Valsesia, visto che lui è già lì.
Ovviamente accetto subito, visto che da tempo cercavamo di organizzare un'uscita insieme senza riuscirci.
Alla fine siamo addirittura in 4 (oltre a me ci sono Edoardo, Luca e Gloria) più la simpatica cagnolona Kuma, quindi scegliamo un'escursione non troppo lunga adatta anche a chi è meno allenato.
La scelta ricade su questa modesta cimetta, la prima vetta lungo la cresta spartiacque tra la Val Vogna e la Val d'Otro, laterali dell'alta Valsesia.
Si tratta di un vero e proprio balcone panoramico sul Rosa, la cui vista odierna sarà purtroppo compromessa dalle solite nuvole che neanche oggi mi hanno risparmiato.
Partiamo da un piccolo parcheggio a bordo strada subito prima della frazione di Cà di Janzo e imbocchiamo subito il sentiero che sale nel bosco (sentiero n°10). Non ci sono paline segnavia, ma il sentiero è uno solo e non si può sbagliare.
Poco dopo si dirama un'altra traccia verso sinistra, che porta ad attraversare un ruscello, noi invece continuiamo dritti, tenendoci a destra del corso d'acqua.
Da qui in poi il sentiero è sempre ottimamente segnato con segnavia e cartelli.
Con un primo strappo nel bosco raggiungiamo la frazione di Selveglio (0 h 25), dove ignoriamo il sentiero di sinistra che porta a Peccia e proseguiamo invece in direzione nord tra le case (ci sono comunque i segnavia).
Salendo con andatura sempre molto tranquilla proseguiamo nel bel lariceto fino alla successiva Alpe Poesi (0 h 50) e quindi all'Alpe Le Piane, dove una fresca fontana permette di rinfrescarsi e fare scorta d'acqua.
Superata l'Alpe Le Piane si esce dal bosco, ormai molto rado, ed il sentiero tende a perdersi nei prati. I segnavia bianco-rossi abbastanza frequenti permettono comunque di orientarsi senza difficoltà, almeno in condizioni di ottima visibilità come oggi.
Si percorre un primo tratto in direzione opposta alla cima, già visibile sopra di noi, quindi si volta decisamente a destra per aggirare una piccola pietraia.
Il sentiero torna ora ben evidente e ricomincia a salire con più decisione, tagliando il fianco della montagna in direzione Nord-Est.
Si supera una breve rampa molto ripida in mezzo agli ultimi larici quindi si compie un traverso pianeggiante su pietraia, e si torna infine a salire in modo deciso per raggiungere la cresta.
Sbucati in cresta bastano pochi metri verso destra e si raggiunge la Cima Mutta (2 h 00), contrassegnata da un ometto, una grossa bandiera arancione e un pannello che aiuta a riconoscere le cime visibili da qui. Sotto il pannello è posto il libro di vetta.
Nel frattempo, come ormai d'abitudine, anche oggi le nuvole hanno coperto una buona porzione di cielo, limitandoci la visuale sul massiccio del Rosa.
Oltre al Rosa comunque è molto bella la vista sul Corno Bianco ad ovest e su Tagliaferro e Carnera ad est, cime davvero maestose ed imponenti.
Sostiamo comunque una buona oretta sulla cima, quindi per lo stesso percorso dell'andata scendiamo all'Alpe Le Piane (2 h 50), dove essendoci la fontana ci fermiamo per mangiare.
Quindi sempre per lo stesso percorso dell'andata rientriamo a Cà di Janzo (3 h 45), mentre il cielo sopra di noi si è nuovamente liberato e il sole splende più che mai.
Ottima compagnia e gran bei luoghi, giornata decisamente positiva. Peccato per il tempo coperto mentre eravamo in vetta, comunque decisamente meglio rispetto alle ultime uscite!!
Escursione di durata e dislivello piuttosto brevi, non presenta difficoltà alcuna se non i brevi tratti su pietraia da fare come sempre con cautela. L'esposizione pressochè totale a sud la rende molto adatta al periodo primaverile
Ovviamente accetto subito, visto che da tempo cercavamo di organizzare un'uscita insieme senza riuscirci.
Alla fine siamo addirittura in 4 (oltre a me ci sono Edoardo, Luca e Gloria) più la simpatica cagnolona Kuma, quindi scegliamo un'escursione non troppo lunga adatta anche a chi è meno allenato.
La scelta ricade su questa modesta cimetta, la prima vetta lungo la cresta spartiacque tra la Val Vogna e la Val d'Otro, laterali dell'alta Valsesia.
Si tratta di un vero e proprio balcone panoramico sul Rosa, la cui vista odierna sarà purtroppo compromessa dalle solite nuvole che neanche oggi mi hanno risparmiato.
Partiamo da un piccolo parcheggio a bordo strada subito prima della frazione di Cà di Janzo e imbocchiamo subito il sentiero che sale nel bosco (sentiero n°10). Non ci sono paline segnavia, ma il sentiero è uno solo e non si può sbagliare.
Poco dopo si dirama un'altra traccia verso sinistra, che porta ad attraversare un ruscello, noi invece continuiamo dritti, tenendoci a destra del corso d'acqua.
Da qui in poi il sentiero è sempre ottimamente segnato con segnavia e cartelli.
Con un primo strappo nel bosco raggiungiamo la frazione di Selveglio (0 h 25), dove ignoriamo il sentiero di sinistra che porta a Peccia e proseguiamo invece in direzione nord tra le case (ci sono comunque i segnavia).
Salendo con andatura sempre molto tranquilla proseguiamo nel bel lariceto fino alla successiva Alpe Poesi (0 h 50) e quindi all'Alpe Le Piane, dove una fresca fontana permette di rinfrescarsi e fare scorta d'acqua.
Superata l'Alpe Le Piane si esce dal bosco, ormai molto rado, ed il sentiero tende a perdersi nei prati. I segnavia bianco-rossi abbastanza frequenti permettono comunque di orientarsi senza difficoltà, almeno in condizioni di ottima visibilità come oggi.
Si percorre un primo tratto in direzione opposta alla cima, già visibile sopra di noi, quindi si volta decisamente a destra per aggirare una piccola pietraia.
Il sentiero torna ora ben evidente e ricomincia a salire con più decisione, tagliando il fianco della montagna in direzione Nord-Est.
Si supera una breve rampa molto ripida in mezzo agli ultimi larici quindi si compie un traverso pianeggiante su pietraia, e si torna infine a salire in modo deciso per raggiungere la cresta.
Sbucati in cresta bastano pochi metri verso destra e si raggiunge la Cima Mutta (2 h 00), contrassegnata da un ometto, una grossa bandiera arancione e un pannello che aiuta a riconoscere le cime visibili da qui. Sotto il pannello è posto il libro di vetta.
Nel frattempo, come ormai d'abitudine, anche oggi le nuvole hanno coperto una buona porzione di cielo, limitandoci la visuale sul massiccio del Rosa.
Oltre al Rosa comunque è molto bella la vista sul Corno Bianco ad ovest e su Tagliaferro e Carnera ad est, cime davvero maestose ed imponenti.
Sostiamo comunque una buona oretta sulla cima, quindi per lo stesso percorso dell'andata scendiamo all'Alpe Le Piane (2 h 50), dove essendoci la fontana ci fermiamo per mangiare.
Quindi sempre per lo stesso percorso dell'andata rientriamo a Cà di Janzo (3 h 45), mentre il cielo sopra di noi si è nuovamente liberato e il sole splende più che mai.
Ottima compagnia e gran bei luoghi, giornata decisamente positiva. Peccato per il tempo coperto mentre eravamo in vetta, comunque decisamente meglio rispetto alle ultime uscite!!
Escursione di durata e dislivello piuttosto brevi, non presenta difficoltà alcuna se non i brevi tratti su pietraia da fare come sempre con cautela. L'esposizione pressochè totale a sud la rende molto adatta al periodo primaverile
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peter86

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Kommentare (7)