Cime di Visghéd (Est 1.923m e Ovest 1.937) e Cima di Sbordan (1.875m)

Oggi con Filo, Andrea, Matteo e Bruno ci apprestiamo a superare un ragguardevole dislivello per raggiungere la Cima di Visghèd, menzionata positivamente dal Brenna e da diversi hikers come punto molto panoramico sia sulla catena calanchina del pizzo di Claro che sulla corona di monti che vanno dal Gaggio fino al Poncione Rosso.

Bruno ci aspetterà qui mentre più tardi faremo il giro delle 3 cime.  Per la salita alla Cima Est di Visghed Q1924 andiamo a naso in direzione della vetta (come consiglia anche il Brenna) cercando divertenti passaggini di II°. E’ possibile tenersi maggiormente verso W per risalire su pascoli e detriti senza usare le mani. Poco prima della vetta incontriamo un signore salito da Lodrino.

Pausa in vetta con splendido panorama (merita davvero tanto!) per poi puntare alla Cima W di Visghed. Attenzione perché è presente un’anticima senza nome sulla CN.. non è quella! Raggiunta la cima W Q1937 optiamo per la Cima di Sbordan. Mentre Andrea e Matteo ci aspettano all’Alpe di Sbordan, io e Filo sprintiamo fino all’erbosa e panettosa vetta a Q1875. Scendiamo subito e, riagganciati gli altri due giargianès, torniamo dal Bruno all’Alpe di Visghed. Piccola pausa e poi in marcia per la discesa.

Poco prima di risalire la rampetta di Fronn, si avvia verso Sud un sentiero non presente sulla CN che porta a Bolgri (è presente però un cartello e qualche bollino rosso). Il sentiero è ripido ed in pessimo stato ma percorribile. Si oltrepassa un punto non difficile ma attrezzato con una corda metallica (questo potrebbe dare il T3+ all’escursione) e poi il sentiero scompare. Grazie alle mappe del GPS raggiungiamo le due baite abbandonate di Bui (Q1300 circa) e poi sempre a naso scendiamo verso Bolgri. Il versante è abbastanza ripido, fortunatamente ribecchiamo il sentiero perso ed arriviamo a Bolgri Q1151 in un attimo. Ci sciocca un po’ la presenza di numerose macerie, ma andiamo avanti. Anche qui il sentiero è un po’ in disuso e bisogna andare un po’ a naso per trovarlo (consiglio di usare la mia traccia GPS). Non siamo riusciti a scovare la fontana scolpita nella pietra menzionata dal Brenna (vedi itin. 1672 della guida 2 “dal Cristallina al Sassariente). Peccato.
Da Bolgri in poi il sentiero è in ottimo stato e in breve si inserisce sulla traccia iniziale poco sotto Monte Gaggio. Adesso il ritorno a Moleno è per la stessa via dell’andata.