Torrione di Val Solda Cima Sud Q1805, Foiorina Q1810 - Le dolomiti della Val Solda
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Torrione Cima Sud e Foiorina – dolomie, calcaree, bocchette, canaletti, cascatelle, faggi e mughi
Prologo (domenica 19 maggio, ore 5:45)
Squilla il mio cellulare, anzi vibra perché in silenzioso
G2: sicuro che andiamo comunque? Diluvia
G1: non ho sentito nessuno, certo che si esce, tanto si va in capanna
G2: ok, preparo il caffè …
Nel frattempo mi vesto, e non guardo fuori … preparo la roba da mangiare da mettere nello zaino
R: hai guardato fuori? Diluvia !
G1: aspetta non ho ancora aperto gli scuri di casa … PORCACCIA ! mi tocca richiuderlo per la pioggia !
Rimandiamo, e torniamo sotto le coperte, stavolta è troppa ….
Resta tanto amaro in bocca … e la voglia di camminare che ti si blocca nei polpacci ed in gola …
Lunedì 20 maggio …
R: giovedì danno bello, e se noi …
G1: mi tengo libero, il Barba sicuramente c’e’ purtroppo gli altri lavorano
Siamo solo in tre, e con tutte le intenzioni di “sfogarsi” ma non di pestare neve, che in questi giorni è caduta ancora “bassa”, sotto i 2000mt.
Una cima sui 1800mt, ma con un bel percorso, di quelli che “ti soddisfano”.
Prendo spunto da un bel libro, fresco di stampa:
“I più dei sentieri tra Lombardia e Ticino, 60 itinerari in montagna", di Sergio Papucci, Blu Edizioni.
Puntiamo ad un bel giro ad anello, un anello completo, che parte da Seghebbia, in Val Rezzo, frazione del comune di Buggiolo, e per valli e vallette giunge alla Foiorina / Fojorina, cima di confine molto conosciuta e che di solito si affronta da Cimadera / capanna Pairolo in Svizzera.
Da valutare sul posto la “deviazione”, un poco alpinistica, al Torrione, alla sua magnifica cima sud.
Alle 08:00 parcheggiamo al piccolo cimitero di Seghebbia, il meteo sembra incerto, ma speriamo che le previsioni siano corrette.
Si scende da una stradina poco prima del cimitero, che diventa subito sentiero (segnato come sentiero 3 barrato), scende verso un torrentello, lo si guada, abbiamo perso 100mt di quota, ora si risale, in bellissime faggete verso i prati e l’ Alpe Pramarzio che si vedeva da Seghebbia.
Superata l’ Alpe di devia a destra e si sale dolcemente in una vallata che porta alla radura di Pralungo Q1115, ci tocca fare lo slalom tra enormi faggi tagliati, immagino pulizie nel bosco.
Sempre seguendo i bolli bianco-rossi si prosegue rimontando alcune balze rocciose, ad bivio Q1110 si tiene la destra, a sinistra si scende verso l’ Alpe Riccola.
L’ ambiente è una grande faggeta, meravigliosa, a Q1110 (anche se le quote sono più o meno simili, preparatevi a un interminabile sali-scendi) c’e’ un grande masso proprio sul sentiero, la via corretta è una decisa deviazione a destra, noi erroneamente scendiamo su traccia non marcata verso un ruscello, qui capiamo l’ errore e con l’ aiuto del gps risaliamo faticosamente a cercare i bolli di vernice. 25min persi, da recuperare.
Tra faggi, grandi massi e rocce calcaree risaliamo fino alla bella Alpe Fiorina Q1348, due baite in legno, in una radura di larici, con una bella fontana di acqua fresca. Sono le 09:55.
Il posto è incantevole, immersi nel verde ma attornianti da dolomie, una decina di minuti e riprendiamo.
Vicino all’ alpe una palina indica le vie, prendiamo a sinistra verso la bocchetta del Boj.
Salendo verso questa bocchetta si aprono i grandi panorami verso E, con il lago di Como ed il laghetto del Piano, verso Menaggio.
Alle 10:18 raggiungiamo la bocchetta del Boj, Q1460, ora il bosco di fa più rado, e il sentiero corre su un ripido versante che scende verso il Ceresio, su passaggi di roccia calcarea.
Siamo sul fianco S del Torrione di Val Solda, che ancora non vediamo,
Dopo una ennesima bocchetta senza nome, un lungo traverso ci porta ad una bocchetta senza nome a Q1585, qui il paesaggio ricorda le Grigne.
A questa bocchetta possiamo ammirare la roccia ripida del Torrione, poco oltre a Q1660 dobbiamo decidere, a sinistra si prosegue verso il passo di Pianca Bella e quindi verso la Foiorina, a destra verso il Torrione.
Vederla da sotto incute un gran rispetto, un timoroso rispetto, ma la lettura della descrizione sul libro e dell’ escursione dettagliata di foto di Simone86, e di
rambaldi, mi dicono che si può fare ….
Una Y di bolli bianco-rossi ci invita a decidere, ma in cuor nostro è già deciso.
In una foto cerco di indicare il percorso di salita, che comunque è bollato bianco-rosso.
Si traversa in salita, poi si imbocca un primo canale erboso che porta alla cresta, secondo canale erboso poco meno ripido, sotto la roccia sommitale si scavalla e si aggira la torre verso N, dove si incontra il sentiero che proviene dalla Foiorina.
Il primo dei canali, erboso e con alcune roccette, richiede a volte l’ uso delle mani, la pendenza tra i 60 e 75% … su erba, quindi consiglio di rinunciare già al bivio se le condizioni del terreno non sono ottimali (terreno umido, ghiaccio,…).
Una cosa è certa, iniziata la risalita del canale, non si torna indietro !
Con una grande attenzione e sforzo fisico arriviamo alla torre sommitale alle 11:55, Il Torrione di Val Solda, cima Sud 1805mt.
La posizione è spettacolare, splende un bel sole e la visibilità e grandiosa a 360°.
Colpisce la neve bassa sul Camoghè, il Garzirola e la cresta Pizzo di Gino – Bregagno (dai 1850/1900 in su tutto bianco), ma il Legnone le Grigne, le grandi vette della Valtellina, il Rosa, i giganti bernesi, verso S il Generoso, il Bisbino, visti da una nuova angolazione.
Ci fermiamo a pranzo sulla vetta, al sole ma anche al riparo da una arietta fresca.
Un’ora e venti di permanenza, il pranzo certo, ma anche una grande indigestione di panorami, e 250 foto ….
Scendiamo dalla torre, seguendo verso N, è evidente il percorso in cresta verso il Torrione cima N, e la Fiorina, meno evidente è come saltar giù dalla torre …
Le foto di un passaggino di I o II grado ci hanno preparato a questa nuova e ultima “fatica”, lo vedo proprio dove me lo aspettavo, sono due tratti di roccia senza appigli il primo di 3mt circa ed il secondo di 2mt circa.
Il più critico è il primo, ma di nuovo c’e’ un pezzo di corda che aiuta. Attenzione che non è assicurata su un anello, ma ad una radice di pino (sembra secca …), provatela prima di spostare troppo peso, e soprattutto scaricate sui piedi e appigli, in sostanza niente di adrenalinico.
Ora si prosegue tutto in cresta, raggiungiamo la comoda cima N, e quindi la Foiorina / Fojorina.
Vista sulla Val Colla e S.Lucio, ancora foto e via in discesa verso il Passo di Foiorina Q1688 e la bocchetta di S.Bernardo Q1586, poi prima di raggiungere la sterrata del S.Lucio si devia a destra Q1505 per raggiungere l’ Alpe Colmine Q1483.
Scendiamo sotto l’ alpe, la prosecuzione del sentiero non è subito evidente ma scendendo lo si ritrova, da qui fino a Seghebbia sempre ben segnalato, passa vicino a numerosi capanni di caccia, poi all’ acquedotto e quindi si entra nella frazione, dove scendiamo verso il cimitero dove abbiamo parcheggiato.
Mi sono proprio gustato la giornata, i paesaggi, il caminetto, le piccole dolomiti …. guardando fuori il gran grigiume di oggi … beh che fortuna aver preso ferie proprio ieri !
Giorgio
Vista da Roberto - (roberto59)
Ragazzi che dire, il meteo prometteva bene, giornata prevista con sole e un temporale alle 17.00 per cui per una volta mi prendo un giorno, no work........scelta azzeccata.
Escursione ottima, gran bel giro, bravo Giorgio bella scelta, giornata ok, relax, montagna, vette da ammirare, davvero un bel giovedi’, non era un mercoledi’ per cui non posso dire da leoni, ma comunque da “pensionati”, nel senso che non si lavorava.
Tutto positivo, compresa la sosta alla chiesetta degli alpini in localita’ Croce sulla via del ritorno, sopra Menaggio, trincee e camminamenti, per un ex alpino come il sottoscritto una degna conclusione di giornata.
Roberto
W gli Alpini
Vista da Luciano - (barba43)
Oggi abbiamo recuperato la mancata uscita per brutto tempo di Domenica scorsa, i miei amici avevano ancora qualche giorno di ferie da fare, e Giorgio ci ha portati in Val Solda, un bellissimo posto con delle bellissime cime, molto panoramiche.
Siamo partiti da Seghebbia, un piccolo paese della val Rezzo, per la cima Foiorina.
Una bella camminata nei boschi pieni di faggi, fino su alla omonima bocchetta, per poi deviare per la cima Torrione Sud, una cima abbastanza difficile affrontata da questa parte (da sud).
Arrivati in vetta, come sempre, ci siamo goduti il panorama a 360 gradi di cime, molte conosciute e anche già fatte sia in Italia che nella vicina Svizzera.
Poi abbiamo pranzato, proprio vicino alla croce di vetta, che qualche manigoldo ha staccato e fregato il crocifisso, lasciando solo le viti.
Dopo un'oretta e più,siamo scesi ma dalla parte opposta, molto più corta e meno impegnativa, arrivati all'auto siamo ripartiti per rientrare a casa.
Un Grazie a Giorgio per le belle scelte.
alla prossima
Barba
Il solito riassuntino:
Percorso:
12.1 Km totali, 7h:20m totali, 5:30m di cammino
Andata: 6.7 Km, 3:55 lorde, 30m soste ed errori
Ritorno: 5.4 Km, 2:00 lorde, 20m soste
Dislivello:
850 mt di assoluto, 1300mt di relativo
Partecipanti: Giorgio, Roberto , Luciano
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