Anello del Torrione Valsolda
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Escursione pomeridiana ad anello con partenza dalla Val Rezzo, traversata nella riserva naturale integrale della Valsolda e salita alle cime di della Fiorina e del Torrione Valsolda.
Lascio la macchina nel posteggio al termine della strada a Seghebbia (1111). Ho con me la cartina e due paia di occhiali da sole ma ho dimenticato a casa quelli da vista, ciò mi condizionerà parecchio lungo il tragitto. Seguendo i segni biancorossi del sentiero 3 barrato torno indietro sulla strada fino al cimitero. Seguo una traccia che lascia la strada e si abbassa fino al tornante successivo. Mi rendo conto di aver preso la direzione sbagliata, per cui risalgo al cimitero, dove si stacca una stradina tra i prati. Passo in mezzo alle baite e mi porto al limite del bosco. E' in corso la fienagione e non si vede la traccia sull'erba. Mi sembra di vedere una traccia che si abbassa nel bosco e la seguo. Mi accorgo di aver sbagliato nuovamente sentiero, comunque proseguo raggiungendo il torrente della Val di Cagna. Risalgo il corso d'acqua fino a trovare il guado sul sentiero che avevo perso. Sul sentiero risalgo dalla valle e raggiungo i pascoli dell'Alpe Pramarzio (1061). Proseguo su una pista forestale in direzione dell'Alpe Riccola. Attraverso la radura del Pralungo e, dopo alcuni saliscendi, arrivo al bivio in prossimità dell'Alpe Riccola.
Svolto a destra per l'Alpe Fiorina. Dopo un tratto di ascesa dolce, all'improvviso, il percorso si impenna e risale la Val Fiorina in una bella faggeta. Segnato da un cartello entro nel territorio della riserva naturale integrale della Valsolda. L'accesso a quest'area è consentita solo sui due sentieri principali e per un tempo limitato. Arrivo alle baite di legno dell'Alpe Fiorina (1348) in un ambiente fiabesco. I cartelli di sentiero indicano due direzioni possibili. A destra si risale alla Bocchetta San Bernardo, io tengo la sinistra per l'Alpe Nores. Risalgo il versante della valle mentre si aprono bei panorami sulla Val Menaggio, il Lario e le cime circostanti. Su un bel percorso tra rocce calcaree arrivo alla Bocchetta di Boj (1454). Ignoro la direzione che scende all'Alpe Serte e proseguo in quota sul bel sentiero panoramico che , con alcuni saliscendi taglia la costa della montagna. Raggiungo una bocchetta appena sopra la cima del Monte Pradè dove il sentiero inizia a scendere verso l'Alpe Nores. Avevo intenzione di prendere la via diretta per il Torrione, ma visto che il sentiero scende, lo abbandono e taglio nel bosco. Trovo un sentiero segnato che sale decisamente e mi convinco di essere sul percorso che avevo programmato. Il sentiero però, invece di puntare verso il Torrione, piega a destra e sale rettilineo su una traccia che taglia un bosco di pini mughi. Raggiungo una sella sulla cresta di confine che si affaccia verso la Val Colla. Risalgo sulla cresta e raggiungo la Cima di Fiorina (1810). Torno alla sella e proseguo, lasciando la cresta confinale, in direzione delle due cime del Torrione. Dopo una breve discesa e risalita arrivo comodamente sulla cima nord (1809). Mi abbasso nuovamente per arrivare ad un intaglio da cui si risale su un facile e breve tratto di arrampicata su roccia che porta alla cima del Torrione Valsolda (1805). Mi sposto su una roccia più bassa, ma più affacciata verso il Ceresio per avere una visuale migliore. Torno sui miei passi e seguo il sentiero della cresta confinale che porta al Passo di Fiorina (1688) e quindi si abbassa decisamente tra i pini mughi alla Bocchetta San Bernardo (1586). La via lascia la cresta, che risale al Colmo S.Bernardo, per proseguire pianeggiante su sterrata verso il passo di San Lucio. In prossimità dell'alpeggio lascio la pista e scendo direttamente all'Alpe Colmine (1483) in cerca del sentiero per Seghebbia. Non trovo la via e penso di poterla trovare lungo la strada. Non ci sono diramazioni quindi proseguo sulla strada dove so che troverò una via sicura. La sterrata si immette sulla strada per San Lucio e scende verso i Roccoli (1370) e arriva alla Chiesetta degli Angeli Custodi (1323) dove ritrovo il sentiero 3 barrato. Seguo il percorso che si abbassa nel bosco, supera in successione tre vallette, si immette sul sentiero che scende dall'Alpe Colmine e arriva a Seghebbia (1111).
Partecipanti: Dario.
Tempi di percorrenza: 2h36' alla Fiorina, 2h50' al Torrione, discesa 1h34'. Totale 4h24'
Lunghezza del percorso: 15km.
Meteo: bello, limpido.
Note: pur non avendo letto la relazione di giorgio59m http://www.hikr.org/tour/post65104.html di un mese prima (l'ho letta dopo), ho scelto lo stesso percorso, peraltro sbagliando in 4 punti.
Il bivio per la diretta al Torrione non l'ho visto proprio. Pensavo di essere sul sentiero giusto poichè sulla mia cartina (Ingenia) era segnata solo la diretta mentre sulla carta svizzera è segnata la via per Fiorina (l'ho visto dopo).
La traccia l'ho disegnata a mano poiché era inaffidabile a tratti e poi mi si è spento il GPS.
Il toponimo Fiorina assume altre versioni (Foiorina, Fojorina) a seconda delle carte.
Lascio la macchina nel posteggio al termine della strada a Seghebbia (1111). Ho con me la cartina e due paia di occhiali da sole ma ho dimenticato a casa quelli da vista, ciò mi condizionerà parecchio lungo il tragitto. Seguendo i segni biancorossi del sentiero 3 barrato torno indietro sulla strada fino al cimitero. Seguo una traccia che lascia la strada e si abbassa fino al tornante successivo. Mi rendo conto di aver preso la direzione sbagliata, per cui risalgo al cimitero, dove si stacca una stradina tra i prati. Passo in mezzo alle baite e mi porto al limite del bosco. E' in corso la fienagione e non si vede la traccia sull'erba. Mi sembra di vedere una traccia che si abbassa nel bosco e la seguo. Mi accorgo di aver sbagliato nuovamente sentiero, comunque proseguo raggiungendo il torrente della Val di Cagna. Risalgo il corso d'acqua fino a trovare il guado sul sentiero che avevo perso. Sul sentiero risalgo dalla valle e raggiungo i pascoli dell'Alpe Pramarzio (1061). Proseguo su una pista forestale in direzione dell'Alpe Riccola. Attraverso la radura del Pralungo e, dopo alcuni saliscendi, arrivo al bivio in prossimità dell'Alpe Riccola.
Svolto a destra per l'Alpe Fiorina. Dopo un tratto di ascesa dolce, all'improvviso, il percorso si impenna e risale la Val Fiorina in una bella faggeta. Segnato da un cartello entro nel territorio della riserva naturale integrale della Valsolda. L'accesso a quest'area è consentita solo sui due sentieri principali e per un tempo limitato. Arrivo alle baite di legno dell'Alpe Fiorina (1348) in un ambiente fiabesco. I cartelli di sentiero indicano due direzioni possibili. A destra si risale alla Bocchetta San Bernardo, io tengo la sinistra per l'Alpe Nores. Risalgo il versante della valle mentre si aprono bei panorami sulla Val Menaggio, il Lario e le cime circostanti. Su un bel percorso tra rocce calcaree arrivo alla Bocchetta di Boj (1454). Ignoro la direzione che scende all'Alpe Serte e proseguo in quota sul bel sentiero panoramico che , con alcuni saliscendi taglia la costa della montagna. Raggiungo una bocchetta appena sopra la cima del Monte Pradè dove il sentiero inizia a scendere verso l'Alpe Nores. Avevo intenzione di prendere la via diretta per il Torrione, ma visto che il sentiero scende, lo abbandono e taglio nel bosco. Trovo un sentiero segnato che sale decisamente e mi convinco di essere sul percorso che avevo programmato. Il sentiero però, invece di puntare verso il Torrione, piega a destra e sale rettilineo su una traccia che taglia un bosco di pini mughi. Raggiungo una sella sulla cresta di confine che si affaccia verso la Val Colla. Risalgo sulla cresta e raggiungo la Cima di Fiorina (1810). Torno alla sella e proseguo, lasciando la cresta confinale, in direzione delle due cime del Torrione. Dopo una breve discesa e risalita arrivo comodamente sulla cima nord (1809). Mi abbasso nuovamente per arrivare ad un intaglio da cui si risale su un facile e breve tratto di arrampicata su roccia che porta alla cima del Torrione Valsolda (1805). Mi sposto su una roccia più bassa, ma più affacciata verso il Ceresio per avere una visuale migliore. Torno sui miei passi e seguo il sentiero della cresta confinale che porta al Passo di Fiorina (1688) e quindi si abbassa decisamente tra i pini mughi alla Bocchetta San Bernardo (1586). La via lascia la cresta, che risale al Colmo S.Bernardo, per proseguire pianeggiante su sterrata verso il passo di San Lucio. In prossimità dell'alpeggio lascio la pista e scendo direttamente all'Alpe Colmine (1483) in cerca del sentiero per Seghebbia. Non trovo la via e penso di poterla trovare lungo la strada. Non ci sono diramazioni quindi proseguo sulla strada dove so che troverò una via sicura. La sterrata si immette sulla strada per San Lucio e scende verso i Roccoli (1370) e arriva alla Chiesetta degli Angeli Custodi (1323) dove ritrovo il sentiero 3 barrato. Seguo il percorso che si abbassa nel bosco, supera in successione tre vallette, si immette sul sentiero che scende dall'Alpe Colmine e arriva a Seghebbia (1111).
Partecipanti: Dario.
Tempi di percorrenza: 2h36' alla Fiorina, 2h50' al Torrione, discesa 1h34'. Totale 4h24'
Lunghezza del percorso: 15km.
Meteo: bello, limpido.
Note: pur non avendo letto la relazione di giorgio59m http://www.hikr.org/tour/post65104.html di un mese prima (l'ho letta dopo), ho scelto lo stesso percorso, peraltro sbagliando in 4 punti.
Il bivio per la diretta al Torrione non l'ho visto proprio. Pensavo di essere sul sentiero giusto poichè sulla mia cartina (Ingenia) era segnata solo la diretta mentre sulla carta svizzera è segnata la via per Fiorina (l'ho visto dopo).
La traccia l'ho disegnata a mano poiché era inaffidabile a tratti e poi mi si è spento il GPS.
Il toponimo Fiorina assume altre versioni (Foiorina, Fojorina) a seconda delle carte.
Tourengänger:
morgan

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