Rifugio Dondena- Valle di Champorcher
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Uscita di due giorni nella Valle di Camporcher in Valle d'Aosta organizzata dal CAI di Laveno. Alla gita, condotta da Leo e Gianmarco, partecipano 19 escursionisti. Il programma prevede la salita serale/notturna al rifugio Dondena, pernottamento ed escursione al Lago Miserin il giorno seguente. Purtroppo le previsioni meteo non sono buone, ma decidiamo di fare comunque la gita visto che la salita al rifugio è tranquilla, tutta su strada. Per il giorno dopo si vedranno le condizioni del tempo.
Lasciamo le macchine nel parcheggio di Petit Mont Blanc (1684) e iniziamo il cammino sulla strada per Dondena. Sono le 18.00 e c'è una temperatura di -5°C. Il percorso è la strada sterrata percorribile normalmente con le auto mentre in inverno è coperta da neve. Lo strato di neve è consolidato e battuto dalle motoslitte. Si cammina bene anche senza ciaspole, qualcuno le indossa per non doverle portare in mano. La strada procede con pendenza regolare risalendo lungo la Valle di Champorcher, percorsa dal torrente Ayasse. Nel frattempo si è fatto buio e, accompagnati da nevischio, proseguiamo la salita fra larici, sempre più radi fino a restare in campo aperto. Qualcuno accende la pila frontale anche se non è indispensabile poiché è sufficiente il riverbero sulla neve della luce di una pallida luna sopra le nuvole. Arriviamo all'ampia conca di Dondena (2107), posto caratterizzato dalla presenza dei ruderi delle case di caccia reali. Nei mesi estivi è possibile giungere fin qui in auto. In vista delle luci del rifugio perdiamo leggermente quota quindi pieghiamo a sinistra e, dopo aver attraversato un ponticello, riprendiamo la salita. Un ripido ma breve tratto ci conduce al Rifugio Dondena (2192). Alle 20.30 siamo arrivati tutti al rifugio. Dopo un'abbondante cena in allegra compagnia andiamo a dormire. L'indomani ci alziamo mentre fuori nevica. Durante la colazione decidiamo il da farsi. Rinunciamo al proposito di andare al Lago Miserin ma, viste anche le condizioni accettabili di visibilità, scegliamo di fare un giro con le ciaspole di un paio d'ore. Lasciando alle spalle il rifugio prendiamo la direzione sud avendo come riferimento dei tralicci del'alta tensione. Saliamo sul fianco del Mont de Dondena entrando nel Vallone dei Banchi. Siamo troppo alti quindi lasciamo la direzione presa e ci abbassiamo nell'ampia conca del Plan di Roche (2236). Ci sono 20 cm di neve inconsistente sopra uno strato consolidato e si procede agevolmente. La visibilità è di qualche centinaio di metri ma il paesaggio appare piatto e risulta difficile individuare i dossi. Raggiungiamo un piccolo colle (2334) alla base del Mont Rascias e decidiamo che quella è la nostra meta. Dopo una breve sosta riprendiamo la marcia tornando sui nostri passi fino al rifugio evitando la prima risalita. Nel frattempo ha smesso di nevicare e qualche schiarita ci consente di vedere i monti circostanti. Pranziamo al caldo nel rifugio quindi iniziamo la discesa. Una tranquilla passeggiata sulla strada di salita ci riporta al parcheggio di Petit Mont Blanc.
Tutto sommato è stata una bella esperienza in piacevole compagnia e, nonostante le condizioni meteo avverse, abbiamo fatto la nostra camminata in tranquillità.
Partecipanti 19: Leo e Gianmarco (capogita), Roberto, Emilio, Mauro, Dario, Cristina, Cecilia, Regina, Roberto, Irene, Lara, Federica, Paolo, Andrea, Emilia, Silvio, Elena, Silvia.
Tempi di percorrenza: salita al rifugio 2h30', giro Plan di Roche 2h25', discesa 1h40'.
Lunghezza del percorso: salita al rifugio 6,4km, giro Plan di Roche 4,0km, discesa 6,4km, Totale 16,8km.
Dislivello: 1°giorno 500mt salita, 2°giorno 250mt salita, 750mt discesa.
Meteo: Freddo e nevischio con qualche schiarita
Lasciamo le macchine nel parcheggio di Petit Mont Blanc (1684) e iniziamo il cammino sulla strada per Dondena. Sono le 18.00 e c'è una temperatura di -5°C. Il percorso è la strada sterrata percorribile normalmente con le auto mentre in inverno è coperta da neve. Lo strato di neve è consolidato e battuto dalle motoslitte. Si cammina bene anche senza ciaspole, qualcuno le indossa per non doverle portare in mano. La strada procede con pendenza regolare risalendo lungo la Valle di Champorcher, percorsa dal torrente Ayasse. Nel frattempo si è fatto buio e, accompagnati da nevischio, proseguiamo la salita fra larici, sempre più radi fino a restare in campo aperto. Qualcuno accende la pila frontale anche se non è indispensabile poiché è sufficiente il riverbero sulla neve della luce di una pallida luna sopra le nuvole. Arriviamo all'ampia conca di Dondena (2107), posto caratterizzato dalla presenza dei ruderi delle case di caccia reali. Nei mesi estivi è possibile giungere fin qui in auto. In vista delle luci del rifugio perdiamo leggermente quota quindi pieghiamo a sinistra e, dopo aver attraversato un ponticello, riprendiamo la salita. Un ripido ma breve tratto ci conduce al Rifugio Dondena (2192). Alle 20.30 siamo arrivati tutti al rifugio. Dopo un'abbondante cena in allegra compagnia andiamo a dormire. L'indomani ci alziamo mentre fuori nevica. Durante la colazione decidiamo il da farsi. Rinunciamo al proposito di andare al Lago Miserin ma, viste anche le condizioni accettabili di visibilità, scegliamo di fare un giro con le ciaspole di un paio d'ore. Lasciando alle spalle il rifugio prendiamo la direzione sud avendo come riferimento dei tralicci del'alta tensione. Saliamo sul fianco del Mont de Dondena entrando nel Vallone dei Banchi. Siamo troppo alti quindi lasciamo la direzione presa e ci abbassiamo nell'ampia conca del Plan di Roche (2236). Ci sono 20 cm di neve inconsistente sopra uno strato consolidato e si procede agevolmente. La visibilità è di qualche centinaio di metri ma il paesaggio appare piatto e risulta difficile individuare i dossi. Raggiungiamo un piccolo colle (2334) alla base del Mont Rascias e decidiamo che quella è la nostra meta. Dopo una breve sosta riprendiamo la marcia tornando sui nostri passi fino al rifugio evitando la prima risalita. Nel frattempo ha smesso di nevicare e qualche schiarita ci consente di vedere i monti circostanti. Pranziamo al caldo nel rifugio quindi iniziamo la discesa. Una tranquilla passeggiata sulla strada di salita ci riporta al parcheggio di Petit Mont Blanc.
Tutto sommato è stata una bella esperienza in piacevole compagnia e, nonostante le condizioni meteo avverse, abbiamo fatto la nostra camminata in tranquillità.
Partecipanti 19: Leo e Gianmarco (capogita), Roberto, Emilio, Mauro, Dario, Cristina, Cecilia, Regina, Roberto, Irene, Lara, Federica, Paolo, Andrea, Emilia, Silvio, Elena, Silvia.
Tempi di percorrenza: salita al rifugio 2h30', giro Plan di Roche 2h25', discesa 1h40'.
Lunghezza del percorso: salita al rifugio 6,4km, giro Plan di Roche 4,0km, discesa 6,4km, Totale 16,8km.
Dislivello: 1°giorno 500mt salita, 2°giorno 250mt salita, 750mt discesa.
Meteo: Freddo e nevischio con qualche schiarita
Tourengänger:
morgan

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Kommentare (1)