Mont Glacier (m 3185) via normale del versante sud


Publiziert von Alberto C. , 24. August 2021 um 17:49.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:14 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1115 m
Abstieg: 1115 m
Strecke:Da Dondena al Col Fussy e cima del Mont Glacier percorrendo la via normale di salita per il versante sud. Discesa per il medesimo itinerario.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si esce dall’autostrada A5 a Pont Saint Martin e si prosegue sulla strada statale in direzione di Bard/Aosta. Superato Bard, alla rotatoria con una vita posta al centro, si svolta a sinistra in direzione del ponte che supera la Dora Baltea, per poi proseguire seguendo le indicazioni per la Valle di Champorcher. Superato Hone, la strada inizia a salire. Si continua fino all'abitato di Champorcher dove si abbandona la strada principale e, svoltando a destra, si prende la strada che porta ad Arbussey e Gran Mont Blanc, indicazioni anche per Dondena. La si segue fino al termine dove si trovano un paio di aree a parcheggio. Gli ultimi 4,5 chilometri sono su sterrato, ma il fondo è accettabile e con un po’ di attenzione è percorribile con una normale automobile.

     Il Mont Glacier (conosciuto anche come Tete de Savoney) coi suoi 3185 metri è la cima più elevata del Parco del Monte Avic e della Valle di Champorcher. Presenta diverso aspetto a seconda del punto dal quale lo si guarda: visto dal Lago del Miseren è un’arrotondata elevazione dello spartiacque con il Vallone di Savoney; dalla Valle Centrale appare poderoso; dal Gran Lago mostra un minaccioso versante roccioso.
     Anche se la sua altezza non è da sottovalutare, la vetta si può raggiungere facilmente percorrendo la via normale del versante sud. Arrivati in cima si gode di uno splendido panorama a 360°. Abbiamo potuto spaziare dalle più imponenti montagna delle Alpi occidentali: il Monte Bianco (seminascosto dal Monte Emilius), il Gran Combin, il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso; oltre alle cime e ai numerosi laghi del Monte Avic e della Valle di Champorcher.
    Una curiosità. Fino alla metà degli anno 90 del XX secolo, il versante settentrionale del Mont Glacier ospitava i residui di un antico ghiacciaio.



ACCESSO ALLA LOCALITA’ DI PARTENZA.  Si esce dall’autostrada A5 a Pont Saint Martin e si prosegue sulla strada statale in direzione di Bard/Aosta. Superato Bard, alla rotatoria con una vita posta al centro, si svolta a sinistra in direzione del ponte che supera la Dora Baltea, per poi proseguire seguendo le indicazioni per la Valle di Champorcher. Superato Hone, la strada inizia a salire. Si continua fino all'abitato di Champorcher dove si abbandona la strada principale e, svoltando a destra, si prende la strada che porta ad Arbussey e Gran Mont Blanc, indicazioni anche per Dondena. La si segue fino al termine dove si trovano un paio di aree a parcheggio. Gli ultimi 4,5 chilometri sono su sterrato, ma il fondo è accettabile e con un po’ di attenzione è percorribile con una normale automobile.

ATTREZZATURA.   Normale da escursionismo. Consigliati un paio di scarponi alti e robusti.
 
DIFFICOLTÀ.  Fino al Col Fussy non presenta difficoltà: l’itinerario si svolge su una mulattiera e poi su un sentiero ben tracciato (T2).
Oltre il colle il sentiero diventa una semplice traccia (ben marcata) ed è richiesta una maggiore attenzione in quanto il terreno diventa insidioso. Non ci sono tratti particolarmente esposti; per lo più l’esposizione è data dal pendio stesso (T3).
 
QUOTA MASSIMA:  m 3186, la cima del Mont Glacier.

QUOTA MINIMA:  m 2117, a Dondena.

SVILUPPO:  km 15.

TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 6 ore.

TEMPO DI SALITA:  3 ore 15’.

TEMPO DI DISCESA: 2 ore 45’.     

DESCRIZIONE PERCORSO.  Dal parcheggio di Dondena si prosegue lungo la strada sterrata perdendo qualche metro di quota. Dopo un breve tratto, superato il ponte, la si abbandona per prendere il sentiero che si stacco sulla sinistra che in breve porta al Rifugio Dondena (m 2185, 15 minuti circa dal parcheggio).
    Dal rifugio si continua a seguire la strada sterrata che si dirige al Lago Miserin, costeggiando il torrente Ayasse, fino a raggiungere un’ampia conca dove si incontra un cartello segnaletico con le indicazioni per Colle Fussy e Mont Glacier (m 2340, circa mezz’ora dal rifugio). Si abbandona la strada scendendo al ponticello che attraversa portandosi sulla sponda orografica sinistra del torrente Ayasse. Attraversato il pianoro erboso, il sentiero prende a salire in direzione nord-ovest con ampi tornanti fino al bivio con il sentiero che proviene dal Col Fenis e dal Col Pontonnet (m 2450, 20 minuti dal ponte) – un poco più avanti (circa quota m 2530) si incontrerà una seconda diramazione di questo sentiero. Si prosegue a destra inerpicandosi sui contrafforti del Mont Delà per poi proseguire su sentiero ripido, ma ben tracciato e dalla facile progressione, lungo una conoide erbosa che porta ad un valloncello e, successivamente alla conca del Lago Gelato. Mantenendosi alti si costeggia la sponda ovest del lago e in breve, sotto il vigile sguardo di un paio di stambecchi, si giunge al Colle Fussy (m 2910, 2 ore 20’ da Dondena).
    A destra del Colle si stacca una traccia di sentiero (palina segnaletica) che taglia il versante sud del Mont Glacier attraversando una pietraia, fino a raggiungere la dorsale che scende dalla vetta. Si attacca il pendio non eccessivamente ripido, seguendo la traccia abbastanza evidente, per raggiungere la cresta spartiacque e da qui, in breve alla vetta: segnalata da una sgangherata croce in legno (m 3186, 50 minuti dal Colle).
    Spettacolare il panorama che si apre a 360° ai nostri occhi. La vista spazia sui principali massicci valdostani: Bianco, Gran Combin, Cervino, Rosa, Gran Paradiso; e poi l’Emilius, la Rosa dei Banchi e tutta la catana che circonda la Valle di Champorcer e il Parco del Monte Avic.
 
    La discesa avviene per il medesimo itinerario della salita.
 
    Nella zona del Lago Gelato è facile incontrare degli stambecchi che si lasciano facilmente avvicinare per un servizio fotografico.  Più diffidenti e riservate le marmotte, che spariscono quando sono ancora lontane.
   
 
METEO.  Cielo sereno. Leggera brezza. Temperatura alla partenza 25°, in vetta 19°; al termine 24°.
 
FREQUENTAZIONESi tratta di una classica meta raggiungibile da più versanti. Diversi escursionisti in vetta. Lungo il percorso rari incontri.
 
COMPAGNI:  Andrea e Mattia.
 
 


Note bibliografiche:

·         Pietro Giglio / Matteo Giglio, “Valle d’Aosta oltre il sentiero”. Edizioni CDA, collana “Escursionismo”, marzo 1993;

  • Maurizio Broglio, “La Valle dei laghi”, in: “Rivista della Montagna”, n 204 settembre 1997

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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