Ciaspolata al Rifugio Miserin

Viste le ottime previsioni meteo c’e’ voglia di andare a calpestare un po’ di neve e di ammirare finalmente un ambiente un po’ piu’ di alta montagna, e stavolta la scelta cade sulla Val d’Aosta.
Il rifugio Miserin e’ uno dei piu’ alti che siano aperti in questa stagione, e ci si arriva senza particolari difficolta’ sebbene con un percorso abbastanza lungo, per cui sembra proprio la meta adatta per questa escursione.
Saliamo quindi in auto da Champorcher, oltrepassiamo Petit Mont Blanc ed arriviamo fino a dove finisce l’asfalto a circa 1750 metri di quota, parcheggiamo e ci avviamo lungo la strada verso Dondena.
Sin da subito la strada e’ coperta da un manto nevoso quasi uniforme in alcuni tratti anche di mezzo metro, ma si cammina bene anche senza le ciaspole, fino a Dondena sono circa 5km di strada in leggera salita.
Una volta a Dondena saliamo sempre senza ciaspole lungo una traccia che dopo un paio di tornanti porta al Rifugio Dondena (chiuso) dove diversi escursionisti si fermano.
Non essendo tracciata la strada poderale che d’estate arriva fino al lago Miserin, anche grazie alle indicazioni di alcune persone pratiche della zona, dopo aver calzato le ciaspole saliamo lungo una traccia che parte dietro al rifugio Dondena, sale abbastanza ripidamente lungo un dosso puntando approssimativamente verso due tralicci dell’alta tensione, passa alcune decine di metri sotto ad alcuni paravalanghe e quindi si dirige con percorso ora meno ripido verso il lago Miserin.
Questa parte e’ sicuramente la piu’ bella dell’escursione, in quanto si svolge in un vallone molto aperto e completamente innevato, in un contesto davvero meraviglioso.
Una volta raggiungo il lago lo si costeggia brevemente per arrivare prima alla chiesetta e quindi al rifugio.
Sara’ il fatto che non conoscevamo bene la zona, o che per il gran caldo abbiamo fatto piu’ fatica del previsto ma alla fine, compresa qualche piccola sosta, arrivare al rifugio ha richiesto quasi quattro ore dal parcheggio!
In ogni caso la vista della conca in cui si trova il lago, dello specchio d’acqua completamente innevato, della chiesetta e delle cime circostanti ripagano ampiamente della fatica fatta per arrivare fino a qui.
Il rifugio Miserin e’ piccolo ma molto carino ed accogliente, e nonostante siano quasi le due quando arriviamo possiamo comunque goderci un bel piatto di pasta ed un po’ di relax, quindi ritorniamo a valle approssimativamente per la stessa via di salita, evitando pero’ il passaggio dal rifugio Dondena.
Il tratto sulla strada e’ lungo e un po’ noioso, soprattutto al ritorno, ma i panorami ammirati oggi e la meravigliosa giornata di sole aiutano a non pensarci.
In ogni caso nonostante sia un’escursione nel complesso semplice lo sviluppo non e’ da sottovalutare, 18 km tra andata e ritorno.