Mont Glacier 3186
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La gita odierna ha soddisfatto almeno due attese: poter camminare in compagnia degli amici di sempre
Poli89 e Francesco e visitare il Mont Glacier, a lungo rimandato prevalentemente per questioni metereologiche. E proprio il meteo è stato particolarmente clemente con noi regalandoci una mattinata limpidissima così che lungo il tragitto e in vetta abbiamo potuto godere di panorami straordinari sull'intera Val d'Aosta e oltre.
Certo, è stato necessario patire un po' a partire dall'avvicinamento automobilistico: risalita l'intera Valle di Champorcher fin oltre il capoluogo, si devono affrontare gli ultimi 5 km di strada sterrata che è stata recentemente sistemata ma che richiede un andamento molto lento, soprattutto quando si attraversano le numerose canaline di scolo.
A Dondena ci sono molti posti auto e il rifugio omonimo è già ben visibile. Esso si raggiunge in pochi minuti transitando su interponderale. Esiste una possibilità di taglio del tornante che tuttavia, a mio vedere, è poco redditizia, soprattutto a inizio gita. Dal rifugio si segue l' interponderale verso il rifugio Miserin per abbandonarla più avanti all'incontro di una deviazione segnalata per Col Fussy (8C).
La via si fa sentiero, attraversa la Valle e risale il versante destro (senso di marcia), con numerosi tornanti che in circa un'ora conducono al Col Fussy dove la vista sul lago Miserin è favolosa.
Sempre su ottima traccia, proseguiamo ora su un traverso che taglia il versante del Mont Glacier ed esce su un pianoro alla base dell'ampia cresta. È quasi fatta ma occorre risalire la stessa su terreno detritico molto faticoso sino a giungere in vista della croce di vetta.
Come non sentirsi i re del mondo in questo posto? L'inventario delle bellezze richiederebbe troppo spazio. In sostanza sono visibili tutte le cime della Val d'Aosta più il piemontese Monviso.
Il parco del Mont Avic, con i suoi infiniti laghi circondati da verdeggianti praterie si dipana sotto di noi e da qui non vorremmo più andar via.
Dopo buona pausa però prendiamo la via del ritorno che è la stessa della salita evitando la lunghissima deviazione al Lago e rifugio Miserin che a nostro vedere può costituire una gira a sé.
Siamo alla fine tanto contenti di questa gita che operiamo per il pranzo al Dondena, rifugio che mi sento di elogiare per cura, cucina e servizio (da provare la birra home made).
I tempi comprendono circa 45 minuti di pause totali esclusa la sosta pranzo.
Al solito, trovandoci abbondantemente sopra i 3000, quoto T3 ma nelle condizioni odierne sarebbe T2+ e solo dopo il Col Fussy a causa di ambiente severo e macereti da percorrere.
Sviluppo: 12 km circa; SE: 24 km circa.

Certo, è stato necessario patire un po' a partire dall'avvicinamento automobilistico: risalita l'intera Valle di Champorcher fin oltre il capoluogo, si devono affrontare gli ultimi 5 km di strada sterrata che è stata recentemente sistemata ma che richiede un andamento molto lento, soprattutto quando si attraversano le numerose canaline di scolo.
A Dondena ci sono molti posti auto e il rifugio omonimo è già ben visibile. Esso si raggiunge in pochi minuti transitando su interponderale. Esiste una possibilità di taglio del tornante che tuttavia, a mio vedere, è poco redditizia, soprattutto a inizio gita. Dal rifugio si segue l' interponderale verso il rifugio Miserin per abbandonarla più avanti all'incontro di una deviazione segnalata per Col Fussy (8C).
La via si fa sentiero, attraversa la Valle e risale il versante destro (senso di marcia), con numerosi tornanti che in circa un'ora conducono al Col Fussy dove la vista sul lago Miserin è favolosa.
Sempre su ottima traccia, proseguiamo ora su un traverso che taglia il versante del Mont Glacier ed esce su un pianoro alla base dell'ampia cresta. È quasi fatta ma occorre risalire la stessa su terreno detritico molto faticoso sino a giungere in vista della croce di vetta.
Come non sentirsi i re del mondo in questo posto? L'inventario delle bellezze richiederebbe troppo spazio. In sostanza sono visibili tutte le cime della Val d'Aosta più il piemontese Monviso.
Il parco del Mont Avic, con i suoi infiniti laghi circondati da verdeggianti praterie si dipana sotto di noi e da qui non vorremmo più andar via.
Dopo buona pausa però prendiamo la via del ritorno che è la stessa della salita evitando la lunghissima deviazione al Lago e rifugio Miserin che a nostro vedere può costituire una gira a sé.
Siamo alla fine tanto contenti di questa gita che operiamo per il pranzo al Dondena, rifugio che mi sento di elogiare per cura, cucina e servizio (da provare la birra home made).
I tempi comprendono circa 45 minuti di pause totali esclusa la sosta pranzo.
Al solito, trovandoci abbondantemente sopra i 3000, quoto T3 ma nelle condizioni odierne sarebbe T2+ e solo dopo il Col Fussy a causa di ambiente severo e macereti da percorrere.
Sviluppo: 12 km circa; SE: 24 km circa.
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