Piz Nuna (3124 m) Skitour
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Inforcati gli sci a pochi metri dall'auto iniziamo a scivolare silenziosi sulla neve, la valle è stretta e in ombra, ma molto bella. Attraversiamo il corso d'acqua e velocemente guadagniamo quota e d'improvviso si apre un mondo stupendo fatto di pace, sole, cielo blu, neve immacolata e cime rocciose.
Il Piz Nuna è in alto, nascosto alla vista da un'altra cima, ma ci sta aspettando e così iniziamo a risalire i primi pendi sostenuti: Domenico ad un certo punto borbotta che ci sarebbe voluto un altro maschietto a tracciare e così capisco che è il momento di dargli (in qualche modo) il cambio e, anche se in proporzione minore rispetto a lui, comincio a tracciare anch'io.
Arrivati a quota 2900 un vento gelido (siberiano!) ci accoglie ma il Nuna ancora non si vede, alla base dell'ultimo pendio ci guardiamo: cavoli se è in piedi...decidiamo di risalirlo tenendoci il più possibile a destra...la pendenza è davvero notevole, ma zitti zitti lo superiamo e arriviamo al punto dove lasciare gli sci: oltre bisogna andare di picca e ramponi e, in un'alternaza di roccette, neve dura, neve molle, arriviamo alla fine del ripido canalino, qui dopo aver superato uno strettissimo passaggio, su un canale da brivido, arriviamo alla micro vetta...talmente piccola e appuntita che decidiamo che non è il caso di mettersi a trafficare per l'usuale foto di vetta.
Pochi minuti e iniziamo a scendere, arriviamo agli sci, mettiamo via le cose e ci organizziamo per la discesa...la salita ci ha impegnati più del previsto, per cui abbiamo ancora poca luce a nostra disposizione. I pendi sono ripidi, Domenico scende senza problemi, io di traversi e inversioni da ferma scendo con gli sci fino a quota 2000, per un breve tratto anche con la frontale, poi decido di indossare le ciaspole (che saggiamente avevo portato nello zaino).
Arriviamo alla macchina alle 20.15, dopo una salita eccezionale e una discesa in tranquillità, nonostante il buio.
Che altro aggiungere se non i pubblici complimenti a Domenico per la scioltezza con cui scendeva con gli sci nonostante il buio (altro che i blasonatissimi maestri di sci di Cervinia e le loro fiaccolate!!!)
La parte tecnica la lascio a Domenico...ma ragazzi...che gita!!!

Non so se era un effetto ottico ma sembrava che sotto la neve a tratti si accendessero dei piccoli lampi di riverbero.
Arrivo all'auto abbastanza provato ma felice di aver sciato con Laura...che non si lamenta mai ....a patto di raggiungere la meta prefissata!!
Alla prossima
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