Laghetto di Trescolmen - senza Martini ma con tanto ghiaccio
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“Holidays on Ice” in Val Largè
Questa volta il meteo ci ha regalato una inaspettata domenica di sole, anche se ne abbiamo visto poco ...
Sereno, Piovoso, poi solo nuvoloso, un week-end incerto, ma alla fine perfetto.
Andiamo in esplorazione in Val Calanca, ci siamo già stati, ma solo passandoci in alto, andando alla Boffalora o al Piz di Russ e all’ Alp de Fora, ma sempre partendo dalla Mesolcina e “scavallando” in Calanca.
Percorriamo quindi per la prima volta questa bella vallata in auto, passando da Arvigo, poi Selma, Bodio, Cauco, S.Domenica, Augio, Rossa.
Qui la strada sembra fermarsi, ma seguendo la stretta via asfaltata che continua a costeggiare il fiume (la Calancasca), si raggiunge un ultimo borgo Valbella, dove una sbarra chiude il passaggio in corrispondenza di uno spiazzo per il parcheggio.
Ci sono +2°, la neve in queste valli è presente già molto in basso, si capisce chiaramente che d’inverno di sole ne vedono proprio poco.
Ma la banda dei matti non indugia, e ci prepariamo per la salita all’ Alpe e Lago di Trescolmen.
Il laghetto è inserito nel cofanetto dei laghetti del Ticino (tutti consultabili in rete e scaricabili in pdf), una perla da visitare (magari non in questa stagione).
Visto il frescolino non troviamo nessuno in giro, neppure nella stretta strada che sale a Valbella.
Mentre ci prepariamo non possiamo non ammirare questa bella vallata, magica e silenziosa, con le vette che la chiudono in alto, dove il sole comincia ad illuminarle.
Dal parcheggio la via è subito ben indicata, la palina indica 2:30 per l’alpe, ma qualche imprevisto ci obbligherà a tempi più lunghi.
Subito si scendono circa 40mt di dislivello per raggiungere il ponte sul torrente Calancasca, che si presenta trasparente e pulito.
Oltre il ponte le prime avvisaglie di quello che sarà il percorso, neve residua (già così in basso?) e ghiaccio.
Iniziamo la salita, è un susseguirsi di traversi e salite con zig-zag, mai troppo ripide, in 1 ora raggiungiamo Cascinot, un alpeggio certamente ancora in uso, il sentiero fino a qui sempre visibile e marcato (sia in giallo-rosso che nuovi bolli bianco-rosso-bianco). La neve a chiazze ma mai fastidiosa.
Con sempre grande piacere avvistiamo 4 camosci sul lato opposto della valle.
Da qui in poi la storia cambia, sentiero poco visibile, vecchi bolli ci portano alle spalle dell’ alpe, verso monte, per poi capire che il sentiero continua costeggiando il torrente.
Poco oltre Cascinot, arriviamo nella zona dove il sentiero sparisce per una frana sul lato sinistro del torrente (destro orografico), e la neve comincia a diventare molto consistente 25-30cm e ghiacciata.
Il sentiero sparisce nella frana, conviene costeggiare il torrente e riprenderlo più avanti, sempre sullo stesso lato, dove continua.
Procediamo con qualche difficoltà, ci sono dei tratti gelati, pietre viscide e neve ghiacciata.
A quota 1815mt il primo guado, si passa sul lato opposto del fiume, bolli rarissimi, o piuttosto ben nascosti da una grossa coltre nevosa.
L’attraversamento del torrente è semplice, ma da fare con attenzione i sassi sono “sapone” in superficie, e qualcuno tasta con mano e posteriore la temperatura dell’ acqua.
Sempre con difficoltà nel trovare la giusta via continua la nostra progressione verso l’inizio della vallata, dove il Pizzo di Trescolmen è ben illuminato dal sole, mentre la Val Largè sicuramente non vede e non vedrà sole per parecchi mesi.
Raggiunta Q1920 il secondo guado, molto più semplice perché c’è molta meno acqua.
Il torrente Ria de Campalesc ha origine dal Lago di Trescolmen che è indubbiamente gelato.
Ultima faticosa salita, ed entriamo nel grande anfiteatro che ospita l’ Alpe di Trescolmen, resta una sola costruzione, malridotta ed inutilizzata (ed inutilizzabile come riparo.
Il paesaggio è spettacolare, reso ancora più magico dal cielo azzurro, qualche nuvola e la tanta neve attorno.
Le montagne che chiudono la Val Largè sono così vicine, inconfondibile il Piz de Trescolmen, poco sotto sappiamo che c’e’ la bocchetta di Trescolmen a 2161mt che porta in Mesolcina, proprio a Mesocco, verso nord la Cima de Bedoleta (dietro c’e’ il rifugio Pian Grand), il Piz de Corneira, verso sud la Cima de Gagela (poco sotto c’e’ il bivacco Ganan), il Piz del Large.
Sul lato opposto della Calanca svettano due stupendi giganti, il Piz Strega ed il Pizzo del Ramulazz, 2911 e 2015mt rispettivamente.
Alle 11:40 raggiungo l’ Alpe di Trescolmen 2020mt, i canonici 10m di ritardo rispetto agli amici che mi aspettano.
Andiamo a vedere il lago?
“Io non mi muovo di qui, qui c’e’ il sole là è tutto in ombra …”
Con qualche difficoltà convinciamo il “ramarro” a muoversi verso il lago, è poco distante, in una conca proprio sotto ripide pareti rocciose.
Dall’ alpe basterebbero 5min, ma 30-50cm di neve dove si sprofonda ad ogni passo, rendono la cosa impegnativa, e di minuti ne impieghiamo quasi 10.
Il lago è una superficie ghiacciata bianco-azzurro, sembra essere abbastanza grandicello.
“Hai portato i pattini?”
“Certo !” …. “ma ho preso quelli con le rotelle”
Tutto all’ ombra, ghiaccio ovunque, bello certo, ma fa un freddo … foto ricordo e via verso un angolo al sole dove pranzare.
Ripuliamo dalle neve alcuni sassi vicino all’ Alpe, per sederci e consumare tra risate e battute il pranzo.
Le indicazioni allì Alpe indicano Valbella a 3h (e proprio non si capisce come mai il cartello a Valbella indica 2:30 per salire …), quindi decidiamo di muoverci massimo all’ una.
Poi il freddo e la fine dei viveri (e della grappa), ci convince a partire poco prima, alle 12:50.
Scendiamo molto veloci, ci sono le nostre orme da seguire quindi nessun problema a trovare la via giusta.
Arriviamo al guado, attraversiamo senza problemi, ritorno a Cascinot e proseguiamo.
Arriviamo al parcheggio alle 15:25, 2:35 con 15 di soste.
Anche se la vista del laghetto era “fredda e distaccata”, ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto posti nuovi (ed è una cosa che cerchiamo di fare ad ogni uscita), una prima esplorazione in Calanca, che merita … molti approfondimenti, ma certamente in estate.
Torneremo a vederlo senza ghiaccio il Trescolmen, e magari con il giro ad anello che avevamo pensato sulla carta … ma irrealizzabile in questa stagione.
A tutti, ciao alla prossima.
A proposito è la mia centesima relazione su HiKr …
Auguri ai Girovagando, un grazie agli amici e compagni di piccole e grandi avventure.
Vista da Gimmy - gimmy
Finalmente una domenica con i panni asciutti, dopo le ultime escursioni del tipo passeggiando sotto la pioggia, escursione veramente invernale con parecchia neve e sopratutto ghiaccio ,neve che in alcuni punti ci faceva sprofondare ad ogni passo.
E’ stato suggestivo vedere un gruppo di 4 camosci nel costone opposto al nostro e osservarli con molta calma .
Uscita come detto da Giorgio da fare in altra stagione con il giro ad anello x gustare meglio il paesaggio ed il bel laghetto .
Il momento del pranzo in mezzo alla neve non è stato il massimo sia x il freddo che x la comodità, ma noi come di consueto abbiamo riso e scherzato rendendo il tutto molto piacevole
Grazie a Giorgio x la centesima relazione su Hikr , e logicamente x tutto il resto sia come pianificatore delle escursioni che come Girovagando mobile.
Grazie anche a Roberto e Paolo x essere due grandi amici, con cui è sempre piacevole girovagare x vette e sentieri
Vista da Paolo - brown
Bellissima giornata ,ormai non eravamo piu' abituati ad uscire col sole...
Qualcuno ha anche detto " ma se non piove non vengo ".
Sono rimasto molto sorpreso per la quantita' di neve gia' presente al suolo che ha reso l'escursione sicuramente invernale.
Il sentiero infatti era spesso coperto dalla coltre nevosa e se non fosse stato da vecchie impronte lasciate da un precedente escursionista col cane sarebbe stato meno immediato trovare la giusta via.
Stranamente le impronte erano di sola andata e giunti al lago non siamo stati in grado di capire l' itinerario di chi ci ha preceduto.
Il panorama e' sicuramente appagante , sfortunatamente abbiamo rinunciato la salita alla bocchetta a causa dell'eccessiva neve che imponeva l'uso delle ciaspole .
Complimenti a Giorgio per il nuovo traguardo: 100 escursioni sempre precise dettagliate e con tutti i suggerimenti utili per chi volesse simulare la stessa uscita.
Un grazie a tutto il gruppo per le sempre piacevoli esperienze condivise con sincera amicizia.
A presto
Paolo
Vista da Roberto - Roberto59
Ciao,
sono io quello citato due volte da Giorgio, colui che cadde nelle acque gelide, ed anche il ramarro come sono stato definito.
Detto questo, che aggiungere se non che 4 settimane esatte di assenza dalle escursioni con gli amici e dalla montagna mi avevano messo una gran voglia di un'escursione con il gruppo, sempre bello stare insieme in armonia, serenità, ma soprattutto in amicizia … vero Gimmy?
Bella valle, bella uscita, bella giornata, grazie friends per condividere questa passione insieme, to the next ciao
Roberto, Rob, Robi, Eze, Abuelo
Il solito riassuntino:
Percorso:
9.5 Km totali, 6h:00m totali lorde senza il pranzo
Dislivello:
720 di assoluto, 900 mt di relativo
Partecipanti: Giorgio, Gimmy, Paolo, Roberto
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Girovagando




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