Trescolmen (2581 m e 2652 m) dalla parete sud e Alta Burasca 2634 m
Trescolmen è un piccolo regno.
Un mondo a sé stante.
Appena ho sentito il nome "Trescolmen" mi sono incuriosito.
Questo nome mi è subito piaciuto.
Inoltre quando ho intuito la collocazione geografica mi si è accesa un'antennina: siamo nel Misox profondo.
Siamo nella Val Large, una laterale della Calanca. Una regione molto pregiata e, da me, ancora poco esplorata. Allora perchè non andare?
Di "Trescolmen" non abbiamo solo due vette distinte collegate da una cresta, ma anche una bocchetta che collega Val Large e Val d'Anzon (rispettivamente Valbella e Mesocco), un lago stupendo e un'alpe non da meno.
Brenna accenna ad una via diretta per accedere alla vetta meridionale del Trescolmen.
Questa via affronterebbe un passaggio non troppo difficile lungo la parete sud.
Normalmente si punta direttamente alla cima nord toccando il Passo dell'Alta Burasca dopo aver eseguito un lungo aggiramento della montagna.
In questo tour, realizzato con mio figlio Eidan e il suo amico Tim, mi sono lanciato alla ricerca di questa via diretta potendo contare sulla relazione di

Questa via consente di toccare le due cime in successione evitando di ripetere la prima (nord) per tornare indietro dalla seconda (sud).
Quindi in sostanza si sale dalla parete sud lungo un passaggio T6, si tocca la cima sud, si percorre la cresta fino alla cima nord. Poi si scende dalla cresta ovest e si rientra tenendosi a mezzacosta sotto le bastionate rocciose della parete sud e sopra le scogliere sottostanti, per ritornare alla bocchetta di Trescolmen.
Salita al Trescolmen con vista sul suo lago

Val Large, alpe e lago Trescolmen
L'avvicinamento lo svolgiamo lungo un sentiero che percorre la vallata.
Partiamo da Valbella. Superato il piccolo villaggio c'è uno sterrato dove parcheggiare.
Da lì parte il sentiero. Si scende fino al ponte sul fiume. Ricordatevi che, dopo il lungo ritorno, vi aspetterà un'inaspettata salita di 40 metri.
Inizialmente siamo nel bosco.
Dopo Cascinot, che è la prima alpe, c'è una grande pietraia da attraversare.
Poi si scende al fiume e bisogna attraversarlo: il sentiero prosegue sul versante opposto (destro salendo). Non è evidente per noi attraversare il fiume. Ci creiamo un guado lanciando grandi pietre in un punto.
Presto però ci accorgiamo che poco più a monte c'è un punto dove attraversare facilmente.
Davanti a noi compare la nostra meta: i ragazzi si intimidiscono ma non si scoraggiano. La motivazione è alta.
Percorriamo un grande nevaio (attenzione al fiume sottostante) e proseguiamo tramite sentiero fino all'Alpe di Trescolmen. Qui abbandoniamo temporaneamente la traccia per una meritevole tappa presso il Lago di Trescolmen.
Lago di Trescolmen (2025 m)

La zona ha un altissimo valore escursionistico.
Ci prendiamo una pausa prima di affrontare lo step successivo.
Alpe di Trescolmen (2015 m )

Salita al Trescolmen per la parete sud.
Dal lago in breve ritorniamo all'omonima alpe, riprendiamo il sentiero e saliamo fino alla bocchetta Trescolmen, a quota 2161 m.
Da questo punto si esce dal sentiero: risaliamo i pendii erbosi e cespugliosi fino al laghetto quotato 2337 m. Quindi se si seguisse la via normale bisognerebbe andare a sinistra in traverso tenendosi sotto le bastionate rocciose lungo un terrazzamento e dirigersi al Passo dell'Alta Burasca. Ma noi prendiamo la decisione di tentare la salita diretta alla cima sud.
In ombra e un po' a destra il canalino per risalire la parete sud (T6 - breve III)

Si sale dritti lungo la verticale della cima sud fino a raggiungere un canalino. Qui ci incordiamo e io salgo da primo effettuando due tiri. Nel primo affronto passaggi semplici (I-II). Nel secondo c'è il passaggio chiave che è un breve terzo grado. Dopo una sosta esposta affrontiamo in conserva la rampa erbosa che sale a sinistra in obliquo. Anche questa è esposta, soprattutto nella prima parte. Poi il terreno diviene più facile seppur sempre ripido (T5). Superata la rampa risaliamo gli erti pendii erbosi misto roccia affrontando passaggi fino al II grado e sbuchiamo sulla cresta principale vicino alla cima sud.
(N.B: Questa salita si può svolgere agevolmente senza corda. Ma nel mio caso non conoscendo il terreno ed avendo due ragazzi di 16 anni con me, di cui uno senza esperienza escursionistica, ho preferito assicurare la salita. In questo modo anche loro sono stati sereni e ci siamo divertiti).
Rampa erbosa

Piz de Trescolmen - Traversata tra le due cime
Dalla cima sud, dove non ci fermiamo, percorriamo interamente il filo di cresta (difficoltà F - T4/T5) toccando il punto quota 2607 m e la cima nord che corrisponde a quella ufficiale. La cresta non presenta difficoltà particolari, ci sono alcuni passaggi un po' esposti. Il versante sud è precipite, quello nord (su Pian San Giacomo) presenta una vasta placconata liscia e inclinata sulla quale si può procedere a piedi ma con prudenza (se del caso tenersi con le mani al filo della cresta).

Lungo la cresta principale tra cima sud e cima nord

Alta Burasca: Passo Est (2557 m) e vetta (2634 m)
A mio figlio nei giorni precedenti avevo venduto il tour come una "merendata tranquilla".
Non sta andando proprio così. Man mano che la giornata trascorre devo posticipare la parte "merenda" ad un indefinito step successivo. D'altronde quando si va in montagna con

Ad ogni modo superata la parete sud, percorsa la cresta sommitale e completate le cime del Trescolmen, io stesso, mi aspettavo un'ampio crestone erboso tipo Gazzirola per scendere al Passo dell'Alta Burasca. Invece non è così: la cresta è ripida e rocciosa, va discesa con calma. Si tratta di un T4+.
Cresta NW del Piz del Trescolmen

Il Passo di Burasca più che un passo direi che sia una grande muraglia da percorrere in equilibrio e da disarrampicare. In realtà questa è ancora la cresta del Trescolmen in quanto c'è un punto, alla base dell'Alta Burasca, con le sembianze di un verdeggiante passo alpino. In quel punto lascio i ragazzi a riposare per salire da solo, senza zaino, sull'Alta Burasca.
Questa cima ha una facile crestona erbosa. Come quella che ci aspettavamo per scendere dal Trescolmen.
La percorro in una manciata di minuti, 80 metri di dislivello e sono su. Il pregio di questa vetta è quello di affacciarsi su Pian Grand e di offrire un primo piano del Piz de Trescolmen. Questo ti permette di contemplare la montagna appena conquistata.
Piz de Trescolmen visto dall'Alta Burasca

Ritorno a Valbella
Non è possibile scendere direttamente dal Passo dell'Alta Burasca all'Alp de Trescolmen.
Forse si può tentare di esplorare il terreno sottostante la quota 2300 m ma sia il Brenna, sia la mappa dicono che c'è un'evidente salto roccioso. Già al mattino ho osservato il terreno e visto l'ampia scogliera.
Dal Passo dell'Alta Burasca Est ci abbassiamo cercando il terreno migliore, ovvero quello erboso evitando gli sfasciumi instabili. Sfruttiamo un nevaio e ci portiamo alla quota 2350 m circa. Da qui si intuisce la presenza del salto sottostante. Pieghiamo a sinistra e passiamo sul versante meridionale del Trescolmen aggirando le bastionate rocciose. Con qualche piccolo saliscendi proseguiamo tenendoci alti fino alla zona del laghetto di quota 2337 m.
Pendii del versante meridionale del Trecolmen sulla via del ritorno

Dopo il laghetto di quota 2337 m scendiamo lungo il percorso di andata. Ripercorriamo la vallata che ci appare molto lunga. Nonostante si tratti di sentiero il terreno ci tiene impegnati e ci stanca.
Il giro intero comprese le pause e il tempo impiegato per le manovre è durato ben 12 ore. Tuttavia ci ha dato moltissima soddisfazione.
Video
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