Da Colla al Camoghè – Una insperata conclusione
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“Ma lei scrive su Hikr?”
“Sì.....”
“ Ma lei è forse….gbal?”
“Sì, proprio io!”
Queste domande me le rivolgono due signori anche loro appena giunti al parcheggio di Colla (Valcolla) e come me muniti di quanto occorre per una escursione. Non c’è che dire, queste cose, tanto rare, non possono che far piacere. Non tutti sono immediatamente riconoscibili come le nostre eroine di Hikr o i fuoriclasse della nostra comunità che hanno ormai tante centinaia di rapporti e tante migliaia di visite sulla loro pagina. Per cui sono stato molto contento e quando i due si sono presentati come Claudio di Olgiate e Claudio di Oltrona, entrambi vicini a me per età, è stato bello anche scoprire le comuni conoscenze come Francesco,
Beppe e altri. Esaurite le presentazioni ed i convenevoli i due Claudio rivelano che la loro meta è il Garzirola e mostrano di conoscere molto bene il percorso per averlo fatto più volte. Anche se il mio incerto obiettivo è il Camoghè decido di aggregarmi a loro perché fino al Passo Pozzaiolo il cammino è in comune. Non ho molte speranze di raggiungere il Camoghè perché sulla carta e su altre relazioni (vedi) si parla di 7 ore abbondanti per andarvi e tornare a Colla. Io queste 7h15’ non ce le ho, ne ho a malapena 6 sempre perché in questo periodo sono costretto a queste “sveltine” di montagna per motivi familiari. Così mi incammino con loro con l’idea di cambiare rotta e seguirli al Garzirola se giunto all’Alpe Pozzaiolo vedessi già di essere fuori tempo. Claudio&Claudio si schermiscono e temono di non tenere il mio passo ma invece lo tengono eccome! Però, superata la frazione Barchi di Colla, loro optano per seguire il percorso nuovo, forse più comodo, mentre io continuo per il vecchio sentiero parzialmente segnato ma avevo basato la mia rotta GPS su di lui quindi non mi preoccupavo. Già prima di salutarci avevamo capito che si stava alzando un vento fastidioso e i Claudio2 definiscono la zona di cresta la “Fabbrica del Vento” il che non era certo incoraggiante.
Man mano che salivo dovevo credere sempre più a questa affermazione e quando sono giunto al Passo Pozzaiolo mi sentivo scosso dal vento ma anche molto infreddolito. Mentre in qualche modo cercavo di indossare una giacca intravedo nella “tormenta” uno dei due Claudio; anch’egli si era coperto per benino. Due parole, io esprimo i miei grossi dubbi di riuscita e poi ci separiamo. Io mi incammino per il lungo saliscendi che conduce alla Bocchetta di Revolte pensando che le speranze di arrivare in vetta erano ormai ai minimi termini ma deciso ad arrivare almeno alla Bocchetta. Noto però che il vento che si era fatto insostenibile, percorrendo il lungo traverso, cala a volte di intensità dando un po’ di respiro (e coraggio). In compenso fa la sua comparsa un lieve strato di neve che infastidisce anch’essa senza peraltro richiedere nulla di più degli scarponi; oltretutto io avevo portato giusto i ramponi, inservibili in questa situazione. Il traverso è davvero senza fine anche perché si vede quasi sempre la meta, il Camoghè che pare vicinissimo ma in realtà la Bocchetta sembra una chimera e quando credi sia lì, dopo quella svolta ti accorgi che hai appena superato un costolone e che il traverso continua. Finalmente arrivo alla Bocchetta e vedo ciò che mi aspetta e che già conosco: la salita finale, comoda, a tornantini che porta fin sulla prima vetta, la maggiore. Durante la salita, l’ultimo supplizio: quando volto a Est il vento che sale dalla Val Cavargna mi taglia la faccia, rende il naso insensibile e quando tento di parlare (con me stesso) farfuglio. Poi al successivo tornante piego ad Ovest, lo zaino mi ripara la schiena e tutto va meglio. Finalmente in vetta, gasato dall’orologio che segna 3h23’ anziché le annunciate 4h15’ mi concedo anche la seconda vetta del Camoghè che non avevo mai raggiunto e poi faccio ritorno. Anche qui tirando come posso arrivo felice, all’auto, dopo averla lasciata 6h05’ prima.
Felice per l’insperata conclusione torno a casa non senza rivolgere un pensiero a UpTheHill quando transito per Bigorio il cui convento aveva citato in una sua relazione che mi aveva colpito.
Note: Scarto un improbabile dislivello percorso riportato dal mio GPS di ben 1558m e ripiego sul più realistico 1381m che trova concordi due programmi interpreta-traccia. Un caro saluto a Claudio&Claudio sperando di incontrarli nuovamente e magari, perché no, su Hikr!! Un caro saluto anche ad igor al quale debbo l’idea di effettuare questa escursione.
I tempi (per i precisi):
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Velocità salita/discesa |
Colla (Auto) |
0 |
0 |
n.a. |
Passo Pozzaiolo |
1:37 |
1:37 |
455 |
Bocchetta Revolte |
1:02 |
2:39 |
n.a. |
Camoghè Vetta 1 |
0:44 |
3:23 |
352 |
Camoghè Vetta 2 |
0:05 |
3:28 |
n.a. |
Bocchetta Revolte |
0:33 |
4:01 |
454 |
Passo Pozzaiolo |
1:03 |
5:04 |
n.a. |
Colla (Auto) |
1:01 |
6:05 |
724 |
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello salita 1381m
Dislivello discesa 1381m
Lunghezza totale 14,1 km
Tempo salita 3h23’
Tempo discesa 2h42’
Tempo totale lordo 6h05’
Tempo totale netto 5h45’
Soste totali 20’

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