Cima d’Aspra (1848 m) e Cimetta (2030 m)


Publiziert von tapio , 21. Oktober 2012 um 15:11.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:19 Oktober 2012
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1870 m
Abstieg: 1870 m
Strecke:Gnosca (271 m) – Frach (872 m) – Mondella (943 m) – Monte degli Stroppini (997 m) – Nàseri (1043 m) – Alpe Sessaldora (1568 m) – Alpe d’Aspra (1766 m) – Cima d’Aspra (1848 m) – P.1809 – Cimetta, anticima NE (1957 m) – Cimetta (2030 m) – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dal Locarnese doppia opzione: o la cantonale Riazzino - Gudo – Monte Carasso – Gorduno – Gnosca, oppure l’altra (più trafficata) Quartino – Sant’Antonino – N2 da Camorino a Castione e poi raccordo con l’altra via in territorio di Gorduno. Da notare che la strada patriziale Gnosca-Mondella (943 m) è vietata al traffico privato (eccezioni: traffico forestale, agricolo e d’interesse pubblico). L’accesso diventa consentito mediante l’acquisto di un gettone (costo: 10 franchi) da richiedere presso la Cancelleria Comunale di Gnosca con i seguenti orari: LU e ME dalle 16 alle 18, MA e GI dalle 10 alle 12.
Kartennummer:CNS 276 T Val Verzasca

 

 

Per aspera ad astra  -  Per suavia ad Aspra

 

Come avrebbe detto il mio indimenticato professore in relazione al primo dei due motti, “senza lacrime non si sente spirar l’ambrosia…”. Ma visto che qui, di lacrime, non se n’è versata alcuna, chiedo licenza di rovesciare la massima, e di sottolineare come la via per Aspra sia invece dolce, senza strappi, dal fondovalle fino alla cima.

Quello che è venuto dopo è da classificare soltanto “qualcosa leggermente in più” rispetto alla Cima d’Aspra, e con questo giustifico il “+” che ho aggiunto, corredandolo anche di quell’”I” necessario per far capire che non è il caso portarci dei bambini alla prima gita in montagna. Per il resto, come detto, tutto molto soave.

Veniamo ai fatti. Il sentiero è interamente segnalato in bianco-rosso fino alla Cima d’Aspra, per cui inutile dilungarsi: il percorso è visibile alla voce sintetica “Percorso”. Nemmeno l’aver scelto la salita diretta dall’Alpe alla Cima (fuori sentiero) fa aumentare il T3 che aleggia sul resto del tragitto. C’è da notare la grande somiglianza di questa salita con quella alla Cima di Visghèd (il Brenna parla di “straordinarie somiglianze strutturali” tra tutte le quattro cime che si affacciano sulla Riviera: la Cima di Negrös non l’ho ancora visitata e quindi non ne posso parlare, e per quanto riguarda il Ricuca, forse le somiglianze si limitano all’80% del percorso, dal quale mi sentirei di escludere il tratto terminale, parecchio più complesso).

Comunque, con un passo assolutamente non forzato (e con abbondanti pause fotografiche), raggiungo la Cima d’Aspra in 3 ore e 45’ dal fondovalle (il cartello del CAS a Gnosca parlava di 4 ore e 20’). La cosa mi induce a prolungare la salita fino alla Cimetta, avendo appurato che di neve, pur trattandosi di un versante N, ce n’è ben poca. Scendo alla bocchetta quotata 1809; poi, sempre su buona traccia (se si esclude un breve tratto molto “inerbato” – in realtà nascosto da rododendri e neve – dove la perdo momentaneamente) salgo all’anticima N della Cimetta, quotata 1957 (alcuni sassi raggruppati indicano il punto di culmine) e da lì mi presento all’attacco dell’ultimo tratto, sul quale, per evitare la neve, cerco di stare il più possibile in cresta. Ogni tanto si appoggiano le mani, più che altro per sicurezza, visto che lì, di sole se ne parlerà soltanto con l’equinozio di primavera, e quindi potrebbero esserci dei passaggi scivolosi. La coppia di camosci che avevo notato sulla vetta della Cimetta al mio arrivo sulla Cima d’Aspra è sparita; in compenso uno dei due, in magnifica livrea invernale, attraversa la cresta da W verso E sparendo nei bricchi del versante soleggiato. Guadagno la cima che presenta solo un debole segnale di vetta e visto che qui la neve copre quasi tutto, decido che la pausa pranzo verrà rimandata al mio arrivo all’Alpe d’Aspra.

Così faccio e per il ritorno non mi discosto dal percorso dell’andata, se si esclude il tratto finale (zona Pedena, Runc dala Pépe) dove, senza accorgermi, seguo un’altra (buona) traccia che mi scodella proprio davanti alla chiesa di Gnosca.

Gita alla portata di tutti ma d’interesse tutt’altro che trascurabile. Bellissima, come sempre in questi casi, la progressione dalla zona del castagno a quella del faggio, per passare poi alla betulla ed infine all’abete e al larice.

 

 

Tempi di percorrenza: 7 ore. Dettaglio:

Gnosca – Cima d’Aspra: 3 ore e 45’

Cima d’Aspra – Cimetta: 45’

Cimetta – Alpe d’Aspra: 30’

Alpe d’Aspra – Gnosca: 2 ore

 

 

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

veget hat gesagt:
Gesendet am 21. Oktober 2012 um 20:50
Ciao Fabio,
la meticolosità con la quale trovi e realizzi le Tue escursioni,Ti rendono unico, Ma dove vai a trovarli.........Bravo e Complimenti.
A presto
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Oktober 2012 um 22:01
Ciao Eugenio,
Ti ringrazio molto: a volte è una cima vista in precedenti escursioni, a volte è la carta topografica che manda il richiamo, a volte è il nome della cima in sè che mi attrae, e spesso sono le condizioni del momento che restringono il campo...

Ciao, a presto,
Fabio

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 21. Oktober 2012 um 22:39
si ritorna a dei bei dislivelli!!
non si può farne a meno, bisogna per forza arrivare
a casa appagati.
brau, Fabio.
roby

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Oktober 2012 um 23:03
Ciao Roby,
bravissimo, hai colto bene quello che ho dimenticato di dire!
Da quando mi è venuto il mal di schiena, questa è la prima volta che torno a dislivelli interessanti (sì lo so, da 0 a 2000 non è come da 2000 a 4000, ma è comunque un buon segnale).
Come dici tu (e ti ringrazio!) "non si può farne a meno".

Ciao, a presto, Fabio

ale84 hat gesagt: Complimenti
Gesendet am 22. Oktober 2012 um 22:11
Ciao Fabio,
complimenti per questa ennesima bella escursione!
I panorami sono simili a quelli che abbiamo potuto osservare ieri dalla Cima di Visghéd.
Grazie per averci offerto lo spunto di salire su questa poco conosciuta ma stupenda cima!
Cari saluti e buon proseguimento,
Ale

tapio hat gesagt: RE:Complimenti
Gesendet am 22. Oktober 2012 um 23:24
Ciao Ale,
grazie mille per i complimenti! Se la mia relazione (presumo quella sulla Cima di Visghéd) vi ha fornito lo spunto per la salita di ieri, non posso che esserne contento.
Sì, i panorami sono simili e anche il tragitto ha parecchie somiglianze: mi ha stupito però, in particolare, vedere di fronte a me tutte quelle cime mesolcinesi (che conosco molto poco, anzi, per niente) e rendermi conto che hanno anche loro il loro fascino. L'estate prossima mi riprometto di andare a vederne qualcuna da vicino.
Cari saluti a te e a Mauro e buone gite,

ciao, Fabio

siso hat gesagt: Cima d'Aspra
Gesendet am 22. Oktober 2012 um 22:34
Ciao Fabio,
sabato volevo raggiungere anch'io la Cima d'Aspra. Non avendo ottenuto il gettone che apre la barriera, ho ripiegato verso un'altra meta. Complimenti per la salita dal fondovalle!
siso

tapio hat gesagt: RE:Cima d'Aspra
Gesendet am 22. Oktober 2012 um 23:39
Ciao Siso,
ti ringrazio, i tuoi complimenti mi fanno molto piacere! Per quanto riguarda il gettone ti sarai accorto che o ci si pensa con largo anticipo oppure bisogna avere un amico in zona, visti gli orari non proprio comodi per chi proviene da una zona che non sia il Bellinzonese.
Ho letto con piacere la tua ultima relazione: ricordavo di aver già sentito il nome di quella valle (la precedente relazione di ale84...) e aveva qualcosa che non mi invogliava a visitarla. Certo che a sapere che una delle cime che la sovrastano ha quel bel nome, "lo Scrigno di Poltrinone", ci si può anche turare il naso (in modo figurato) e "saltare il fosso".

Ciao, Fabio


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