Söldener Grieskogel (2911 m)

Interessante cima sopra Hochsölden, con percorso misto: si passa dai dolci pascoli all’erta rocciosa finale, assicurata con funi metalliche.

 

Inizio dell’escursione: ore 9:15.

Temperatura alla Bergstation Giggijochbahn (2284 m), ore 12.15: 13°C.

Fine dell’escursione: ore 12:15.

 

Parto dalla stazione a monte della funivia Giggijochbahn (2284 m). Il segnavia indica un tempo di percorrenza di 2,5 h. Una croce di vetta è già visibile dalla partenza: non so ancora tuttavia se corrisponda veramente alla mia destinazione. Punto alla stazione d’arrivo della seggiovia che parte da Hochsölden. Qui altri otto segnavia mi confortano: la meta dista ancora 2,5 h.

Il sentiero va esattamente in direzione Nord, salendo gradualmente su pascoli deserti. Essendo il primo utente della funivia, sono in giro ancora da solo. Dopo 35 minuti di cammino, a circa 2500 m di quota, entro in un ampio bacino collettore denominato Griesmaurach: ho raggiunto la base rocciosa del Grieskogel. Ora l’escursione diventa interessante e divertente. Il pascolo viene sostituito da detriti di falda e dalla corona rocciosa che deve essere risalita. Il percorso, perfettamente assicurato da funi metalliche, non è particolarmente impegnativo, tuttavia lo sconsiglierei a famiglie con bambini. Richiede passo sicuro, assenza di vertigini e l’aiuto delle mani.

Raggiunto il crinale che congiunge il Grieskogel al Kreuzkogel (2658 m) si continua a sinistra. Il sentierino si porta per un tratto sul versante opposto, al di sopra del Marblkar, per poi concludersi sul ripido versante meridionale, ricoperto d’erba. L’imponente croce di vetta con l’effige della stella alpina è ora visibile. Grieskogel geschafft, in poco più di un’ora e mezza.
 

                                      
                                                  Söldener Grieskogel (2911 m)

Una targa di legno affissa alla croce di vetta ricorda Theo Riml, un alpinista del soccorso alpino di Sölden, che il 24.4.1980 perì a soli 25 anni, cadendo in un crepaccio profondo 40 metri sul Langtalerferner. Erano le 21 e stava raggiungendo con dei compagni un gruppo di quattro alpinisti germanici travolti da una valanga.

 

Mi sporgo sul versante Nord, verso la Pollestal, per scattare qualche foto ricordo. Da non credere, qui proprio non si scherza! Delle acuminate guglie formano un baratro impressionante, una voragine da far accapponare la pelle.

Ritorno in posti più sicuri e riprendo la via del ritorno a valle, che mi sembra molto più facile rispetto alla salita.

Come spesso succede, tutti gli escursionisti che incrocio mi chiedono quanto manca alla cima, com’è il sentiero, se ci sono zone esposte e via dicendo. Rassicuro tutti con uno sbrigativo “Kein Problem!”.

 

Raccomandabilissima cima raggiungibile su un sentiero interessante.

Escursione fattibile anche in una mezza giornata.

 

Tempo di salita: 1:35 h (il segnavia indica 2:30 h)

Tempo totale: 3 h

Dislivello in salita: 627 m

Sviluppo: 5,5 km

Difficoltà: T3

Copertura della rete cellulare: buona

Libro di vetta: sì