Piz Blas (3019 m)
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tapio: Finalmente, dopo alcuni contatti infruttuosi, riusciamo ad organizzare, io ed
igor un’escursione comune: tra le varie mete che interessano ad entrambi soffia prepotentemente il vento del Piz Blas.
Ci troviamo all’Ospizio del Lucomagno (scartando la pur bella salita dal bacino del Ritóm, perché,… una scelta va pur fatta!) e dopo gli opportuni convenevoli ci portiamo al punto di partenza. Sorvolo sul sentiero elementare (ma non esattamente “per famiglie”) che dal P.1924, all’imbocco della Val Termine, porta in Val Cadlimo. Raggiungiamo la Presa (2229 m), poi Stabbio Nuovo (2250 m) e quando cominciamo a vedere la vetta del Blas decidiamo per una salita direttissima e selvaggia dal versante Sud. Io proporrei di aggirare un’enorme placconata con una manovra inizialmente (e brevemente) su placche e, per tutto il resto dell’aggiramento, su erba, in modo da portarsi alla Senda del Blas con “il minimo danno”. igor sostiene invece che una via più diretta potrebbe avere lo stesso risultato ma con minor sforzo. Vada per questa alternativa: ci buttiamo in canalini erbosi e placche viscide e dopo alcuni traversi un po’ avventati, capiamo che da lì non si passa. Ci rimettiamo a più miti consigli con l’idea di ridiscendere per andare a cercare “la fantomatica via normale” quando, durante questo dietro-front, scopriamo una possibile via (sempre T5+ / T6, come nella fase precedente) di salita che potrebbe portarci fuori dalla zone delle ampie placche. Saliamo sulla ripidissima erba e, come per magia, oltrepassiamo la zona pericolosa e ci ritroviamo su una “autostrada” (che tornerà molto utile al ritorno). La seguiamo per un po’ e poi, attratti dalla vetta sovrastante, riprendiamo la precedente “direttissima” (però stavolta su terreno “sicuro”, cioè una ripida ganna…) ed, evitando anche la Bocchetta del Blas, raggiungiamo la traccia di pecore che porta in vetta. Siamo nel regno del vento, sulla vetta del Piz Blas (3019 m), incolumi e felici per il raggiungimento della cima! Complimenti reciproci, foto, ispezione accurata del libro di vetta, pranzo (e birra!) in totale relax. L’unico fatto che ci porta a fare una riflessione un po’ cupa è il franamento di alcuni blocchi dalla vetta verso la nostra via di salita (non oso pensare quali conseguenze avrebbe potuto avere se quei pietroni fossero crollati durante la nostra salita). Cerchiamo di non pensarci e in amabili chiacchiere trascorriamo la nostra oretta abbondante sulla vetta. Grigi nuvoloni ci inducono a scendere. Stavolta manteniamo il sentierino di pecore ed abbassandoci sempre più andiamo a raggiungere “l’autostrada” di cui sopra. Decidiamo che non saranno certo quei pochi kilometri in più rispetto all’andata a farci stramazzare di fatica, per cui seguiamo la traccia che si dipana sotto il Piz Denter ed il Tanelin, in direzione del Lago dell’Isra. Quando ci accorgiamo che le placche sottostanti si sono esaurite abbandoniamo nuovamente la bella traccia e scendiamo per via diretta su erba (ma con una pendenza “umana”). Il sentiero ufficiale della Val Cadlimo è raggiunto! Il resto è una lunga scampagnata fino all’auto.
Ringrazio igor per la grande giornata di montagna trascorsa insieme e rinnovo l’appuntamento a prossime e più “rilassanti” salite.
PS Le difficoltà indicate si rifanno alla via normale (quella percorsa in discesa). Le nostre “scoperte” nella via di salita sono sconsigliate e reputiamo inutile “bollare” con un T6 un’ascensione che si limita – senza errori – ad un più corretto T4 – F.

Durante il cammino il nostro sguardo e costantemente sulla ganna del Blas come alla ricerca di una via di salita,il terreno é ripido,un misto di roccie ed erba con innumerevoli cascatelle.Siccome é un po' che camminiamo decidiamo di comune accordo di salire per la senda,parlando dissi a Fabio,ricordo che Siso era salito molto piu' in la',ma ormai siamo sotto e allora balliamo............
La salita é delicata é pericolosa,io rimpiango la mia corda e i miei frends ma vabbe cosa devo fare ora?..salire
Arriviamo ad un punto Fabio passa una placca piccola e sale dietro,io non me la sento vedo il vuoto sotto di me e penso:se passo sotto,Fabio dal canto suo mi aspetta sopra e mi dice:
-.Igor o sali di li o di la,mi fermo valuto le due possibilita'ma mi manca il coraggio di osare,non mi va di andare a trovare il signore.
.-Fabio non possiamo tornare indietro,poi cerchiamo la normale?
-.Ok scendo
Iniziamo a cercare la via del ritorno percorsa in salita,io penso dentro di me se la salita e difficile la discesa é impossibile.......dopo alcuni metri alzo lo sguardo e vedo un ripido canalino con alla fine una roccia,penso provo di qui non voglio rischiare la discesa....
-.Fabio io provo a salire di qui
-.Ma poi se non si passa te la senti di ridiscendere da li?
-.Ok fammi salire poi ti chiamo........il resto é storia
Durante la salita mi vennero in mente le parole di un signore conosciuto ieri in scaradra:
-.Il difficile delle montagne ticinesi é trovare la via giusta di salita
-.Parole sante,la paura é stata tanta e l'adrenalina neanche la conto ma la prossima volta mi guardero bene da dove salire......
Grazie Fabio per il supporto nei punti critici e alla prox
Tempo totale: 8 ore e 30’ . Dettaglio:
Val Termine – Piz Blas: 5 ore e 15’
Piz Blas – Val Termine: 3 ore e 15’
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