Pizzo di Gino da Giovo
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Gli ultimi tre mesi sono stati lunghissimi: il dolore, l'immobilità, le delusioni...
Gli ultimi tre mesi sono stati lunghissimi: le parole di conforto, le dimostrazioni d'amicizia, le mail, le telefonate, le illusioni, le piccole vittorie...
laura&... Da una settimana ho tolto le stampelle, zoppico e la gamba è di legno ma posso tornare tra le montagne!
Nei giorni scorsi Domenico mi aveva parlato di un'uscita semplice per recuperare uno sci e così lo contatto. La cosa mi sembra fattibile per cui mi aggrego, ma il tempo fa i capricci e il recupero viene rimandato. Parte lo scambio di mail alla ricercerca del piano B e, molto democraticamente (!), propongo una meta: il Pizzo di Gino...arriva l'ok.
Arrivata a Dongo, Domenico mi informa che al Giovo c'è una festa e che fanno polenta e salamelle (sento puzza di bruciato...)
Al Giovo c'è un vento pazzesco ma il cielo è limpidissimo e il Pizzo di Gino è proprio lì... dall'altra parte della valle...tiro fuori le stampelle (ho deciso di usarle al posto dei bastoncini) e mi dichiaro pronta a partire.
Arrivati al rifugio Sommafiume ci fermiamo per una pausa e siccome avevo promesso che sarei stata ragionevole...decido di proseguire per il Gino!...ogni tre passi la stessa domanda..."ma sei sicura?" Ogni tre passi la stessa risposta" sì!" Ogni tre passi lo stesso commento " tu non sei normale!" Ma intanto un passo dopo l'altro arriviamo in vetta!!! Mangiucchiamo qualcosa, facciamo un pò di foto e ricominciamo a scendere, arrivati a Sommafiume ci fermiamo nuovamente per una pausa e lì scopro che la convinzione di Domenico era quella che la gita si sarebbe conclusa lì per poi tornare al Giovo a mangiare polenta e salciccia...Lo perdono solo perchè non conoscendomi non poteva sapere che testa dura ho!!!
Ci rimettiamo in marcia, la gamba fa un pò male, ma aver usato le stampelle nei punti più difficili ha fatto sì che non ci fosse mai un sovraccarico di peso e di conseguenza l'affaticamento è minimo.
Arriviamo all'auto, guardo il Pizzo dall'altra parte delle valle...al mattino era un sogno, ora è una realtà!
Un grazie enorme a Domenico per essersi reso disponibile a farmi da badante e soprattutto per non avermi impedito di andare avanti
lunari Credo che presto da "badante "passerò a "badato"..
Che grinta Laura!E' vero pensavo a polenta e salamelle...ma non conoscevo il personaggio!! Brava!!!
Per un problema che non so risolvere non riesco ad inserire come partecipante Domenico
lunari
Gli ultimi tre mesi sono stati lunghissimi: le parole di conforto, le dimostrazioni d'amicizia, le mail, le telefonate, le illusioni, le piccole vittorie...

Nei giorni scorsi Domenico mi aveva parlato di un'uscita semplice per recuperare uno sci e così lo contatto. La cosa mi sembra fattibile per cui mi aggrego, ma il tempo fa i capricci e il recupero viene rimandato. Parte lo scambio di mail alla ricercerca del piano B e, molto democraticamente (!), propongo una meta: il Pizzo di Gino...arriva l'ok.
Arrivata a Dongo, Domenico mi informa che al Giovo c'è una festa e che fanno polenta e salamelle (sento puzza di bruciato...)
Al Giovo c'è un vento pazzesco ma il cielo è limpidissimo e il Pizzo di Gino è proprio lì... dall'altra parte della valle...tiro fuori le stampelle (ho deciso di usarle al posto dei bastoncini) e mi dichiaro pronta a partire.
Arrivati al rifugio Sommafiume ci fermiamo per una pausa e siccome avevo promesso che sarei stata ragionevole...decido di proseguire per il Gino!...ogni tre passi la stessa domanda..."ma sei sicura?" Ogni tre passi la stessa risposta" sì!" Ogni tre passi lo stesso commento " tu non sei normale!" Ma intanto un passo dopo l'altro arriviamo in vetta!!! Mangiucchiamo qualcosa, facciamo un pò di foto e ricominciamo a scendere, arrivati a Sommafiume ci fermiamo nuovamente per una pausa e lì scopro che la convinzione di Domenico era quella che la gita si sarebbe conclusa lì per poi tornare al Giovo a mangiare polenta e salciccia...Lo perdono solo perchè non conoscendomi non poteva sapere che testa dura ho!!!
Ci rimettiamo in marcia, la gamba fa un pò male, ma aver usato le stampelle nei punti più difficili ha fatto sì che non ci fosse mai un sovraccarico di peso e di conseguenza l'affaticamento è minimo.
Arriviamo all'auto, guardo il Pizzo dall'altra parte delle valle...al mattino era un sogno, ora è una realtà!
Un grazie enorme a Domenico per essersi reso disponibile a farmi da badante e soprattutto per non avermi impedito di andare avanti

Che grinta Laura!E' vero pensavo a polenta e salamelle...ma non conoscevo il personaggio!! Brava!!!
Per un problema che non so risolvere non riesco ad inserire come partecipante Domenico

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Kommentare (31)