Pizzo di Gino mt. 2245
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Facile e tranquilla uscita in una zona che conosco bene ma per la prima volta quest' anno ho dovuto fare i conti con la nebbia. Lasciata l'auto al rifugio Giovo, parto alle 8e30 e gia intuisco che la giornata non sarà limpidissima. Il sentiero è praticamente pianeggiante e ricalca per un bel tratto l'Alta Via del Lario e la Via del Ferro, in un ora arrivo al rifugio Sommafiume. Il tracciato prosegue alle spalle del rifugio dove prende quota ad una pendenza più che tranquilla. Arrivato alla bocchetta di Sengio metto piede in Val Cavargna, preseguo fino al cul del Piz dove si abbandona l Alta Via per risalire il pendio ovest del Pizzo fino alla croce di vetta, 2 ore esatte dall'auto. Il problema è che si alza subito la nebbia, impossibile fotografare o binocolare quindi scendo. Alla bocchetta di Sengio invece di tornare sul versante della Valle Albano percorro la cresta che porta al Mot de la Tappa, sentiero che non avevo mai fatto comunque meglio evitare per un tratto un pò esposto. Da qui si scende al rifugio Sommafiume e si ritorna all'auto in circa un ora. Il sentiero fra i 2 rifugi permette di percorrere la testata della Valle Albano, ora Parco di interesse ambiantale, che vi consiglio soprattutto nel periodo settembre-ottobre dove è facile vedere (e sentire) i cervi, numerosi dato che l' area è protetta. Parecchia gente in giro. alla prox
Tourengänger:
diego

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