14 e 15 giugno: Capanna Vetta di Rhon m.2172/Croce della Fine m.2390,due giorni in relax!
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Decido di fare una 2 giorni in Valtellina,pernottando per la prima volta alla Capanna Vetta di Rhon,per verificarne le sue caratteristiche e se nel caso,per una ciaspolata invernale.
Non è un problema,le chiavi sono a disposizione,ma....una delibera del comune causa taglio legna,non consente il passaggio,sulla strada per la val Fontana da cui una diramazione sale all'agriturismo in località San Bernardo dal quale parte l'escursione: la notizia datami dal responsabile della capanna,mi viene confermata dal gestore dell'agriturismo.
Salendo da questa località (da cui con le ciaspole si sale in inverno) il dislivello arriva quasi ai 1000 m. tramite un sterrata in molti tratti erta tanto da raggiungere (se non addirittura superare) i 30° di pendenza.
Conoscendo la zona decido,per non aver problemi,di salire da Boirolo: il percorso so che è molto più lungo nonostante il dislivello di sola andata,sia poco sopra gli 800 m. ma poco importa.
A mio parere,salire da questa valle è decisamente migliore (anche in BIKE,con la quale si può scendere in val Davaglione -rif, Gugiatti-) panoramicamente e nel caso che vi fosse bisogno di riparo: lungo il tragitto vi sono ben 3 masoni che offrono riparo e il bivacco degli Alpini (sempre aperto: attrezzato di camino,6 posti letto con cuscini e coperte,alcune padelle,sega e ascia....la legna?....segate gli alberi nelle vicinanze o raccogliete i rami caduti).
Da Boirolo parto alle 8,40 seguendo la strada che per la maggior parte è in bitume solo dove poggiano le ruote causa tratti con forte pendenza,in circa mezz'oretta sono alla chiesetta di Santo Stefano ove vi è il bivacco degli Alpini.
Proseguendo lungo la pista fra stupende foreste che danno frescura,poco oltre i 1900 m. ecco che si apre la testata della valle dove a sinistra si vede la Corna Mara e a destra la Vetta di Rhon,le vette più battute della zona anche se vi sono altre cime meno note ma sicuramente non meno affascinanti.
Raggiungo il primo alpeggio con nuova fontana e dal tetto che può ben riparare in caso di improvvisi scrosci: da qui si può prendere un mulattiera inerbata che prende a salire a destra,poco a monte del masone,si biforca: a destra non ho idea dove porti,però credo che salga fino a morire nei pascoli sovrastanti,l'altra,che ho percorso al ritorno,termina anch'essa scomparendo tra i prati: sicuramente l'altro tracciato è migliore e alla fine vi conduce più comodamente alla dorsale pascoliva (si notano i massi che sono stati radunati per fare spazio al pascolo) dove tramite essa si sale a destra in direzione di uno spuntone roccioso,avendo alla nostra destra la dorsale sud/ovest che scende dalla Croce della Fine.
Giunti nei pressi,o si prosegue seguendo la fine della dorsale o si punta verso sinistra in direzione della bocchetta che non si vede. Questo è il percorso fatto da me,in discesa!
Proseguo lungo la pista e nel frattempo vengo superato da due giovani della valle che probabilmente avevano intenzione di salire alla Vetta di Rhon.
Passo nelle vicinanze dell'Alpe di Rogneda a quella di quota 2186,poi la sterrata prosegue verso destra per finire all'Alpe di quota 2244: da qui mi dirigo verso il lago di Rogneda,(volendo vi è una traccia che con un traverso conduce alla Bocchetta di Rogneda,altro probabile facile tracciato alternativo che io non sono riuscito a trovare) che conduce sempre alla medesima bocchetta.
Purtoppo la segnaletica a vernice è un pochino svanita,in altri casi è inesistente,quindi decido di arrancare sul pendio molto ripido che adduce al crinale,dal quale a sinistra si sale alla Vetta di Rhon: infatti i due giovani li vedo salire avanti a me per raggiungere tale crinale.
A fatica e nella speranza di non scivolare ed evitando la fresca neve,riesco a pervenire alla sommitale cresta (ore 10,50) dalla quale prendo a destra dove raggiungo la massima elevazione per poi scendere lungo essa fino alla Bocchetta,dalla quale prendo a scendere a sinistra per entrare nei pascoli alti della val di Ron,dirigendomi in direzione della lontana e non ancora visibile capanna.
Poi alle 11,34 sono alla capanna dopo quasi 3 ore e fortunatamente senza che piovesse: fin qui sono disl.+ 829 - 221.
Comincio a prepararmi per i soliti lavori prima di pranzare: apro la capanna con tanto di porta blindata e ragnatele che indicano non una frequenza assidua e la veduta del suo interno mi ha affascinato. Una capanna veramente ben attrezzata e accogliente nel suo genere!
Entrando a sinistra troverete il deposito scarponi e ciabatte (se potete portate le vostre dato che non vi sono 12 paia per tutti i numeri) e a destra il bagno.
Nella successiva porta,si entra nel monolocale dove nella parte rialzata e con pavimento in legno vi sono le 6 brande,mentre un soppalco raggiungibile da una bella scala,vi sono altri 6 posti (volendo anche qualcuno in più se ci si adatta).
Bene,ora vediamo la legnaia: abbastanza attrezzata.
Dopo aver fatto una bella scorta di legna all'interno della struttura,decido di preparare un piatto di pasta: nel frattempo leggo il regolamento e aprendo le varie ante,scopro che qualcuno....non legge.
Tra varie posate,piatti e altro,tutto ammucchiato nello scolatoio posto sopra il lavello: è vero che devo passare il tempo,però bisogna imparare a rigovernare gli attrezzi usati asciugandoli,senza pensare che qualcuno lo farà al posto vostro!!!!
Presumo che il tempo non mancasse.....più la voglia.....probabilmente!
Rimesso tutto al proprio posto mi preparo a pranzare: quando ero arrivato vi erano + 5° all'esterno (temperatura non proprio estiva).
Mentre riordino ciò che ho usato ecco spuntare una coppia locale: lei della Valmalenco e lui di Chiuro con cui dialogo un poco: la loro intenzione per un altra volta,è di salire alla Vetta di Rhon partendo da PONTE in Valtellina per assaporare e apprezzare al meglio la montagna (ho l'impressione che potrebbero far parte pure loro dei kamikaze della montagna....in alcuni sporadici casi,pure io).
Fuori della capanna mi accorgo di un nido e dei suoi piccoli abitanti che fortuna vuole,riesco a fotografare e di una marmotta stazionata nei pressi della capanna,oltre alle altre innumerevoli tane nella zona.
Viene la sera e la stanchezza si fa sentire e nonostante la roggia accanto al rifugio fa molto rumore,con gli infissi che han messo,il silenzio che vi è all'interno aiuta a prender facilmente sonno suol comodo letto.
Arriva l'alba: alle 4,30 già l'interno della capanna schiariva,guardo fuori....è una giornata stupenda,tanto stupenda che se vi fosse stato qualche amico più in gamba di me,avrebbe preso sicuramente la decisione di risalire la Vetta di Rhon m.3136,molto frequentata anche in giornata,stando al registro della capanna.
Era proprio la giornata da essere su una cima che offra un immenso panorama,ma io,bradipo delle Alpi non sono qui per la cima,ma per visionare bene la zona e "provare" la capanna oltre ad approfittare per acquistare dell'abbigliamento.....
Cosi,dopo la pulizia della stufa e aver fatto colazione,alle 7,30 parto alla volta della Croce della Fine seguendo altro percorso,giungo alla Bocchetta dalla quale cerco di trovare il tracciato più comodo per ritornare: mi pare di vedere un sentiero che proviene da sinistra,ma non ho voglia di andare a provarlo e decido di salire,per poi scendere alla Croce della Fine,dove il panorama non è male: si hanno davanti i 3000 delle Orobie,a sinistra lo sguardo spazia fino alla Presanella e all'Adamello,a destra verso cime che sovrastano Morbegno.
Da qui si può scendere per prati con pendenza media e senza grossi problemi,comunque,la possibilità di scelta è varia,basta tener presente che bisogna raggiungere la pista agro pastorale nei pressi dell'Alpe a quota 1969 m.
raggiuntala prendo a scendere e pervengo al bivacco degli Alpini dal quale si ha già una buona visuale sulla Valtellina,sul Dosso Liscio,la Corna Mara e.....giungo all'auto dove la giornata si conclude.
Con non poco dispiacere,devo fare ritorno,ma son soddisfatto per essere riuscito a mettere in pratica ciò che avevo in mente: una 2 giorni immerso nella natura nella più assoluta pace che essa sa offrire!
Un saluto a tutti e alla prossima!

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