Traversata delle 3 Cime di Rogneda
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L'estate è alle porte e la voglia di tornare a quote alte anche senza gli sci ai piedi è tanta. Avevamo avvistato queste bellissime cime dal nome un po' strano sia l'anno sscorso che due anni fa, quindi decidiamo di andarle a vedere da più vicino...
Nonostante ci troviamo a più di 2900 metri, la neve non è tanta, anche se molto sfondosa. I versanti nord invece sono ancora ricoperti dal candido manto bianco, che quest'anno sembra faccia fatica a salutarci (meno maleee).
Bellissima giornata tra le creste della sempre bella Valtellina!
Dal parcheggio a monte del paesino di Boirolo (q. 1580 m), imboccare la strada sterrata chiusa al traffico che, transitando nei pressi della Chiesetta degli Alpini, sale verso il Rifugio Santo Stefano (q. 1805 m). Proseguire sempre lungo la carrareccia che alterna tratti ripidi a tratti più pianeggianti sino a raggiungere l'Alpe Rogneda (q. 2186 m).
Portarsi alle spalle dell'alpeggio, quindi traversare in piano in direzione di un'evidente piattaforma di cemento, dove si incontra il sentiero proveniente dalla Bocchetta di Mara.
Qui abbandonare il tracciato che si stacca sulla destra e che porta al Lago di Rogneda, quindi proseguire dritti nella vallata seguendo sbiaditi bolli bianco-rossi.
Il sentiero non sempre è ben marcato, ma l'itinerario da seguire rimane sempre ben evidente.
Risalire, con ampi zig-zag, il ripido pendio erboso posto alla base della Corna Rossa, fino a raggiungere una vasta fascia detritica e un po' franosa che si percorre stando, questa volta, sulla destra (faccia a monte).
Percorrere interamente la conca compresa tra la Corna Rossa a sinistra e la Corna Nera a destra, puntando ad un grosso e squadrato blocco roccioso sulla cresta che divide le due elevazioni.
Raggiunta la cresta (q. 2860 m), svoltare decisamente a destra e seguire il filo a tratti esposto (qualche passo di semplice arrampicata) fino al grande ometto di vetta della Corna Nera (q. 2926 m).
Dalla Corna Nera, tornare indietro al masso squadrato, quindi perdere leggermente quota per aggirare un gendarme roccioso. Se si vuole salire anche la Cima Centrale di Rogneda, abbandonare i segnavia bianco rossi subito dopo aver aggirato il gendarme, quindi ritornare sul filo di cresta. Con divertenti passaggi di arrampicata su solida roccia (II) si guadagna il piccolo ometto della poco frequentata Cima Centrale di Rogneda (q. 2918 m).
Da questa seconda elevazione, proseguire sempre lungo il filo di cresta, disarrampicando su grossi sassoni un poco instabili.
Una volta ripreso il sentiero segnato, senza difficoltà alcuna e per ampia dorsale, si raggiunge infine anche la vetta della Corna Rossa (q. 2916 m).
Dalla vetta della Corna Rossa, seguire i numerosi bolli azzurri che percorrono la cresta sud di questa montagna, inizialmente rocciosa e poi più semplice.
Alla q. 2720 m , in corrispondenza di un grosso sasso con bollo bianco sbiadito, noi abbiamo perso i segnavia blu, che probabilmente scendono alla Bocchetta del Torresello, a causa della neve presente.
Descrivo quindi l'itinerario (anche se non ufficiale) da noi seguito.
In corrispondenza del grosso masso con bollo bianco sbiadito, abbandonare definitivamente il filo di cresta, quindi imboccare il ripido e sdrucciolevole canalino erboso che scende lungo il versante sud della montagna, fino a ricongiungersi con il sentiero (mal segnalato) che, dall'Alpe di Rogneda, sale alla Bocchetta del Torresello.
Con un traverso verso sinistra (faccia a valle) si ritorna al sentiero a zig-zag che solca il pendio erboso ai piedi della Corna Rossa. Da qui come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
BOIROLO - RIFUGIO SANTO STEFANO: 25 minuti
RIFUGIO SANTO STEFANO - ALPE DI ROGNEDA: 50 minuti
ALPE DI ROGNEDA - BIVIO PER LE CIME DI ROGNEDA: 10 minuti
BIVIO PER LE CIME DI ROGNEDA - COLLE q. 2860 m: 1,45 ora
COLLE q. 2860 m - CORNA NERA: 15 minuti
CORNA NERA - CIMA CENTRALE DI ROGNEDA: 45 minuti
CIMA CENTRALE DI ROGNEDA - CORNA ROSSA: 5 minuti
CORNA ROSSA - BOIROLO: 2,50 ore
con papà
Nonostante ci troviamo a più di 2900 metri, la neve non è tanta, anche se molto sfondosa. I versanti nord invece sono ancora ricoperti dal candido manto bianco, che quest'anno sembra faccia fatica a salutarci (meno maleee).
Bellissima giornata tra le creste della sempre bella Valtellina!
Dal parcheggio a monte del paesino di Boirolo (q. 1580 m), imboccare la strada sterrata chiusa al traffico che, transitando nei pressi della Chiesetta degli Alpini, sale verso il Rifugio Santo Stefano (q. 1805 m). Proseguire sempre lungo la carrareccia che alterna tratti ripidi a tratti più pianeggianti sino a raggiungere l'Alpe Rogneda (q. 2186 m).
Portarsi alle spalle dell'alpeggio, quindi traversare in piano in direzione di un'evidente piattaforma di cemento, dove si incontra il sentiero proveniente dalla Bocchetta di Mara.
Qui abbandonare il tracciato che si stacca sulla destra e che porta al Lago di Rogneda, quindi proseguire dritti nella vallata seguendo sbiaditi bolli bianco-rossi.
Il sentiero non sempre è ben marcato, ma l'itinerario da seguire rimane sempre ben evidente.
Risalire, con ampi zig-zag, il ripido pendio erboso posto alla base della Corna Rossa, fino a raggiungere una vasta fascia detritica e un po' franosa che si percorre stando, questa volta, sulla destra (faccia a monte).
Percorrere interamente la conca compresa tra la Corna Rossa a sinistra e la Corna Nera a destra, puntando ad un grosso e squadrato blocco roccioso sulla cresta che divide le due elevazioni.
Raggiunta la cresta (q. 2860 m), svoltare decisamente a destra e seguire il filo a tratti esposto (qualche passo di semplice arrampicata) fino al grande ometto di vetta della Corna Nera (q. 2926 m).
Dalla Corna Nera, tornare indietro al masso squadrato, quindi perdere leggermente quota per aggirare un gendarme roccioso. Se si vuole salire anche la Cima Centrale di Rogneda, abbandonare i segnavia bianco rossi subito dopo aver aggirato il gendarme, quindi ritornare sul filo di cresta. Con divertenti passaggi di arrampicata su solida roccia (II) si guadagna il piccolo ometto della poco frequentata Cima Centrale di Rogneda (q. 2918 m).
Da questa seconda elevazione, proseguire sempre lungo il filo di cresta, disarrampicando su grossi sassoni un poco instabili.
Una volta ripreso il sentiero segnato, senza difficoltà alcuna e per ampia dorsale, si raggiunge infine anche la vetta della Corna Rossa (q. 2916 m).
Dalla vetta della Corna Rossa, seguire i numerosi bolli azzurri che percorrono la cresta sud di questa montagna, inizialmente rocciosa e poi più semplice.
Alla q. 2720 m , in corrispondenza di un grosso sasso con bollo bianco sbiadito, noi abbiamo perso i segnavia blu, che probabilmente scendono alla Bocchetta del Torresello, a causa della neve presente.
Descrivo quindi l'itinerario (anche se non ufficiale) da noi seguito.
In corrispondenza del grosso masso con bollo bianco sbiadito, abbandonare definitivamente il filo di cresta, quindi imboccare il ripido e sdrucciolevole canalino erboso che scende lungo il versante sud della montagna, fino a ricongiungersi con il sentiero (mal segnalato) che, dall'Alpe di Rogneda, sale alla Bocchetta del Torresello.
Con un traverso verso sinistra (faccia a valle) si ritorna al sentiero a zig-zag che solca il pendio erboso ai piedi della Corna Rossa. Da qui come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
BOIROLO - RIFUGIO SANTO STEFANO: 25 minuti
RIFUGIO SANTO STEFANO - ALPE DI ROGNEDA: 50 minuti
ALPE DI ROGNEDA - BIVIO PER LE CIME DI ROGNEDA: 10 minuti
BIVIO PER LE CIME DI ROGNEDA - COLLE q. 2860 m: 1,45 ora
COLLE q. 2860 m - CORNA NERA: 15 minuti
CORNA NERA - CIMA CENTRALE DI ROGNEDA: 45 minuti
CIMA CENTRALE DI ROGNEDA - CORNA ROSSA: 5 minuti
CORNA ROSSA - BOIROLO: 2,50 ore
con papà
Tourengänger:
irgi99

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Kommentare (8)