Pizzo Tignolino m. 2246
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Giulio (gbal) dice:
Giornata non male per una uscita; il tempo è annunciato passabile ma risalendo la Val d’Ossola si rivela davvero discreto. Soprattutto è il giorno in cui io e Roberto, per la prima volta, riusciamo a conoscerci di persona combinando una ascensione sulle montagne “di casa sua”, al Pizzo Tignolino. Dopo esserci scambiati fiumi di mail e commenti vicendevoli su Hikr l’incontro: giungiamo entrambi al parcheggio di Masera dove finalmente ci stringiamo la mano. Ma siamo entrambi persone che non amano perdere tempo per cui, esauriti i convenevoli, saliamo sul suo pick-up, un po’ datato ma reduce da un recente make-up e che Roby guida con maestria per una stradina a tratti asfaltata a tratti sterrata e che conduce all’Alpe di Fajevo. Un’ auto “cittadina” avrebbe molto patito le condizioni della strada ma riuscire ad arrivare fin lì sulle 4 ruote fa guadagnare un bel po’ di quota.
Radunati bastoncini, zaini e GPS ci incamminiamo per un sentiero nel fresco bosco chiacchierando nel frattempo di tanti interessanti argomenti; il sentiero non difficoltoso ci innalza fino all’Alpe Parpinasca dove usciamo allo scoperto e saliamo tra giavine e pietroni ma anche, talvolta, baite o ruderi senza nome del tempo passato. Qui, al caldo del fornale, inizio a sentire la fatica e Roby adagio adagio guadagna terreno pur vigilando sempre dall’alto su di me. Ci sovrasta un bellissimo Tignolino ma non è il nostro, quello che si vede è la Cima Nord, alias Tignolino di Trontano, ed è affascinante; l’altro, la Cima più alta, lo vedremo solo quasi giunti al Passo di Basagrana, una porta che si spalanca sulla Val Grande interna. Ma nel frattempo una breve sosta su un pianoro con caffè gentilmente offerto dal “padrone di casa” e poi si riparte per un lungo traverso fino a giungere sotto il Passo che bisogna risalire piuttosto direttamente, anche in mezzo a tardive chiazze di neve marcia. Giunti al Passo nuova sosta di cui approfitto per socializzare con un gregge di pecore che scoperte le mie braccia sudate non vogliono più lasciarmi andare. Intanto si disegnano due creste: una, ad Est sale al Togano (il più alto della Val Grande) mentre l’altra sale al Tignolino ed è così affascinante che decido di salirla nel modo più integrale possibile. Roby, che ha già visitato più volte questa cima, anche in invernale, saggiamente decide di seguire il sentiero che fa slalom tra i pietroni e dalla vetta sorveglia la mia arrampicata che è comunque non impegnativa ma divertente.
Ritrovatici in vetta, dopo le foto di prammatica valutiamo la cresta NO che raggiunge la Cima Nord ma la rimandiamo ad un’altra occasione e iniziamo a scendere per la cresta Sud che scende al Passo Tri Omen e prosegue fino al Testa di Menta la cui salita rimandiamo anch’essa per motivi di orario. Dal Passo Tri Omen, molto suggestivo, con un lungo percorso scendiamo nel caldo fornale sottostante che traversiamo verso N e poi NO sfiorando l’Alpe Menta e raggiungendo prima l’Alpe Rina dove brindiamo alla giornata con una birra offerta da Roby (sono andato a sbafo oggi) e poi l’Alpe Nava da dove, nella frescura del bosco, torniamo all’auto in una ora scarsa.
Come concludere? Conoscersi di persona a volte rappresenta un potenziale rischio; nel nostro caso, invece, Roberto si è confermato una persona di piacevole compagnia, ottimo conoscitore dei monti e prudente ed infaticabile camminatore.
Alla prossima Roby!
Nota: La difficoltà di arrampicata II UIAA si applica solo se si decide di arrampicare la cresta del Tignolino, diversamente vale la difficoltà escursionistica T4.
Roberto (tignoelino) dice:
Bella ed interessante escursione sul filo nord della Val Grande. Finalmente ci siamo riusciti
a metterci d' accordo con Giulio. Bella giornata passata a parlare di tutto e di più, oltre a
camminare. Credo che sarà la prima di molte in quanto, mi sono trovato in sintonia perfetta.
Inoltre il Giulio porta fortuna , tre aquile insieme non le avevo mai viste svolazzarmi
sulla testa, e il bell' aspide??. Relazione, come sempre, perfetta niente da aggiungere.
Alla prossima. roby
I tempi (per i precisi):
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Alpe di Fajevo (auto) |
0 |
0 |
Alpe Parpinasca |
0:38 |
0:38 |
Passo di Basagrana |
2:31 |
3:09 |
Pizzo Tignolino |
1:04 |
4:13 |
Alpe Rina |
1:45 |
5:58 |
Alpe Nava |
0:47 |
6:45 |
Alpe di Fajevo (auto) |
1:17 |
8:02 |
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello salita/discesa 1422m
Lunghezza totale 15 km
Tempo totale lordo 8h02’
Tempo totale senza soste 6h36’
Soste totali 1h25’


Kommentare (17)